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Diritti civili, perché è giusto tifare per la legge Zan
Martedì 13 Luglio 2021 15:35

Ddl Zan al Senato, bagarre e fischi in Aula. Lega e Fdi chiedono il ritorno in commissione, Casellati contestata da Pd, M5S e Leu

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 GENTILISSIME/I,

è un passaggio decisivo per la democrazia nel nostro paese, i diritti vanno difesi fino in fondo. è la prova generale della destra sovranista nel paese. In nome di Bella Ciao, di quanti si batterono e morirono per riconquistare le libertà perdute. Quanto accaduto nelle carceri e tenuto nascosto, accadrà ancora. L'Italia è uno Stato laico, non siamo in Iran. La legge deve essere votata, nessun rinvio, saremo  più deboli. La chiesa non doveva assolutamente intromettersi, si è trattato di un vulnus, per tutti i diritti fino ad oggi negati. L'Italia è una Repubblica democratica nata dalla Resistenza. dalla guerra di liberazione dal Nazi-fascismo-stalinismo.

M.A.

Si parte in un clima di incertezza e confusione. Renzi dice no all'ultima mediazione proposta dai leghisti. Il Pd insiste per  andare avanti e votare. Orlando: "Se tutti fanno il loro dovere il testo passa". Salvini: "Letta ci ascolti o salta tutto".

"I mondiali, anzi gli Europei li abbiamo già vinti non voglio un clima da stadio". La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, riprende l'emiciclo richiamando all'ordine i senatori. Nell'Aula è infatti scoppiata la bagarre, dopo che la stessa Casellati aveva dato disponibilità ad accogliere la richiesta del presidente della commissione Giustizia, il leghista Andrea Ostellari, a sospendere i lavori e convocare una capigruppo per verificare la possibilità di un'intesa sul ddl Zan. È insorto il Pd, contro la richiesta del leghista, ma anche Leu e M5S. Dai banchi della destra si sono levate urla e proteste, con tanto di fischietti fatti risuonare in Aula, tanto che Casellati ha denunciato: "Non possiamo vedere con i fischietti dietro le mascherine... non al clima da stadio".

 

L'incertezza dei numeri

Il ddl Zan arriva nell'Aula del Senato. Nell'incertezza dei numeri e dei possibili scenari.  Dopo 8 mesi di rinvii e audizioni, il testo che porta il nome del deputato dem e attivista lgbt, Alessandro Zan, già approvato dalla Camera e impantanato a Palazzo Madama, comincia ad essere discusso. O almeno, si tenta. Perchè il centrodestra vorrebbe riportarlo in commissione Giustizia. Ma sembra proprio che questa ipotesi sarà bocciata. "Sono contrario a che si ritorni in  commissione. Dico alla Lega di non fare passi indietro e dico a certa sinistra di non rincorrere le bandierine", annuncia infatti Matteo Renzi ad Agorà estate.

E senza i voti dei suoi difficilmente il testo potrebbe tornare in commissione. "Oggi al Senato farò un appello al buon senso. Abbiamo finalmente la possibilità di avere una legge che dia maggiori tutele a omosessuali, transessuali, disabili, siamo a un passo. Ci sono da un lato la Lega che fa ostruzionismo dall'altro la sinistra che vive di massimalismo. Io spero che torni il buon senso", dice il leader di Italia viva. "Un conto è dire no per avere migliaia di like, un conto è chi fa fatica, si piglia gli insulti ma porta a casa i risultati. E' successa la stessa cosa sulle unioni civili". Renzi ha chiesto alla Lega di non tornare indietro rispetto alla proposta Ostellari che aveva fatto un'ultima offerta di mediazione: "Mi piacerebbe molto l'idea che in Parlamento prevalesse la capacità di unirsi e non di dividersi", dice Renzi.

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LILIANA SEGRE

Un Renzi che deve farei conti con le pressioni del Pd. "Se tutti fanno il loro il ddl Zan passa", dice infatti il ministro del Lavoro Andrea Orlando a Rainews 24. Matteo Salvini, intanto ammonisce Enrico Letta.  "Finalmente" si vota sul Ddl Zan, sarà chiaro chi ha a cuore i diritti civili e la tutela della libertà d'amore e delle libertà e chi invece ha fatto propaganda. La nostra proposta accoglie l'invito del Santo Padre e di tante associazioni: togliamo da quella legge l'ideologia, quindi la teoria gender nelle scuole, togliamo dal campo politico i bambini, togliamo la censura e i reati di opinione. Approviamo delle sanzioni severe nei confronti di chi insulta, offende, aggredisce e discrimina. Spero che Letta ci ascolti, altrimenti il rischio è che la legge salti, tutta e definitivamente", dice il leader della Lega, Matteo Salvini.

Dunque si attende l'aula e il faccia a faccia tra i leader. Ci saranno in aula i due Matteo Salvini annuncia che torna a Roma per bloccare tutto. Ha spiegato: "In Senato c'è questo ddl Zan da bloccare o quantomeno da cambiare in Parlamento". Una legge che così com'è non può andare, perché è "una legge che lo stesso Santo Padre chiede di modificare. Il problema non è Salvini o Renzi, ma sono le libertà, la libertà è un bene primario". Ha dichiarato il leader leghista: "Il diritto all'amore di chiunque, due ragazzi, due ragazze, è sacrosanto, punire i deficienti che insultano, offendono, aggrediscono, è sacrosanto, ma lasciamo fuori i bambini e lasciamo la gente libera di pensare all'idea di famiglia...mamma e papà non sono concetti superati, sono il futuro".

Anche Renzi interverrà a Palazzo Madama. Ed è preoccupato: "Se sul ddl Zan si va a scrutinio segreto, Calderoli viene e presenta mille emendamenti... queste cose poi spiegatele a Fedez, che parla di cose che non conosce. Ma il problema non è mica Fedez, è chi ha eletto Fedez capo della sinistra". Rincara sulle modifiche indispensabili: "Se si vuole portare a casa la legge serve un accordo". Oggi però sull'iter del ddl, Italia Viva non dovrebbe smarcarsi dai giallo-rossi. Davide Faraone mette sul tavolo l'accordo tra gentiluomini che dovrebbe portare all'intesa.

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MONICA CIRINNA?

I Dem con la capogruppo Simona Malpezzi e il segretario Enrico Letta sono più che mai convinti che si debba andare avanti in aula. Senza modifiche. I maldipancia nel partito sono sotto controllo: a smarcarsi potrebbero essere Andrea Marcucci e un paio di suoi fedelissimi. Molto meno certi sono i numeri nel M5Stelle, dove circa una quindicina di senatori sarebbero in dissenso. La maggioranza pro Zan - 145 a favore inclusi i 17 renziani - è sul filo. I "franchi tiratori" pronti a ogni voto segreto. Il dem Franco Mirabelli commenta: "Ostellari ha avuto 8 mesi, basta ostruzionismo". Monica Cirinnà rincara: "Finalmente si discute in aula". La 5Stelle Alessandra Maiorino teme "altri tentativi di rinvio".

Ostellari cerca oggi un tentativo per prendere tempo e insistere sull'intesa. Ha convocato la commissione alle 15, prima dell'aula. "Se c'è la disponibilità a migliorare la proposta ben venga. Certo è che avremmo bisogno di più tempo per arrivare a votare delle proposte emendative. Quindi, in base a quello che emergerà in commissione dai vari gruppi, lo dirò in aula alla presidenza nel riferire l'andamento dei lavori finora". Ma Renzi ha già chiuso questa porta

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Scritto da QUOTIDIANO LA REPUBBLICA   
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