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La scuola cattolica
Lunedì 25 Luglio 2022 04:58

FASCISTI DEL CIRCEO

GENTILISSIME/I,

era la fine dell' estate, a Roma, i turisti occupavano la città, Fontana di Trevi come al solito era colma di belle ragazze venute dal Nord dell' Europa e specchiarsi nell'acqua dove avevava fatto il bagno Anita Ekberg. C'era ancora aria della Dolce vita e di Fellini, con lo stormo di papaparazzi.Loro decidono di rapire due ragazze metterle nel bagagliaio della macchina e stuprarle in un appartamento ancora caldo di vacanze. Finito il lavoro, ucciderle senza pietà; con tutta la forza e la disperazione dei nazi-fascisti. Come vedete cara ministra della Giustizia, hanno volti puliti,sono  figli  dei Parioli.Come le abbiamo piùvolte scritto, la giustizia giusta, vale solo per gli sfigati, i tossici  e i deliquenti comuni. Li la mano è pesante è vero Antigone? Si saziano di statistiche, di faremo e diremo, non una fogliasi è mossa nelle carceri fatiscenti italiane. Guardatelo Andrea Ghira, ha gli occhi spiritati da drogato strafatto, immaginate il godimento con due ignare ragazze tra le mani lorde di sangue e di violenze.

 

Ieri sera ho guardato La scuola cattolica. Un film bello e spietato, tratto dallo splendido romanzo di Edoardo Albinati.

Racconta il massacro del Circeo. L’espressione più pura e totale del male assoluto. 29 e 30 settembre 1975. Angelo Izzo, Andrea Ghira e Gianni Guido torturarono e violentarono due ragazze. Rosaria Lopez fu uccisa, Donatella Colasanti si salvò fingendosi morta, ma non si è mai ripresa sino in fondo ed è scomparsa a neanche 50 anni.

Conosco molto bene quella vicenda e non smette di indignarmi. Ai tre fu comminato l’ergastolo, ma nessuno di loro lo ha mai scontato.

Andrea Ghira, che era già stato in galera per vari reati prima di quei giorni tremendi, scappò all’estero e si arruolò tra i fascisti (i tre erano ovviamente dei ferventi neofascisti) della legione straniera spagnola. Drogato fino agli occhi, è morto nel 94 di overdose.

 

Angelo Izzo, che si era già fatto qualche anno di galera sempre per stupro prima del Circeo, è evaso più volte. Si è finto pentito e collaboratore di giustizia su vari misteri italiani. Nel 2004 a uno così sono riusciti a dare la semilibertà. Izzo ha ripagato la fiducia dei giudici ammazzando l’anno successivo una donna e sua figlia. Due donne che, di fatto, lo Stato italiano ha sulla coscienza.

Agghiacciante anche la storia di Gianni Guido. Guido fu quello che, tra uno stupro e una tortura, tornava a casa dai genitori per mangiare con loro come nulla fosse. Quando misero i corpi delle ragazze sul bagagliaio, convinti che fossero morti entrambe, ironizzò dicendo: “Guarda come dormono bene queste”. E giù risate.
Uno così ha scontato l’ergastolo? Macché. È evaso più volte, negli anni ottanta si era rifatto una vita a Buenos Aires (vendeva auto). E lo Stato? Lo ha premiato. Prima gli ha dato uno sconto di pena (30 anni di galera) dopo la dichiarazione di pentimento (?) e il risarcimento alla famiglia Lopez, poi nel 2009 lo ha reso per sempre LIBERO grazie all’indulto.

Ci rendiamo conto? Come può essere civile un paese dove chi becca l’ergastolo non lo sconta mai? Come fai a dare la semilibertà a uno come Izzo? Come fai a dare la libertà a uno come Guido?

Siamo senza speranza.

Scritto da Andrea Scanzi-Mario Arpaia   
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