Giovedì 09 Febbraio 2023 08:57 |
![]() GENTILISSIME/I,
Riportiamo lo scritto della sig.ra Elisa, che ci fa riflettere sui tempi che stiamo vivendo, non sono normali, anche se la normalità non sappiamo cosa realmente sia diventata. Sono mesi che la RAI si affanna a pubblicizzare il Festival di San Remo, escogitandole tutte, scomodando ancora una volta il ragazzo dei Beatles e dei Rollin Stone. Un sig. nessuno sale sul palco e dopo pochi secondi, lo distrugge, lo butta per aria sghignazzando e ridendo follemente. Andava chiamato di urgenza il presidio medico della manifestazione sonora, sedato e trasportato di urgenza nel reparto pazzi violenti dell'Ospedale civile di Brescia.
Quale messaggio è stato raccolto dai giovani dal palco di San Remo, dall' Olimpo della musica leggera italiana, nessun rispetto per i grandi che lo hanno attraversato, dal movimento dei cantautori genovesi, alla genialità di volare Modugno, nel blu dipinto di blu a Louis Armstrong, Satchmo o Pops, Lucio Dalla di Piazza Grande. la nostra poetica, Marinella di De Andrè, all'autore della Donna Cannone e Generale. Che passo all'indietro, un suicidio in diretta, senza il corpo dolente di Luigi Tenco.
PREGHIERA DI GENNAIO
Lascia che sia fiorito
Signore, il suo sentiero Quando a te la sua anima E al mondo la sua pelle Dovrà riconsegnare Quando verrà al tuo cielo Là dove in pieno giorno Risplendono le stelle Quando attraverserà
L'ultimo vecchio ponte Ai suicidi dirà Baciandoli alla fronte Venite in Paradiso Là dove vado anch'io Perché non c'è l'inferno Nel mondo del buon Dio Fate che giunga a Voi
Con le sue ossa stanche Seguito da migliaia Di quelle facce bianche Fate che a voi ritorni Fra i morti per oltraggio Che al cielo ed alla terra Mostrarono il coraggio Signori benpensanti
Spero non vi dispiaccia Se in cielo, in mezzo ai Santi Dio, fra le sue braccia Soffocherà il singhiozzo Di quelle labbra smorte Che all'odio e all'ignoranza Preferirono la morte Dio di misericordia
Il tuo bel Paradiso L'hai fatto soprattutto Per chi non ha sorriso Per quelli che han vissuto Con la coscienza pura L'inferno esiste solo Per chi ne ha paura Meglio di lui nessuno
Mai ti potrà indicare Gli errori di noi tutti Che puoi e vuoi salvare Ascolta la sua voce
Che ormai canta nel vento Dio di misericordia Vedrai, sarai contento Dio di misericordia
Vedrai, sarai contento Questo ragazzo sorridente, fresco, dalla faccia pulita e ben vestito ha rivelato anche una natura finora ben celata, fatta di maleducazione ed aggressività. Ha tradito la mancanza di rispetto verso chi quel palco lo ha progettato, allestito e ripulito, verso coloro i quali, con quei fiori, ci campano, verso coloro i quali hanno investito su di lui dandogli l'opportunità (e la responsabilità) di esserci, su quel palco, e verso quei contribuenti che, quel palco, un pochino l'hanno pure pagato, insieme agli sponsor.
Sono ormai una vecchia signora più brontolona di altre, ma tant'è che mi viene superficialmente da pensare che atteggiamenti di questo genere si replicano nella vita reale anche (e soprattutto) con le persone, quando, per esempio, si leggono i trafiletti di cronaca, a cui ci siamo assuefatti, di violenze sempre più vicine a noi ad opera anche di ragazzi coetanei di Blanco, che ha sbottato in diretta nazionale e che, avendo problemi con l'audio, si è voluto "comunque divertire".
Sempre perché sono la vecchia signora di cui sopra, mi viene altrettanto da vederci la conseguenza, nel lungo periodo, di bambini a cui viene inculcato di essere performanti, mai secondi o "perdenti", "campioni" e "principesse", viziati ai quali tutto viene concesso, tranne qualche (amorevole) NO, altrimenti partono capricci fastidiosi (per noi adulti) e che da grandi, questi capricci, crescono proporzionalmente, arrivando, per esempio, anche sul Palco comunque piu prestigioso della canzone nazional-popolare. Ma qui mi fermo perché non ho figli e non posso capire.
Sempre perché sono la vecchia signora di cui sopra, ho imparato a diffidare dalle apparenze delle persone perbene, benvestite e troppo pulite e ho iniziato ad avere a simpatia gli outsider ed i difettosi, che ti sorprendono dietro una facciata meno instagrammabile.
E mi viene da sorridere quando, di fronte a palesi 'normalizzazioni' (si dice così ora, vero?) della maleducazione, mancanza di rispetto dell'altro e violenza (io la chiamo così sempre per la stessa manfrina che sono vecchia, del millennio scorso), il problema, per alcuni, sono gli occhi truccati, le unghie smaltate e i costumi di scena bizzarri dell'Achille Lauro di turno, o lo Shameless Dress della Ferragni a firma di Dior (no di mia nonna, D-I-O-R)....
E comunque, NO, non sto dando visibilità ad un narcisista-egocentrico che la cerca, ma confermo che SI, Sanremo è forse davvero lo specchio del Paese, e della sua decadente disfatta educativa ed umana.
E più che "quanta strada ancora da fare", mi pare che sia tanta la strada per ritornare al punto di partenza di qualche decennio fa, visto quanto siamo regrediti.
PS: I miei genitori, quando vestivo grunge e avevo piu o meno l'eta' di Blanco, si sarebbero risparmiati tutto 'sto pippone con un ermetico e risolutivo "MA-VAI-A-LAVORARE".
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Scritto da Mario Arpaia |