Lunedì 21 Giugno 2021 10:57 | ||||||
![]() Non si racconti la favola che siccome c’è il reddito di cittadinanza, la gente non va a lavorare. Certo non va a lavorare se la tratti così. Non si può andare avanti in questo modo.
Chi lavora deve avere un minimo di buone ragioni per lavorare, cioè essere trattato come un essere umano. Se non capiamo questo, noi andiamo verso l’Africa, non verso l’Europa. La gente va pagata secondo dei contratti che devono garantire uguali condizioni, perché noi abbiamo troppi pseudo contratti, che bisogna unificare. In Italia siamo passati da 400 contratti dieci anni fa, a 980 per consentire la riduzione dei diritti”.
Bravo Bersani, che ha colto tutti i punti, uno ad un uno. Compreso quello sull’abnorme, e assurdo, aumento delle tipologie di contratti, che rendono lo sfruttamento più facile.(Pier Luigi Bersani)
![]() L'ex premier Romano Prodi, difende la linea del segretario dem su fisco e lavoro: "Letta ha in mente un disegno di giustizia sociale". E sulle primarie: "Domenica, soprattutto a Bologna, c'è stato un bel contrasto. C'è chi parla di crisi dei gazebo del Pd, ma la crisi vera è quella della democrazia"
ANDREA GRISANTI, laureato all'Università La Sapienza di Roma in medicina e chirurgia con 110/110 e lode[1], ha ricoperto il ruolo di borsista post-dottorato presso il Center for molecular biology (ZMBH) dell'Università Ruprecht Karl di Heidelberg. Dal 1994 è docente di parassitologia molecolare presso l'Imperial College di Londra, laddove divenne professore ordinario nel 2000. Andrea Crisanti è altresì professore ordinario di microbiologia all'Università degli Studi di Padova, direttore del centro di genomica funzionale dell'Università degli Studi di Perugia e presidente del gruppo scientifico del programma Marie Curie dell'Unione Europea. Nel 2011 è stato nominato caporedattore della rivista medica Annals of Tropical Medicine and Parasitology, che nel 2012 sotto la sua guida è diventata Pathogens e Global Health. Ha dichiarato a Otto e mezzo: ho lavorato 25 anni in Gran Bretagnia, gli italiani sono un popolo senza spina dorsale. Mario Draghi: un maestro di orchestra di grande valore, che dirige il paese da solo, senza suonatori.Il nostro maggior difetto è che ci paraculiamo l'uno con l'altro, nessuno paga per i propri errori, per prima la politica, i sindacati, la buracrazia statale con i suoi dirigenti.
E' in pericolo la democrazia Segretari del Pd, 5 Stelle, Sinistra radicale. In Francia alle regionali, la prova generale del disprezzo verso i politicanti e la politica in generale. Prof. Enrico Letta, lei conosce benissimo la Francia, nostri cugini,il segnale interesserà l'Italia alle prossime elezioni; si sono offesi i poltronisti per le parole di Zingaretti...
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Scritto da Mario Arpaia |