
42 suicidi in 7 mesi. Numeri drammatici che raccontano la situazione delle carceri |
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In poco più di 7 mesi sono già 42 i detenuti che si sono tolti la vita nelle carceri italiane. Uno ogni 5 giorni. Numeri così alti non si erano mai visti nemmeno nel periodo del grande sovraffollamento che costò all'Italia la condanna della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.
Nelle carceri italiane ci si uccide 16 volte in più che nel mondo libero.
La fascia d'età in cui si sono registrati la maggior parte di questi atti è quella tra i 20 e i 30 anni. Persone giovanissime, quindi, con tutta la vita davanti a loro. Molti tra quelli che si sono suicidati erano poi appena entrati in carcere o prossimi all'uscita.
Se si guarda agli istituti dove nel 2022 si sono consumati più suicidi (Roma Regina Coeli, Foggia, Milano San Vittore, Palermo Ucciardone, Monza, Genova Marassi e Pavia), i problemi sono sempre gli stessi: cronico sovraffollamento, elevata percentuale di detenuti stranieri, di tossicodipendenti e di detenuti affetti da patologie psichiatriche, ed una carenza di personale specializzato per farsi carico di queste criticità.
Quello che sappiamo è che abbiamo bisogno urgente di riforme, che possano far fronte alle problematicità crescenti del sistema penitenziario. Difficoltà che abbiamo fotografato anche nel nostro rapporto di metà anno sulle carceri, di cui parleremo - insieme ad altro - in questa nostra newsletter.
Buona lettura, Patrizio Gonnella, presidente di Antigone
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PER SOPPORTARE IL GRANDE CALDO BISOGNA MODERNIZZARE LA VITA IN CARCERE E RIDURRE IL SOVRAFFOLLAMENTO |
Anche nelle carceri italiane fa caldo e questi luoghi non sono di certo attrezzati per far fronte a queste temperature. Il sovraffollamento rappresenta un problema evidente, con quasi 55.000 detenuti dove dovrebbero essercene poco più di 47.000. Per i limiti strutturali degli istituti. In alcuni l’acqua viene razionata, come ad Augusta, oppure manca del tutto, come a Santa Maria Capua Vetere, che nasce scollegata dalla rete idrica comunale. In questo istituto ai detenuti vengono forniti 4 litri di acqua potabile al giorno mentre per le altre necessità è utilizzabile l’acqua dei pozzi artesiani (anche se l'autunno dovrebbe portare finalmente l'acqua potabile, con oltre 20 anni di ritardo). Nel 58% delle 85 carceri che l'osservatorio di Antigone ha visitato nel corso dell'ultimo anno c'erano celle senza la doccia, fondamentale per garantire igiene e refrigerio. Questo nonostante il regolamento penitenziario del 2000 prevedeva che ci fossero docce in ogni camera di pernottamento entro il 20 settembre 2005. Inoltre, in poco meno della metà degli istituti ci sono celle con schermature alle finestre che impediscono il passaggio di aria.
Per combattere il gran caldo il Dap, con una recente circolare, ha autorizzato l’acquisto dei ventilatori nel sopravvitto. Ma la loro disponibilità varia da carcere a carcere e, inoltre, il fatto che l'acquisto sia a spese dei detenuti fa sì che non tutti abbiano possibilità di comprarne uno.
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PARTE L'ATTACCO ALLA LEGGE SULLA TORTURA? |
Nel programma elettorale di Fratelli d'Italia, al punto 3, è prevista una revisione della legge che punisce la tortura.
Già in passato, lo stesso partito aveva dichiarato: «Cancelleremo questa orribile norma sul piano giuridico che criminalizza e discrimina le Forze dell’Ordine». Dichiarazione rilasciata all'indomani del rinvio a giudizio di cinque agenti della Polizia Penitenziaria accusati di tortura nei confronti di un detenuto nel carcere di San Gimignano. Sempre Fd’I ha proposto, addirittura, una modifica dell’articolo 27 della Costituzione aggiungendo il seguente periodo: «La legge garantisce che l’esecuzione delle pene tenga conto della pericolosità sociale del condannato e avvenga senza pregiudizio per la sicurezza dei cittadini».
Altro che funzione rieducativa della pena. La sicurezza è entrata nuovamente nella campagna elettorale, come scrive Patrizio Gonnella su Il Manifesto.
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IL CARCERE E LA TUTELA DELLA GRAVIDANZA. A SAN VITTORE UNA DONNA PERDE IL BAMBINO AL NONO MESE |
A inizio giugno, durante la visita nel carcere milanese di San Vittore dell’Osservatorio sulle condizioni di detenzione di Antigone, abbiamo incontrato 8 donne in stato di gravidanza. Un numero altissimo, che non ha pari nel resto del Paese. Oltretutto in un carcere dove manca un servizio ginecologico e medici specialisti.
Ci avevano raccontato anche di una nona ragazza, all’ottavo mese di gravidanza, portata d’urgenza in ospedale qualche settimana prima. Oggi apprendiamo che proprio quella ragazza all’arrivo in ospedale, il 30 maggio scorso, ha perso il suo bambino.
