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Bolognesi scrive a Draghi
Mercoledì 18 Agosto 2021 06:51

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Bolognesi scrive a Draghi: "La nomina di De Pasquale a sovrintendente dell'Archivio di Stato può compromettere la verità"

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FOTO Internet

NEL DOCUMENTARIO CI SONO LE IMMAGINI E LA VOCE IN DIRETTA DELLE STRAGI DI BRESCIA E DI BOLOGNA. REALIZZATO IN RICORDO DELLE VITTIME E DEI FAMILIARI. DOCUMENTO STORICO DA FAR VEDERE NELLE SCUOLE

https://studio.youtube.com/video/vMekefHcDvA/edit?o=U

https://www.youtube.com/watch?v=lBTIvll6XrQ&t=26s

https://www.facebook.com/media/set/?vanity=marpaia1&set=a.4589417781068715

https://www.flickr.com/photos/22523260@N04/albums/72157603656518046

GENTILISSIME/

siamo solo agli inizi di una storia che necessita di attenta vigilanza, controlli e attenzione al di fuori del normale, dobbiamo tutti tenere presente la tragedia di Ustica, le menzogne di quanti hanno visto e registrato le immagini dai radar di tutta Italia. Le carte desecretate possono sparire sotto gli occhi, come in un gioco di prestigio. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, è necessario che venga nominata una persona gradita alle associazioni delle stragi di Stato. E' necessario partire da quell'assunto, apparati dello Stato hanno deviato e falsificato la realtà. Vi preghiamo! Non date nulla per scontato. L'archivio deve essere aperto davati a testimoni di sicura fede democratica, non dimentichiamo le parole di Gino Strada. La storia di Pino Rauti, è la storia di un paese che dopo la Liberazione, non fece uno straccio di processo ai gerarchi che, parteciparono alle stragi di Marzabotto e di Sant' Anna di Stazzema, storie che appartengono a tutta l'Italia, storie che andrebbero  portate nelle scuole di tutta il paese, dall' Alto Adige a Pantelleria. Storie che sono di monito per qualsiasi tentativo di depistaggio.  E' una partita delicatissima non priva di rischi nel paese. La P2 è sempre attiva, la trattativa Stato mafia continua, chiedetelo al Procuratore Capo di Palermo, Roberto Scarpinato e al Procuratore Capo Gratteri. Bolognesi ammonisce che De Pasquale, può compromettere la verità, Paolo Bolognesi è stato 5 anni in parlamento per il Pd, chieda a Franceschini e a Gherardo Colombo la presenza durante l'apertura dell' Archivio, venga fotografato e filmato in più copie. Attendiamo gli sviluppi e l'intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si parla di Gladio e di Cossiga, di Piazza Fontana e della Procura di Milano, di Pinelli e di Valpreda, dell' Italicus, del treno 904 . L'esperienza, mezzo secolo di storia tragica, di famiglie distrutte per sempre dal dolore, per chi è molto avanti negli anni altre delusioni?

Sembro
provare odio, e invece scrivo
dei versi pieni di puntuale amore.
Studio la perfidia come un fenomeno
fatale, quasi non ne fossi oggetto.
Ho pietà per i giovani fascisti,
e ai vecchi, che considero forme
del più orribile male, oppongo
solo la violenza della ragione.
Passivo come un uccello che vede
tutto, volando, e si porta in cuore
nel volo in cielo la coscienza
che non perdona.
Pier Paolo Pasolini
(Da Poesie in forma di rosa, 1964)

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Strage di Brescia-Archivio Ken Dami

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Il 4 marzo 1972 il giudice Stiz, di Treviso, emette mandato di cattura contro Rauti per gli attentati ai treni dell'8 e 9 agosto 1969. Successivamente l'incriminazione si estenderà agli attentati del 12 dicembre (tra cui la strage di Piazza Fontana), per cui fu anche incarcerato alcuni giorni, venendo scarcerato il 24 aprile 1972, prima di essere eletto deputato[58]. Nel 1974, con la rivoluzione dei garofani in Portogallo, viene scoperta l'organizzazione eversiva internazionale fascista Aginter Press, con la quale ha stretti rapporti anche Rauti attraverso l'agenzia Oltremare per la quale lavora. Nessuna di queste inchieste ha mai accertato qualche reato a suo carico.

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FOTO Internet

Successivamente Pino Rauti fu inquisito per la strage di Piazza della Loggia a Brescia e in merito il 15 maggio 2008 è stato rinviato a giudizio.[59] Assolto "per non aver commesso il fatto", il 16 novembre 2010 con la sentenza numero 2 della Corte d'Assise di Brescia ai sensi dell'articolo 530, comma 2 del codice di procedura penale[60]. Nelle richieste del pm Roberto Di Martino, per quanto concerne la posizione di Pino Rauti, il pm chiede l'assoluzione, affermando che la sua è una "responsabilità morale, ma la sua posizione non è equiparabile a quella degli altri imputati dal punto di vista processuale. La sua posizione è quella del predicatore di idee praticate da altri ma non ci sono situazioni di responsabilità oggettiva. La conclusione è che Rauti va assolto perché non ha commesso il fatto".

