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Esaltazione della tolleranza e rispetto delle minoranze
Venerdì 25 Giugno 2021 06:18

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Francesca Mannocchi Giornalista e Scrittrice

Gentilissime/i,

I DUE MONDI, è lo speciale di Atlantide andato in onda ieri sera. La crudezza delle immagini dei campi di concentramento in Libia, lasciano basiti, sembra di tornare all' Olocausto, la scena di una mamma che, partorisce appena salvata da Medici senza frontiera, al centro del Mediterraneo. Un documentario girato in tre parti, ieri sera la prima parte. Una tragedia che tocca tutti, credenti e non, progressisti e conservatori. Una catena senza fine che trasferisce i profughi dal Sudan attraverso il deserto per giungere tra le braccia degli aguzzini libici; finanziati dalla comunità europea, la stessa strategia adottata con Erdogan. Ma deve esserci una strada diversa, è immensamente disumano vedere consumarsi sotto i nostri occhi tantissimo orrore. I bambini  piccolissimi con i salvagente per non affogare prima del tempo. Abbiamo moltissimi paesini spopolati, le nascite sono zero, un popolo di vecchi arruginiti, io sono uno di questi. Le sale di attesa degli opedali sono piene di persone anziane. Questa mattina ho trascorso tre ore nel reparto di cardiologia, per uno scompenso cardiaco. Un reparto di eccellenza, non ho pagato neppure il tiket. Mentre mi facevano l'ecografia, mi tornavano le immagini di quelle mani chiare e le braccia nere, invocare di essere salvati dal mare e poi morire di fame e di stenti.

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Ha smesso di pedalare, ha appoggiato la bicicletta in terra e si è messo in ginocchio. Poi si è accasciato. Camara Fantamadi, nel brindisino se n'è andato così dalla sua vita. E da quella di tutti noi che ogni tanto incrociamo sui bordi delle strade quei ragazzi, quelle donne e quegli uomini, che la mattina pedalando vanno verso i campi. O che la sera tornano nelle loro stanze di periferia.

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Francesca Mannocchi è una giornalista freelance, si occupa di migrazioni e conflitti. Ha realizzato reportage in Siria, Iraq, Palestina, Libia, Libano, Afghanistan, Egitto, Turchia e collabora con numerose testate e televisioni, italiane e internazionali. Ha ricevuto il Premiolino per il giornalismo nel 2016 e ha vinto il Premio Giustolisi con l’inchiesta Missione impossibile (LA7) sul traffico di migranti e sulle carceri libiche. Ha diretto con il fotografo Alessio Romenzi il documentario Isis, Tomorrow presentato alla 75a Mostra internazionale del. Nel 2019 ha pubblicato Io Khaled vendo uomini e sono innocente (Einaudi) e Porti ciascuno la sua colpa (Laterza)

 

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Il primo ministro italiano Mario Draghi a Bruxelles per il vertice dell'Ue (reuters)

Il premier parla a Orbán e firma appello con altri 15 leader. Sulla Russia: “Noi fermi su Navalnyj”

BRUXELLES - A un certo punto della cena, Mario Draghi si rivolge direttamente a Viktor Orban. Cita l’articolo due del Trattato europeo, che è insieme esaltazione della tolleranza e rispetto delle minoranze, dopo secoli in cui non sono mancate le oppressioni nel Vecchio continente. «Guarda che quel testo, che anche l’Ungheria ha sottoscritto - dice al premier magiaro - è proprio quello che nomina la Commissione come guardiana del Trattato stesso».

Scritto da Francesca Mannocchi - Mario Arpaia   
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