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LA SALUTE NON E’ UNA MERCE,
Sabato 24 Ottobre 2020 17:16

Mascherina1.jpg

Gentilissime/i,

ricordate i tempi della Nazionale di calcio allenata da Bearzot, un grande tecnico, un gran signore, eppure quando presentava la formazione, moltissimi italiani lo contestavano. Ogni italiano si sentiva un tecnico in grado di fare le sostituzioni al momento giusto inserendo un giocatore che spesso non era nemmeno in panchina.

Succede da tempo con la tragedia della pandemia, la maggioranza degli italiani ha la soluzione in tasca per fermare i contagi che, stanno mettendo in ginocchio l’intero paese. Una peste mai vista prima. Il governo per fortuna che non è quello precedente, si è mosso bene fin dall’inizio, persone serie , che ascoltano gli esperti, gli italiani sono ancora da fare, ritorniamo alle parole di Cavour, la mascherina che salva la vita è una opzione, molti non la portano.

Il Veneto ha la migliore medicina di base e non solo eppure è subissata dai contagi, nessuno chiederebbe le dimissioni del Governatore Zaia.

In tanti la utilizzano male, spesso parlando cade dal naso, gli elastici non sono di qualità. Si vendono mascherine a doppio e triplo strato, è dimostrato che proteggono dal contagio. Chiudere di nuovo tutto è la “depressione” significa entrare nel tunnel, il cane nero che tormentava Winston Churchill.

Possibile che ci sono giornalisti che nelle rubriche di approfondimento, chiedono la caduta del governo e il ritorno a Salvini. Possibile che le competenze valgono quando le chiacchiere di una opposizione senza Patria e senza futuro.

Winston-Churchill.jpg

--- il comunicato stampa relativo agli esposti in Tribunale a Pavia e a Milano- presentati da Medicina Democratica insieme alla Unione Sindacale di Base (USB) Pubblico Impiego. 

--- la pubblicazione de IL NUOVO MANIFESTO SOCIETÀ COOP. EDITRICE: “Solo il Servizio pubblico può contenere l’epidemia” scritto da - Edoardo Turi, medico-Direttore Distretto ASL Roma.

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---Nota unitaria delle segreterie regionali CGIL, CISL, UIL –Lombardia- relativo all’incontro DG Welfare Regione Lombardia

A seguire il comunicato stampa:

 

 

LA SALUTE NON E’ UNA MERCE,

LA SANITA’ NON E’ UNA AZIENDA

 

- APPUNTAMENTO A MILANO IL 7 NOVEMBRE 2020 -

 

ottobre 21, 2020  https://www.medicinademocratica.org/wp/?p=10699

 

 

 

Milano, 21 ottobre 2020

COMUNICATO STAMPA

LA SALUTE NON E’ UNA MERCE, LA SANITA’ NON E’ UNA AZIENDA

“Cordone sanitario” intorno a Palazzo Città di Lombardia, a Milano, la mattina del 7 novembre 2020 delle Associazioni lombarde aderenti al Coordinamento Nazionale per il diritto alla Salute– Dico 32: obiettivo della mobilitazione il commissariamento della Sanità Lombarda e l’abrogazione della Legge Regionale 23 del 11.08.2015 e successive modifiche (“riforma Maroni”), che hanno prodotto una sanità ospedalocentrica e spinto verso la privatizzazione, con drammatiche conseguenze.

Un “cordone sanitario” fatto di persone, si snoderà intorno a Palazzo Città di Lombardia, a Milano, nella mattinata del 7 novembre, organizzato dalle Associazioni lombarde aderenti al Coordinamento Nazionale per il Diritto alla Salute– Dico 32 , (67 in totale a livello nazionale), nel rispetto delle norme anticovid e con l’opportuno distanziamento : “Il nostro obiettivo -ha detto Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica,anche a nome delle altre Associazioni- è il Commissariamento della Sanità lombarda e l’abrogazione di norme, come la Legge Regionale 23 del 11.08.2015 e successive modifiche (“riforma Maroni”), che hanno deviato la nostra sanità regionale in una visione ospedalocentrica e privatistica, con le drammatiche conseguenze che ben conosciamo! La richiesta di commissariamento era stata già sottoscritta nella scorsa primavera da ben 90.000 lombardi: dopo la manifestazione in Piazza Duomo del 20 giugno 2020, le iniziative dei “fiocchi neri”, molte altre locali e su temi specifici, le centinaia di denunce di famigliari e associazioni è ora di ‘assaltare il palazzo d’inverno’ della Regione Lombardia”!

Il “cordone sanitario” prevede una serie di “piazze tematiche” dedicate ai diversi aspetti del Manifesto Nazionale, sottoscritto da 67 Associazioni,

https://www.medicinademocratica.org/wp/?p=10110,

fondate su tre linee di intervento e di proposta:

  • UNA VISIONE DELLA TUTELA DELLA SALUTE COLLETTIVA BASATA SULLA PREVENZIONE PRIMARIA;
  • IL SUPERAMENTO DI UNA CONCEZIONE PRIVASTICA DEL SERVIZIO SANITARIO;
  • IL SUPERAMENTO DI UNA VISIONE OSPEDALOCENTRICA DEL SERVIZIO SANITARIO.

E’ il momento di una nuova riforma della sanità- sostengono le Associazioni promotrici- fondata sull’affermazione della salute, dell’ambiente salubre e sulla riduzione delle diseguaglianze, quali diritti costituzionali da attuare da parte degli enti pubblici. Ciò che sta accadendo è la dimostrazione della incapacità dei responsabili della Sanità lombarda di gestire la situazione ancora oggi, nella seconda ondata, prevedibile e preannunciata , ma per la quale non sono state attivate le necessarie misure di adeguamento, prevenzione, controllo: si sta letteralmente correndo verso un nuovo collasso delle strutture sanitarie mentre si chiede ai cittadini di accettare il coprifuoco. I sacrifici individuali e il rispetto delle regole, per impedire la diffusione dell’infezione, da sole non possono bastare, se non si avvia un cambiamento radicale del “sistema“sanitario lombardo.

Nel nostro Manifesto Nazionale -ha sottolineato Marco Caldiroli- vi sono obiettivi particolarmente significativi per la realtà lombarda, oltreché per il resto del Paese: ‘la salute non è una merce, la sanità non è un’azienda’, se questo è il nostro principio base, in Lombardia è particolarmente evidente, perché qui occorre fare i conti con provvedimenti che hanno messo da parte la medicina territoriale e i medici di medicina generale, salvo mandarli in “prima linea”, senza protezioni e strumenti, ad affrontare la prima ondata del covid e a farli rimanere soli di fronte alla seconda ondata”!

Per questo le associazioni chiedono l’abrogazione, e non la semplice modifica, delle norme “ospedalocentriche”, si vuole allineare il diritto alla salute a un servizio sanitario fondato sulla prevenzione primaria, oltre che su cure efficaci e appropriate.

Per info

Carmìna Conte, 393 13 77616;

Fulvio Aurora, 330 25 16050

Scritto da Fulvio Aurora   
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