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Il Futuro è la Pace
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Vi supplichiamo: Negoziate! Negoziate! Negoziate!
Giovedì 24 Febbraio 2022 11:02
Il 2 marzo partecipiamo tutti alla Giornata di digiuno per la pace promossa da Papa Francesco

Vi supplichiamo:
Negoziate! Negoziate! Negoziate!

GENTILISSIME/I,

ci rivolgiamo a quelle forze politiche che hanno appoggiato Wladimir Putin nella sua politica di annessioni, ricordiamo quando era di casa nella villa di Berlusconi in Sardegna, quando Salvini era ospite al Metropole di Mosca per trattare affari commerciali riguardante il gas metano, Ornella Muti è amica e solidale con Putin essendo mezza russa, così come Albano. Putin nasce nel KGB, è il mandante dell'uccisione dei dissidenti russi nel Mondo. Avvelenati con il Polonio, essendo radioattivo. E' un pericolo pubblico per l'umanità intera. E' necessario essere uniti, protestare, i giovani studenti devono essere informati della pericolosità per la democrazia, si tratta di un dittatore feroce, senza scrupoli, senza freni inibitori. La seconda guerra mondiale ebbe inizio con l'invasione della Polonia per procurarsi l'accesso al porto di Danzica, poi vennero le altre repubbliche ai confini della Germania. La Francia pagò il prezzo più alto insieme all' Italia, alleata con Mussolini, con la Germania di Hitler. Migliaia di Partigiani persero la vita sulle montagne.

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In queste ore di angoscia e preoccupazione, facciamo nostro l’appello di Papa Francesco a partecipare tutti, credenti e non credenti, alla Giornata di digiuno per la pace del prossimo 2 marzo. Per i credenti sarà “una giornata intensa di preghiera e di digiuno”. Per tutti sia un giorno di intensa riflessione e impegno di pace.
 
 
 
 
Negoziare, negoziare, negoziare. Su tutto. Anche nelle condizioni più difficili e sui temi più intrattabili posti dalla Russia. L’alternativa è una catastrofica guerra globale che devasterà l’Europa e non avrà vincitori. Questa è la supplica che rivolgiamo all’Italia, all’Unione Europea, all’Onu e a tutti responsabili della politica internazionale.

Siate realisti! Queste sono le ore in cui dobbiamo spezzare le leggi della guerra e la logica dello scontro. Non possiamo aspettare che sia il governo russo a fare il primo passo.

Negoziare non vuol dire cedere alla guerra e alla legge della forza ma fermare la sua pericolosa escalation militare.

Dobbiamo uscire dalla politica delle sanzioni, dalla logica del colpo su colpo, per ricostruire lo spazio per il dialogo e il negoziato politico con la Russia. Lo si è fatto durante la guerra fredda con la Conferenza e gli Accordi di Helsinki. E lo si deve fare ora che rischiamo la catastrofe più grande.

Negoziare vuol dire essere disponibili a modificare le proprie posizioni per costruirne una comune. Fare un passo indietro per fare un passo avanti sulla via della pace. Ripetiamo: con la guerra tutto è perduto. Con la pace tutto è possibile!

“Bisogna assicurare il dominio incontrastato del diritto e l’infaticabile ricorso al negoziato, ai buoni uffici e all’arbitrato, come proposto dalla Carta delle Nazioni Unite, vera norma giuridica fondamentale” (Papa Francesco, Fratelli Tutti). Il Diritto nato dalla consapevolezza acquisita con gli anni e i danni colossali della II guerra mondiale vieta la minaccia e l’uso della forza per la risoluzione delle controversie internazionali e pone la dignità umana a fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo. E’ proprio in questi momenti di alta tensione che questo diritto deve essere applicato con saggezza, intelligenza e lungimiranza.Tutti saremo giudicati dai risultati delle nostre azioni.

Attenzione! C’è una responsabilità per tutti! Se davvero vogliamo la pace smettiamo tutte le guerre e incominciamo a prenderci cura di ciascun essere umano e della natura che ci nutre e ci accoglie.

