Mercoledì 01 Febbraio 2023 16:36 |
![]() Egr. sig. sindaco di Milano, Beppe Sala, assessore alla cultura, dott. Marco Edordo Maria Minoja
Sen.trice Giuliana Segre,
Quale parola che esprima un sentimento più forte dell' INDIFFERENZA ?
abbiamo seguito ie sera il viaggio della senatrice Segre e il papà, nel vagone piombato, tra indicibili sofferenze. Una narrazione sconvolgente, pur avedo letto il libro, ci ha tenuti in uno stato veglia e sonno. Le immagini dei vagoni al binario 21, erano così nitide insieme al rumore del treno inviaggio verso la morte. Sentivamo le esplosioni probabilmente dei forni crematori, stracolmi di pigiami a righe. La Arendt, parla di "Banalità del male", Levi Se questo è un uomo...
L'indifferenza dei carnefici : noi eseguivamo gli ordini eravamo dei soldati. Il binario 21 lei lo sa bene, prima che diventasse il tempio del ricordo, della memoria condivisa, era il dormitorio degli ultimi degli ultimi. Lei è una bella persona, ha un bel sorriso di uomo buono, siamo certi che farà valere la sua autorevolezza nel merito della questione. Noi aspettiamo prima del 25 aprile una risposta, Milano non può voltare le spalle alla memoria di Giovanni Bassanesi, prima che termina la carica di sindaco, vista l'aria che tira, deve rendere esecutiva la delibera.
E' da settembre 2017 che aspettiamo la delibera per l'intestazione di un sito A Giovani Bassanesi,
A CURA DELL'ANPI DONNE E UOMINI DELLA RESISTENZA
Giovanni Bassanesi • Francia • Svizzera Nato ad Aosta il 27 marzo 1905, deceduto a Montelupo Fiorentino (Firenze) il 19 dicembre 1947, intellettuale azionista e pilota. Aveva insegnato ad Aosta ed era poi emigrato a Parigi, dove era diventato presidente di una sezione della "Lega dei diritti dell'uomo". Espulso dalla Francia nel 1929, per aver lanciato manifestini antifascisti durante uno spettacolo di Mascagni a Parigi, ottenne poi di potervi tornare. In Francia, Bassanesi aderì al Movimento di Giustizia e Libertà e, aiutato da Carlo Rosselli, conseguì il brevetto di pilota. In compagnia di un aviatore francese, fatto scalo nel Canton Ticino, prese a bordo un antifascista italiano (Gioacchino Dolci), e con lui puntò su Milano. Alle 12,10 dell'11 luglio 1930, cadde sui milanesi una pioggia di volantini che li spronavano a lottare in ogni forma contro la dittatura. Ripreso il volo verso la Svizzera, Bassanesi lasciò il suo accompagnatore a Mendrisio e puntò sulla Francia. Non riuscì però a superare le Alpi e, costretto ad un atterraggio di fortuna, fu tratto dai rottami gravemente ferito. Negli anni della guerra civile in Spagna, l'antifascista valdostano si offrì vanamente di ripetere, a favore della Repubblica democratica, l'impresa milanese. L'intellettuale azionista finì i suoi giorni nell'Ospedale psichiatrico di Montelupo, dove l'aveva fatto ricoverare un medico fascista; sulla sua vicenda, l'editore Rubattino ha pubblicato il libro di Gino Nebiolo dal titolo L'uomo che sfidò Mussolini dal cielo. Vita e morte di Giovanni Bassanesi. 25 Luglio 2010 Buongiorno,
Mi scuso molto per il ritardo con cui vi rispondo, ma l'indirizzo mail a cui avete scritto lo controllo saltuariamente. Mi piacerebbe incontrarvi per approfondire con voi. Sentiamoci per fissare un momento di confronto, Lamberto Bertolé Presidente del Consiglio Comunale Palazzo Marino P.zza Scala, 2 Tel. 0288453000/50307 Il giorno 30 set 2017, alle ore 13:06, " Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. " |
Scritto da Mario Arpaia |