FOTO DI PIAZZA DELLA LOGGIA -- PDF

OGGETTO: Sui fatti di via della Colonna

Gentile Dirigente Scolastica

Dott.ssa Annalisa Savino

Liceo Scientifico Statale

“ Leonardo da Vinci” – Firenze

            La lettera aperta oltre ad essere una denuncia, ha il valore di fare il punto su una situazione che riguarda la democrazia e le libertà faticosamente riconquistate dopo il secondo conflitto mondiale. Siamo i familiari di un insegnate di soli 25 anni, caduto a Brescia in piazza della Loggia, insieme ad altri quattro docenti.

Abbiamo fatto nascere tra Bari e Foggia, nel 2006 l’associazione di Promozione sociale “Memoria condivisa e il futuro è la pace” . Nonostante l’età avanzata continuiamo a batterci, scrivendo e rilanciando denunce di sopraffazione e violenze ai danni dei più deboli.

Le sue parole e considerazioni sono molto incisive e pregnanti, fanno riferimento all’ indifferenza, la scritta che campeggia nel Museo dell’ Olocausto a Milano, facendo riferimento al binario 21, da dove partivano le vittime delle leggi raziali. Il riferimento ad Antonio Gramsci, è il richiamo a vigilare, il regime fascista decretò la distruzione del suo cervello: cogito ergo sum. Gli fu impedito di pensare. La scuola è il pulpito migliore per far passare il messaggio di vigilare, per natura i giovani vivono di libertà.

Scrivere che abbiamo bisogno di avere fiducia nel futuro, di non alzare muri, ma costruire ponti come proponeva Alex Langer, per lasciar circolare le persone e con loro le idee di libertà.

La parte del Paese sinceramente democratica l’ha apprezzata moltissimo, è stato un grido di dolore in particolare contro gli indifferenti, l’indifferenza in particolare, fece passare le leggi razziali per prima, nelle scuole e tra i docenti. Perdere per un insegnante da un momento all’altro la propria cattedra, l’armadietto, i libri di testo il registro dei voti, fu la morte prima ancora di auschwitz; così come per gli studenti, privati da un giorno all’altro dell’ insegnamento della storia, del sapere in generale. Perdere Leopardi, Foscolo, Manzoni, il Rinascimento, perdere tutto fu la disperazione.

Ci rivolgiamo a chi cerca di minimizzare, lo vediamo nelle trasmissioni di approfondimento, ci sono molti conduttori con la schiena dritta, giornalisti che sanno cosa rappresenta la fiamma tricolore nelle bandiere di Fratelli d’ Italia, la senatrice Giuliana Segre, ha chiesto ai vertici del partito di spegnere la fiamma.

Ministro della Istruzione, la Dirigente Scolastica, ha adempiuto ai suoi doveri, ha spiegato in poche parole, la differenza tra fascismo e democrazia, ha fatto riferimento alla storia, agli uomini che hanno dato la vita per la libertà di cui tutti oggi godiamo i frutti. Fino a quando ci saranno Signore del mondo della scuola, come la dottoressa Annalisa Savino, potremo continuare a vivere serenamente la nostra vita.