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Direzione Generale dei detenuti e del trattamento - Ass. ANTIGONE
Martedì 11 Febbraio 2020 16:35

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VALERIO ONIDA Presidente emerito della Corte Costituzionale

"Il carcere rispecchi il volto costituzionale della pena e dia al detenuto una seconda chance".

Ho visto e ho sentito alla radio che sulla situazione della signora Rosa Zagari sono state assunte e pubblicizzate diverse iniziative in  sedi istituzionali, e spero che esse ottengano lo scopo. Allo stato non mi sembra dunque di vedere la necessità di ulteriori iniziative da parte mia.

MI terrò informato.

Cordiali saluti

Valerio Onida

Gentile sig. Arpaia, 
la ringraziamo per la segnalazione. Nei limiti del possibile cercheremo di capire come poter fare qualcosa per la sig.ra Zagari.
 
Un cordiale saluto.
La segreteria
 

L' Associazione Antigone, periodicamente invia i dati reali della situazione carceraria italiana, sono terrificanti. Ho conosciuto il carcere , una banale litigata nel lontano 1971 con un vigile urbano, poi a distanza di anni attraverso la carissima amica Nadia Bizzotto. Ho avuto la fortuna di partecipare ad un importante

convegno presso il DAP a Roma, Capo Compartimento era il magistrato Giovanni Tamburino. Come più volte espresso, sono un familiare di una vittima della strage di Brescia. Il dott. Tamburino fu il primo ad indagare sulla Rosa dei Venti, organizzazione paramilitare molto attiva nel padovano, si interesò della strage di Piazza della Loggia. Un galantuomo, erano relatori all'incontro con le Associazioni, il prof. Flik e il magistrato  Palma. La storia di Rosa Zagari, dopo le nostre insistenze ha convinto i Radicali a visitare il carcere di Messina. Abbiamo appena chiamato la segreteria del dott. Basentini,Capo del DAP, hanno assicurato che faranno sapere.

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Rosa Zagari


Alleghiamo l'istanza inviata dall' avv. Napoli al Gip di Reggio Calabria, una lettera autografa di Rosa Zagari, scritta a mano, dove spiega per filo e per segno il dolore della malattia, la risposta del Quirinale, sicuramente con una nota del Presidente Mattarella, molto sensibile ai temi della giustizia. Chiediamo a tutte le persone interessate  alla  salute dei detenuti di aiutarci, di aiutare Rosa.Ho 75 anni e non sto tanto bene, ci sono persone importanti che potrebbero dare un contributo di umanità, studiosi di legalità e diritti del malato, dei teccism delle leggi, che hanno occupato posti importantissi nei massimi organi delle Istituzioni,con una età maggiore della mia, cosa perderebbero queste persone ad appoggiare la petizione  per tutte le persone nella  condizione di Rosa?
Si parla da mesi di prescrizione dei processi, mentre il PIL precipita nell'abisso. La politica cinica e bara come disse una volta l'ex presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, osserva e perde tempo...

Spostare un detenuto in Ospedale, costa tantissimo, turni di guardia nelle 24 ore, il Paese è stremato non ha soldi e allora i primo a pagare sono i carcerati, è necessario, visti i tempi cercare soluzioni alternative, il braccialetto elettronico e i domiciliari. Se è vero come è vero il carcere che il carcere deve essere il luogo per il reinserimento del reo, allora va reso vivibile. I detenuti devono poter svolgere un lavoro, altrimenti è un impazzimento generale.

Siamo certi che il dott. Basentini non farà mancara la sua umanità.
Cordiali saluti.
Mario Arpaia

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Scritto da Mario Arpaia   
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