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Una “Operatrice d'Avanguardia” dagli anni ’70
Martedì 08 Giugno 2021 14:37
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Caro Roberto, sono a Conegliano a due passi da Casarsa della Delizia, ti ringrazio per le belle parole,  per gli scritti e le foto che mi mandi, penso a Angela Felice, prematuramente deceduta, dirigeva il Centro studi pasoliniani con grandissima passione e amore per il poeta. Mi manca come sicuramente manca anche a te. E' come se Pasolini fosse morto per la seconda volta.
 
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Caro Mario,

grazie per quello che mi hai scritto e per il ricordo di Angela.

Una grande esperta di Pasolini, grande conoscitrice dei suoi luoghi Casarsesi, e grande Carissima decennale Amica di mille e mille avventure sia all’estero sia in Italia.

Qui con Marco e Tereviol, il Collaboratore di fiducia e la Presidente del Centro Studi PPP di Casarsa, vicini al cimitero dove riposa Pasolini con Patti.

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Caro Mario è un piacere questa richiesta perfetta per chi Studia e ama la Cultura l’Immagine, la Pittura di Pittori e di Donne Artiste, di Fotografi e Fotografe, di Teatro e di Cinema, di Musica, ecco una Donna di “Cultura”, con la “C” maiuscola.
Una “Operatrice d'Avanguardia” dagli anni ’70 con una “Weltanschauung” che da New York ha portato ogni dove.
La "Poetessa Pasoliniana", PATTI SMITH, studiosa di Pasolini da sempre che, modificando il percorso del suo tour, è venuta a Casarsa della Delizia a vedere la mostra di Pasolini con ritratti che ho realizzato in Italia il 1972 ed in Medio Oriente nel 1973 sul set de “Il fiore delle mille e una notte”, in oltre cento giorni passati dialogando con Pasolini su “langue e parole” ed i processi linguistici del cinema dell’Immagine e della Pittura.
Pasolini dipingeva ed è stato allievo del Grande Roberto Longhi.
Un cordiale saluto - Roberto
 
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Un Grazie per l'Amicizia, con un poco di Tecnologia e Cultura, di Cinema, di Pasolini, di Teatro, di Dario Fo, di Design, di Bruno Munari, di Fotografia, qui, con una serie di pagine, un esempio del migliaio disponibili e che, grazie al DIGITALE, a INTERNET, ai SOCIAL, evvia, stanno girando il mondo, con il supporto di circa 200 Ambasciate Italiane, 186 Consolati Italiani e 84 Istituti Italiani di Cultura ed Università Italiane ed estere, un documento, UNICO al MONDO, che ho realizzato nel 1973, in cento giorni in medio oriente, al seguito de "Il fiore delle mille e una notte", allora, in Persia, a Esfahan nella Moschea del Venerdì e anche altrove. Dove sono stato invitato da PierPaolo Pasolini, e come ha detto PPP, "Non già come un banale fotografo” ma come un semiologo studioso dei linguaggi del Cinema e della Fotografia. Il lavoro, unico totalmente DIGITALIZZATO, è a completa disposizione per eventi su Pasolini, come altri sul Nobel Dario Fo, o Bruno Munari e i Grandi "Altri" del nostro archivio, non di "Foto" ma di frutto di collaborazioni anche decennali. Per evitare ogni equivoco ho cessato l'attività professionale nel 1984 e non ci sono “ricadute” economiche ma solo riconoscimenti, anche ai più alti livelli Istituzionali, per il solo lavoro Culturale che svolgiamo in tutto il mondo, talvolta GRATUITAMENTE, per rappresentare l’Italia, solo e sempre su invito. Un cordiale saluto Roberto - Fondo Roberto Villa
 
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Scritto da Fondo di Roberto Villa   
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