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LA FESTA DI SANT'ELIA A PESCHICI
Lunedì 01 Agosto 2022 06:33

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Una peculiarità del luogo, nel periodo del solstizio d'estate, è la veduta del sorgere del sole e del suo tramonto nelle acque del mare Adriatico; inoltre, nelle giornate in cui il cielo è particolarmente terso, si possono intravedere alcune isole della Croazia e le vette più alte della Maiella 

Le origini

Le prime notizie risalgono al 970 d.C., quando, un gruppo di soldati mercenari Schiavoni, dopo aver allontanato definitivamente i Saraceni dalla zona su ordine di Ottone I, fondarono il castrum di Pesclizio sulle rovine di un precedente casale —avente nome di San Vito del Gargano—[9] distrutto nella stessa epoca dai Saraceni.[10] 

Il primo documento circa la presenza degli Schiavoni nell'abitato di Peschici è una chartula offertionis del 1023, contenente, inoltre, la donazione della locale abbazia di Càlena all'abbazia di Santa Maria a Mare sull'isola di San Nicola, nelle Tremiti, da parte dell'allora arcivescovo Leone I di Siponto. In tale documento sono presenti non solo riferimenti sull'abitato di Peschici, ma anche sulla presenza della comunità di Schiavoni stanziatasi sul territorio e degli ottimi rapporti che tale comunità riuscì ad avere con la popolazione locale ed il suo sistema sociale. Un altro documento che conferma la presenza di tale comunità a Peschici è una donazione nel 1053, indicante la suddetta comunità di slavi dimoranti in castello Pesclizio.[10] A partire dalla fine dell'XI secolo, però, non si ebbero ulteriori informazioni relative alla minoranza slava sita a Peschici, il che evidenzia la totale dissoluzione ed assorbimento della suddetta minoranza all'interno del tessuto popolazionale locale.[11] Il nome di Peschici è comunque di probabile origine slava: difatti, la radice slava "pès" (o "pèsc") si riferisce alla sabbia, e il toponimo slavo pjèskusa indica suolo sabbioso[10]

Nel 1154, durante la dominazione normanna, Peschici risulta essere dipendente dalla contea di Lesina. Sono moltissimi i documenti che lo confermano tra cui un rogito del conte Goffredo de Ollia di Lesina e il datario della regina Giovanna (figlia di Enrico II d'Inghilterra, futura sposa di Guglielmo II)[10]

Nel 1177 è sotto il feudo di Monte Sant'Angelo, donato da Guglielmo II detto il Buono alla moglie Giovanna d'Inghilterra. Sotto il dominio degli Svevi, Peschici passò momenti drammatici nella contesa tra impero e papato. Un cronista del tempo ci riferisce che nel settembre 1239, 25 galee veneziane mandate da Papa Gregorio IX contro lo scomunicato Federico II, “prendono e prostrano Bestice (Peschici) e Bestie (Vieste)”. Federico II, tuttavia, farà ricostruire le fortificazioni dei due centri. Sotto la dinastia Angioina, Peschici è tra i pochi paesi fedeli a re Carlo, al tempo della venuta di Corradino di Svevia (1267). Nel 1274 prende parte con Bari, Monopoli, Trani, Vieste e Ortona nella flotta pugliese all'assedio di Almissa, città della costa Dalmata. Nel 1401 il feudo passa a re Ladislao di Durazzo. (Wilkipedia)

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Scritto da Foto Alessandro e Raffaella Arpaia   
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