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LE SARDINE HANNO FATTO LA DIFFERENZA
Lunedì 27 Gennaio 2020 17:13

È accaduto nel gennaio 2020. Probabilmente nella notte fra il 23 e il 24. Una stella di David e la scritta "Juden hier" (qui abita un ebreo) sono state tracciate sulla porta di casa a Mondovì di Lidia Beccaria Rolfi (Mondovì, 8 aprile 1925 – Mondovì, 17 gennaio 1996), già deportata al campo di sterminio di Ravensbrück perché staffetta partigiana, maestra, non ebrea, e nel campo testimone del genocidio. Lidia Beccaria Rolfi era  una bravissima maestra. Ha raccontato che nel campo di sterminio, la prigioniera francese Monique la obbligò a lavarsi, a recitare Dante, a ricordare l'arte. Insomma: non stare nel brutto e nel buio. Andare verso il bello e la luce.

Si può riprendere Bertolt Brecht che diceva: “Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati”. Ma senza mai chiudersi nel ruolo di vittima. Senza fare della lamentela la nostra sola comunicazione, il nostro solo modo di stare con gli altri. Ma chiedere il riconoscimento non è vittimismo. Ricorda la richiesta di don Milani: essere accolto con gli onori giusti in arcivescovado riconoscendo nella sua persona quelli che rappresentava.

Immagina di aiutare qualcuno a conquistare il diritto di avere doveri! (Comunità Progetto Sud).

 

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Gentilissime/i,

possiamo dire scampato pericolo, la Regione Emilia Romagna resta il faro della democrazia nel nostro Paese, è come il faro del porto di Genova, antico e moderno, ricco di storia come è ricca la Regione che aprì nell’immediato dopo guerra le case del popolo. La regione che ha pagato il più alto tributo di sangue nella guerra di Liberazione dal nazifascismo. Sarebbe stato insopportabile assistere al crollo di un mito, copiato in tutto il Mondo. Ricordate che l’Emilia Romagna fu la prima a sperimentare il trasporto pubblico gratuito per tutti! Un popolo avanti da sempre, ha avuto degli sbandamenti, ma ha sempre saputo correggersi  in tempo.


Le sardine non potevano che nascere in Emilia Romagna che ha l’umus naturale per attecchire, sta dando la speranza a tutta l’Italia democratica che è possibile rinascere dalle macerie. Sono state loro, con l'attivismo,  l'entusiasmo a riportare al voto migliaia e migliaia di persone, un lavoro porta a porta, come quando nel passato si andava porta a porta a vendere l’Unità. Essere di sinistra non è una moda che passa, è uno stato d’animo che aiuta a vivere in armonia con se stesso.


Dobbiamo tutti noi pensare a far intitolare una piazza di Bologna alle Sardine..., è il minimo che possiamo fare per ringraziarli per quanto hanno  realizzato. Le sardine sono in maggioranza persone che hanno studiato seriamente, che lavorano e conoscono la fatica per affermarsi nella vita. La politica deve imparare da loro, deve tornare tra i banchi di scuola e mettersi a studiare con impegno ed applicazione, le improvvisazioni hanno il respiro corto.

Il Presidente del Consiglio, avv. Giuseppe Conte è una persona istruita, viene dal Sud, è nato a Volturara Appula in provincia di Foggia. Una persona che si è sacrificata, ha fatto lunghi apprendistati, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Dicono che Romano Prodi è stato l'ispiratore della nascita delle sardine, non poteva essere diversamente, Prodi ha onorato l’Italia per la sua intelligenza e competenza in particolare in Europa, ci ha fatto sentire orgogliosi, ci ha fatto sentire un grande popolo.


Per uscire dall’angolo, la Puglia, la nostra terra, deve far crescere il movimento, devono essere loro l'anima e guida del cambiamento, il nostro è un problema culturale, dobbiamo smettere di piangerci addosso, dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare per lo sviluppo economico e sociale della Regione. Dobbiamo batterci per una migliore ed efficiente sanità pubblica. Il Governo è guidato da un pugliese, dobbiamo approfittarne, i primi segnali sono incoraggianti, si sta lavorando alla realizzazione dell’aeroporto civile a Foggia, stanno allungando la pista per permettere di atterrare agli arerei di lunga percorrenza. Abbiamo con Padre Pio la possibilità di sviluppare il turismo religioso e quello legato alle bellezze del Gargano. Solo sviluppando l’economia possiamo fermare la terribile piaga della criminalità. Senza lavoro si muore giorno dopo giorno.
Andiamo avanti sulla strada del successo in Emilia Romagna. Un Paese migliore e più giusto è possibile.

 

Scritto da Mario Arpaia   
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