ROMA - Professor Andrea Crisanti, anche lei si è iscritto a Trasparenza e merito, l'associazione per un'università pulita?
"E c'è da stupirsi, io sono la prima vittima dei baroni dell'università italiana".
"Trasparenza e Merito. L’Università che vogliamo"
è un’associazione non profit, costituitasi a Roma il 10 Novembre 2017. Conta 743 iscritti tra docenti e ricercatori universitari.
Più di 4 MILA sostenitori volontari in tutta Italia.
431 Uomini - 312 Donne
140 Professori ordinari-associati
326 Ricercatori / 277 Assegnisti-Dottorandi-Docenti a contratto
Atenei: Nord 32% - Centro 27% - Sud 28% Estero 13%.
Vuole rappresentare un punto di riferimento per coloro che intendano contrapporsi ad episodi di irregolarità nei concorsi universitari, con particolare riferimento alle procedure di assunzione e di progressione di carriera del personale docente, in modo da evitare il loro isolamento.
"Trasparenza e Merito. L’Università che vogliamo"
è un’associazione non profit, costituitasi a Roma il 10 Novembre 2017. Conta 743 iscritti tra docenti e ricercatori universitari.
Più di 4 MILA sostenitori volontari in tutta Italia.
431 Uomini - 312 Donne
140 Professori ordinari-associati
326 Ricercatori / 277 Assegnisti-Dottorandi-Docenti a contratto
Atenei: Nord 32% - Centro 27% - Sud 28% Estero 13%.
Vuole rappresentare un punto di riferimento per coloro che intendano contrapporsi ad episodi di irregolarità nei concorsi universitari, con particolare riferimento alle procedure di assunzione e di progressione di carriera del personale docente, in modo da evitare il loro isolamento.
L'Amministratore e Responsabile scientifico dell'Associazione è
Giambattista Scirè (contatto diretto
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)
Gli Associati Fondatori sono Giambattista Scirè, Adamo Domenico Rombolà, Antonella Fioravanti, Cecilia Scoppetta.
Gli Associati aggiunti sono Agnese Rapposelli, Alice Baradello, Anna Maria Monteverdi, Antonio Zuorro, Oreste Gallo, Francesco Saverio Regasto, Sandro Del Nobile, Anna La Bruna, Luca Cerioni.
"Ambassador": Andrea Crisanti, Tomaso Montanari.
01/
rappresentare un punto di riferimento, di ascolto e di supporto per tutti gli studiosi - dottorandi, assegnisti di ricerca, ricercatori e docenti, i quali, anche non iscritti – intendano reagire ad episodi di “mala-universita’”;
02/
offrire, a tutti coloro i quali intendano rivolgersi alle competenti sedi giurisdizionali (amministrative e penali), consigli qualificati, consapevoli e di esperienza sulle più efficaci e meno dispendiose iniziative da intraprendere;
03/
rappresentare i più gravi episodi di “mala-università” presso tutte le competenti istanze politiche e presso i mezzi di informazione, invitandoli e spronandoli a voler assumere, rispetto ad essi, chiare censure sul piano politico-amministrativo e sul piano dell’etica pubblica, del tutto indipendentemente dall'eventuale rilevanza penale (e, più in generale, giudiziaria) dei singoli episodi;
04/
proporre direttamente – sussistendone i presupposti processuali della legittimazione e dell’interesse – ricorsi in sede di giustizia amministrativa, nonché presentare esposti o denunce in sede penale, sempre in relazione ad episodi di “mala-università”;
05/
accreditarsi come soggetto interlocutore con tutte le competenti istanze politiche sulle problematiche concernenti il reclutamento e la progressione in carriera dei docenti universitari, con particolare riferimento a proposte di riforma dell’attuale sistema universitario.
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