Tavola della pace
Centro Diritti Umani “Antonio Papisca” – Università di Padova

24 febbraio 2022
LA GERMANIA
 
 
 
 

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I PARTIGIANI ITALIANI

LE INVASIONI NAZI-FASCISTE

https://www.youtube.com/watch?v=UOQEACobAHk&t=12s

 

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Sopravvissuto all'eccidio nazifascista del 12 agosto 1944, quando aveva 10 anni. Impegnato nella difesa della pace, della democrazia e del rispetto. Il cordoglio delle autorità
Enrico Pieri

Enrico Pieri - Foto Ansa 

All'età di 86 anni, dopo una malattia, Enrico Pieri, superstite e tra gli ultimi testimoni dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema (Lucca) del 12 agosto 1944.

L’annuncio è stato dato su Facebook dal sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, il quale ricorda il ruolo di Pieri all’interno dell'associazione Martiri di Sant'Anna di Stazzema, di cui era presidente.

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha espresso il suo cordoglio con un post: «Un giorno triste per la Toscana. Enrico Pieri è stato un testimone di libertà ispirando tantissimi giovani che negli anni hanno ascoltato la sua storia. Se ne va un amico, se ne va un pezzo di memoria della nostra regione che dobbiamo sempre tenere viva».

In una nota, il presidente dell'Anpi Versilia sezione Gino Lombardi, Giovanni Cipollini, esprimendo vicinanza ai familiari di Pieri, scrive: «Enrico, oltre ad essere un testimone della strage di Sant'Anna, è stato un uomo che si è sempre battuto per gli ideali della pace, della democrazia e del rispetto tra i popoli [...]. La sua scomparsa ci addolora. Faremo tutto il possibile per mantenere vivo il suo ricordo e la sua testimonianza".

Nato il 19 aprile 1934, aveva 10 anni quando nella piccola frazione del comune dell'alta Versilia i nazisti e i fascisti uccisero 560 persone, in gran parte anziani, donne e bambini. Ha dedicato tutta la vita a far conoscere la strage ed ha perfino donato all'associazione Martiri di Sant'Anna di Stazzema la sua casa d'infanzia in cui fu sterminata la sua famiglia: i genitori, due sorelle, nonni, zii, cugini. Un luogo per favorire incontri di riflessione e dare spazio alle delegazioni di studenti e ricercatori che si recano a Sant'Anna per conoscere la storia. Era commendatore dell'ordine al merito della Repubblica Italiana, onorificenza conferita quest'anno da Sergio Mattarella. La Repubblica Federale Tedesca lo ha insignito del cavalierato insieme ad Ennio Mancini, altro​superstite della strage.

La sua vita lo ha visto impegnato sino alla fine per divulgare quanto accaduto nel suo paese nell'estate del 1944, nonostante le sue condizioni di salute ormai precarie.

 
 
 

Mario,

Ukraine's people are in panic, hiding in basements and subway stations while the ground above them shakes from bombardment.

A few vetted charities on the ground are positioned for immediate help -- from medical support to evacuation to providing food and water. But we know how slow governments are to intervene.

We are different. Thousands of donations from our community right now could go directly to these groups, with no red tape. They could have the money in hours, not days or weeks. Give to Ukrainians who need an urgent lifeline — everything raised will be sent to groups on the ground:

DONATE €3 NOWDonate another amount

While governments focus on sanctioning Russia's oligarchs and other diplomatic interventions, it won't stop the troops already pouring over the borders or the missiles bombarding cities and airports.

Someone needs to help the Ukrainian people, now.

Nowhere is safe. Towns across the country are being attacked. Brave organisations on the ground are already funnelling refugees to safety at the border, giving urgent medical care to civilians, helping to ensure shelters are open, accessible, and repaired, and bringing food and shelter to those who need it most. Others are rushing to help combat medics who will work tirelessly to stem the loss of life.

Nobody can get these groups a quick influx of donationsas fast as we can. Let's show our solidarity with Ukrainians and get them the assistance they urgently need — everything we raise will be passed on to the front lines:

DONATE €3 NOWDonate another amount

Thanks for all that you do, 
Yulia, Danny, Yasmin, Emma and the SumOfUs team


More information:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scritto da MARCIA PERUGIASSISI   
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