Il precedente dell'acquisizione dell'archivio Rauti, esponente del neofascismo. Il presidente dell'associazione famigliari delle vittimedel Due agosto: "Incarico delicato" per l'iter della desecretazione degli atti sulle stragi italiane, mancano "la visione e lo spessore che dovrebbe caratterizzarne il ruolo"
 
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BOLOGNA - Paolo Bolognesi si appella a Mario Draghi perché fermi la nomina di Andrea De Pasquale a Sovrintendente dell'Archivio centrale dello Stato, perché "un incarico così centrale per la trasparenza della nostra democrazia" (il Sovrintendente dell'Archivio centrale dello Stato è uno dei principali responsabili della corretta attuazione della desecretazione delle carte relative a stragi ed attentati) non va "affidato a una persona che ha sicuramente i titoli, ma non la visione e lo spessore che dovrebbe caratterizzarne il ruolo".

Tobagi: "Sul 2 Agosto 1980 non basta togliere il segreto dalle carte, bisogna consegnarle tutte"

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15 Agosto 2021

Bolognesi è il presidente dell'associazione dei parenti delle vittime della strage di Bologna e guida anche l'Unione dei familiari delle vittime di stragi). Quella nomina, ha scritto Bolognesi al presidente del Consiglio, non s'ha da fare. E "se così non fosse, devo pensare che nei fatti non c'è nessuna volontà di fare chiarezza sui retroscena della strage e delle stragi in generale, sulle collusioni degli apparati, di chi erano i gladiatori, delle loro 'imprese' e tantomeno delle varie implicazioni politico terroristiche della famigerata loggia P2".

 

Dunque, alle 'delusioni' per le modalità con cui è stata attuata la cosiddetta Direttiva Renzi per la desecretazione di carte e documenti sulle stragi in Italia, e ai dubbi per quelle della Direttiva Draghi annunciata lo scorso 2 agosto dal palco della commemorazione della strage ora si aggiunge questo punto dolente. Il nome di De Pasquale non convince per il precedente dell'acquisizione dell'archivio Rauti, esponente di punta del neofascismo, da parte della Biblioteca nazionale centrale di Roma, di cui De Pasquale è stato direttore, perché "ha mostrato o comunque avallato un atteggiamento di scarsa autonomia scientifica e di compiacenza nei confronti della famiglia Rauti e della parte politica sua e dei suoi eredi", segnala quindi Bolognesi a Draghi e questo "desta vive preoccupazioni" ora che sarebbe in procinto di assumere il ruolo "molto delicato" di Sovrintendente dell'Archivio centrale dello Stato.

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02 Agosto 2021

In quella veste è "uno dei principali responsabili della corretta attuazione della direttiva Renzi" e questo "richiede una spiccata sensibilità costituzionale e una coraggiosa autonomia rispetto alle numerose pressioni politiche che possono ostare all'attuazione dell'iniziativa". Ma appunto c'è il precedente che non lascia tranquilli i parenti delle vittime.
Bolognesi ricorda che il ministero dei Beni culturali dovette intervenire rimuovendo alcuni comunicati ufficiali relativi all'evento dell'archivio Rauti e inoltre disse che "una cosa è la scelta della Biblioteca centrale dello Stato, assunta nell'ambito della propria autonomia scientifica, di accettare una donazione da parte degli eredi da mettere a disposizione di storici e studiosi, ben altra cosa è accompagnarla con valutazioni e giudizi inaccettabili, soprattutto nei siti istituzionali del ministero". Bolognesi aggiunge che, "sollecitato dall'associazione dei famigliari delle vittime di piazza Fontana, il dottor De Pasquale ha avuto un atteggiamento curioso: si è scusato, ma non ha riconosciuto alcun problema nella comunicazione e presentazione del fondo Rauti". Insomma, il suo atteggiamento è stato "tale da compromettere agli occhi di molti la correttezza di un'istituzione prestigiosa come la Biblioteca nazionale centrale" e ora ne andrebbe evitata la nuova nomina, insiste Bolognesi.

Processo 2 Agosto. Spuntano 40 milioni di lire passati dal padre di Bellini al procuratore Sisti

03 Agosto 202

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"All'indomani del 41esimo anniversario della strage del 2 agosto 1980, dove, per mano di terroristi fascisti collusi con i vertici dei nostri servizi segreti e ispirati e pagati dai vertici della loggia massonica P2, morirono 85 persone e più di 200 furono i feriti, e dopo i grandi apprezzamenti riservati alla nostra associazione per la battaglia quarantennale per la verità, mi corre l'obbligo di scriverLe per chiederLe di evitare che un incarico così centrale per la trasparenza della nostra democrazia sia affidato a una persona che ha sicuramente i titoli, ma non la visione e lo spessore che dovrebbe caratterizzarne il ruolo. Se così non fosse devo pensare che nei fatti non c'è nessuna volontà di fare chiarezza sui retroscena della strage e delle stragi in generale, sulle collusioni degli apparati, di chi erano i gladiatori, delle loro 'imprese' e tantomeno delle varie implicazioni politico terroristiche della famigerata loggia P2".

Se la nomina di De Pasquale non fosse fermata "sarebbe un profondo rammarico per la nostra associazione e per tanti altri cittadini e cittadine, familiari, esperti e storici che da anni combattono in questa direzione".

 

Strage di Bologna, l'ex moglie smonta l'alibi di Paolo Bellini (Avanguardia Nazionale) riconoscendolo in un filmato girato in stazione

21 Luglio 2021

 

 

 

Scritto da QUOTIDIANO LA REPUBBLICA-MARIO ARPAIA   
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