Quella giovane donne sapeva che la sua gravidanza aveva delle complicanze e che il suo bambino sarebbe probabilmente nato prima del nono mese. I medici le avevano raccomandato di recarsi immediatamente in ospedale in casi di dolori. Nel frattempo è stata arrestata.
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SUMMER SCHOOL: I LUOGHI DELL'INCONTRO TRA DISAGIO PSICHICO E PRIVAZIONE DELLA LIBERTA' |
Anche nel 2022 si rinnova l'appuntamento con la Summer School organizzata dalla nostra associazione insieme al Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Torino. La VI edizione, che si terrà tra Torino e Avigliana, si pone in continuità con gli eventi degli scorsi anni, in modalità residenziale in grado di coinvolgere un pubblico potenzialmente ampio e di delineare lo specifico orizzonte formativo proposto. Relativamente a questa edizione, la Scuola si propone di esaminare il tema dei luoghi di privazione della libertà e della loro psichiatrizzazione con un approccio multidisciplinare.
Le iscrizioni scadono il 26 agosto. Tutte le informazioni sulla Summer School, il programma, i costi, la possibilità di usufruire di borse di studio, si possono trovare sul sito dell'Università di Torino
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Che cosa fa Antigone? Da chi è composta? Come si sostiene? Nel nostro annual report raccontiamo proprio tutti questi aspetti: il lavoro che facciamo; le persone che dedicano il loro tempo - spesso in maniera volontaria - per aiutarci a portare avanti le battaglie per un sistema penale e penitenziario sempre più attento ai diritti e alla dignità; chi ci sostiene (fondazioni, enti, singole persone).
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Con il convegno gratuito “Percorsi di cura nelle dipendenze da sostanze in USA e in Italia”, ideato dalla comunità San Patrignano e dal Weill Cornell Medical College del New York-Presbyterian Hospital, si cercherà di far luce sulle similitudini e sulle differenze fra i metodi utilizzati oltreoceano e in Italia. L’incontro si terrà venerdì 26 agosto a San Patrignano.
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Saluti di apertura Roberto Speranza, Ministro della Salute, Italia Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la Salute, Regione Emilia Romagna, Italia Letizia Moratti, Assessore al Welfare, Regione Lombardia, Italia
Background e epidemiologia Moderatore: Monica Barzanti, Relazioni internazionali, San Patrignano, Italia Jonathan Avery, Direttore di Psichiatria delle Dipendenze al New York Presbiterian/Cornell, USA Sabrina Molinaro, Responsabile Sezione Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari IFC-CNR, Italia
Tavola rotonda – Percorsi di cura nel consumo problematico di sostanze in USA e in Italia: differenze e elementi in comune Moderatore: Jonathan Avery, Direttore di Psichiatria delle Dipendenze al New York Presbiterian/Cornell, USA Lipi Roy, Dottore in medicina delle dipendenze alla NYU e collaboratore medico della NBC News/MSNBC, USA Kristopher Kast, Direttore di Psichiatria delle Dipendenze al Vanderbilt, USA Antonio Boschini, Coordinatore medico del Programma Terapeutico della Comunità San Patrignano, Italia Camillo Smacchia, Direttore del Ser.D. di Verona, Italia
Contributo Scientifico “Il ruolo della stimolazione magnetica transcranica (rTMS) nel trattamento delle dipendenze” Antonello Bonci, MD, Presidente and Direttore Scientifico GIA Miami e Vita Recovery
Study case: programmi terapeutici e loro efficacia in tre Comunità Terapeutiche Giovanni Pieretti, Professore Associato del Dipartimento di Sociologia, Università di Bologna, Italia
Conversazione – La società e il consumo problematico di sostanze: come i trattamenti possono combattere lo stigma, favorire l’accesso al recupero e migliorare i risultati Moderatore: Daniel Knoepflmacher, Vicepresidente del settore Educazione al NYP/Cornell Betsy McKay, Capo Redattore per il Wall Street Journal, USA Viviana Daloiso, Vice Capo Redattore, Avvenire, Italy Luciano Squillaci, Presidente della FICT – Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche, Italia
Cosa possiamo imparare gli uni dagli altri: osservazioni conclusive Moderatore: Jonathan Avery, Direttore di Psichiatria delle Dipendenze al New York Presbiterian/Cornell, USA Philip Wilner, Vicepresidente senior e Direttore operativo al NYP, USA Antonio Boschini, Coordinatore medico del Programma Terapeutico della Comunità San Patrignano, Italia
Conclusioni e saluti Pierpaolo Sileri, Sottosegretario di Stato al Ministero della salute, Italia Letizia Moratti, Assessore al Welfare, Regione Lombardia, Italia
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Al termine del convegno che occuperà l’intera mattinata, i partecipanti che lo vorranno potranno fermarsi a pranzo nel salone di San Patrignano insieme alle ragazze e ai ragazzi in percorso e poi visitare la comunità.
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