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Il giorno di Zelensky alla Camera
Martedì 22 Marzo 2022 07:26

berputin

GENTILISSIME/I,

l'abbraccio di Berlusconi nella sua villa in Sardegna, l'accoglienza trionfale del dittatore della russia, sono sotto gli occhi di tutti. A seguire Salvini con la Lega e i 5 Stelle, per non essere da meno. La furbizia è la virtù dei servi, è la nostra caratteristica principale, siamo levantini. Scambiamo la nostra dignità con gusci di vongole conchiglie, per fare collane e orecchini. Il più dotato in questa attività è il cavaliere, avvezzo a qualsiasi compromesso, pur di fare gli affari suoi. Non del governo che rappresentava, la ditta Berlusconi e company, rappresentanti in Italia dei prodotti energetici russi. Sarà interessantissimo l'intervento di Zelensky al Parlamento Italiano. Li chiamano malpancisti fin dai tempi di Togliatti, e allora il Migliore usava il bastone e la carota per farglielo passare. Altri tempi, i tempi di: adda venì baffone, l'uomo dei gulag e delle purghe agli oppositori alla Trockij, che lasciavano disidratati gli oppositori fino a morire di stenti.  

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Piegata l'Opposizione e cominciata la persecuzione sistematica dei suoi militanti, Trockij venne esiliato ad Alma Ata (oggi nel Kazakistan) il 17 gennaio 1929. Fu poi espulso e dovette cominciare per lui il periodo dell'esilio, un lungo vagabondaggio in diversi paesi. Nonostante questo, il suo ottimismo rivoluzionario utopico, quasi transumanista, non viene meno ed egli continua la propaganda in ogni luogo, auspicando una rinascita dell'URSS e del comunismo:

«Col comunismo, l'uomo diventerà incomparabilmente più forte, saggio, acuto. Il suo corpo diventerà più armonioso, i movimenti più ritmati, la voce più melodiosa. Le forme della sua esistenza acquisteranno un'eccezionale potenza drammatica. L'uomo medio raggiungerà la statura di Aristotele, Goethe, Marx. A quote ancora più alte s'ergeranno nuove vette.»

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La brutalità dell' invasione dell' Ucraina non ha precedenti nella storia recente, vediamo tutti i giorni in diretta la follia di un uomo piccolo e gonfio, che ha deciso: Ucraina delenta est, ha detto che alla fine la cospargerà di sale come fecero i romani con Cartagine. Poveri malpancisti nostrani della prima e della seconda ora, sono dispiaciuti per lo Zar. Erano di casa al Metropole, il famoso Hotel di Mosca, dove Salvini dava le carte ad un improbabile tavolo di uomi di affari e governanti italiani.

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La fortuna è che abbiamo Draghi, uomo di poche parole, realista e propositivo, va avanti come può, l'armata brancaleone lo segue riottosa, svogliata, senza entusiasmo, stremati dal non far niente, dalla noia mortale, di passare ore e ore a girasi i pollici. Per fortuna che hanno il Trasattlantico, lungo e largo, dotato di tutti i confort, sauna e personal trainer compreso. Le immagini che provengono da Mariupol, sono deprimenti, come le folle di donne, vecchi e bambini che cercano di salvare almeno la pelle, poi si vedrà per un pasto caldo eun letto. Haaa, Gino Strada, ci hai lasciati soli, tu eri oltre ad essere un grande medico, un domatore di anime perse, di politici improvvisati, arrivati in Parlamento sull' Europa Express, dei 5 Stelle, tutti uguali, con lo zainetto di The Bridge, clonati da quel mago di Beppe Grillo. Prof. Conte, non butti alle ortiche gli applausi ricevuti all' uscita da Palazzo Chigi, i malpancisti fanno finta, devono solo capire da che parte andare e con chi, per ora hanno scelto Putin, viva  Putin, lunga vita all' uomo del KGB. 

Gino

 

 

Corriere Della Sera

 Il giorno di Zelensky alla Camera. Polemica sulle assenze. Il Pd: grave. “Non vado, viva lo zar”: da Granato a Pillon, il putinismo all’italiana che marcherà visita. Intervista al leader del M5s, Giuseppe Conte: “La delegazione di Mosca (in Italia nel marzo 2020 per l'emergenza Covid, ndr) agì sotto il controllo dei nostri militari. Informai Di Maio e Guerini”.

La Repubblica

Draghi: “Un’alleanza per i rifugiati. Ma aiuti subito a chi li accoglie”. Regioni e Terzo settore in pressing sul governo: “Il sistema è in affanno”. Zelensky alla Camera tra assenze, ambiguità e timori di contestazioni. Intervista al senatore Emanuele Dessì: “Non lo ascolterò, per colpa sua rischiamo la terza guerra mondiale”. Il richiamo di Salvini: “Leghisti tutti in aula”. Ma almeno dieci sono pronti a sfilarsi. Parla Graziano Delrio (Pd): “Folle fare a gara a chi compra più missili. L’Europa decida insieme”. I partiti e il puzzle delle Comunali: da Palermo a Verona, destra spaccata. 

La Stampa

La scossa di Biden agli alleati: “Ora armi più potenti a Kiev”. Draghi in Friuli per gli aiuti: “Servono subito, salvano vite”. Prezzi della benzina congelati in attesa dell’ok agli sconti. La crisi costerà l’1,6% del Pil.

Il Fatto Quotidiano

Ci risiamo, ora l’esercito chiede alle Camere di armare i droni. Asse tra Leonardo e Iveco: gli affari “militari” di Elkann.

Il Tempo

C’è chi dice “no” a Zelensky. Tra assenze e distinguo la politica italiana si divide sull’intervento alle Camere. Tolgono le medaglie agli amici di Putin: sono 32 i russi premiati dall’Italia in 6 anni. Tra loro anche 8 oligarchi finiti nella black list della Ue. Di Maio convoca una commissione per esaminare tutte le onorificenze.

Libero

La guerra bombarda i nostri ospedali. Fornitori in rivolta e bollette alle stelle, ad aprile rischiamo di perdere 110mila posti letto. Le aziende ai prefetti: il 50% delle prestazioni salterà.

La Nazione

Profughi ucraini sfrattati dagli hotel: “Non possiamo più ospitarli gratis”. Conte, lo zar e il virus: una spy story. “I ministeri nel mirino dei russi”.

Scritto da Mario Arpaia   
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