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All'armi! All'armi! All'armi siam fascisti
Mercoledì 15 Marzo 2023 10:58

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Per il deputato del Partito democratico, Roberto Morassut, vicepresidente della Fondazione Matteotti, Anastasio "è soltanto un poveraccio esaltato che probabilmente non si rende conto di quello che ha fatto e scritto. Si sta parlando del delitto di Stato più atroce della storia d'Italia. Dovrebbe essere duramente smentito dalla stessa presidente del Consiglio". All'attacco anche il senatore del Pd, Dario Parrini: "La questione che si pone, e che non è eludibile, è se si intenda procedere all'occupazione di tutte le caselle di potere disponibili con leggerezza ed eccessi di disinvoltura, collocando in posizioni delicate personaggi improbabili e non all'altezza. Dobbiamo augurarci che la premier e i suoi più stretti collaboratori abbiano coscienza dell'impercorribilità di questa via. Più di un elemento induce al pessimismo. La nostra vigilanza sarà massima". Su Facebook è intervenuta anche la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno: "Questo non è un governo, è un'apologia del fascismo quotidiana".

GENTILISSIME/I

 

On. Michela Di Biase,lei  è la moglie di Dario Fraceschini, uno dei capi bastone del PD, una delle persone alle quali ha fatto riferimento il seminarista Enrico Letta, che è riuscito a seminare pochissimo per colpa dei capobastoni della margherita e l' ulivo, colpito dalla xylella, ha suggerito al nuovo segretario Elly Schlein, di eleminare le correnti che hanno infestato il campo e la fanno da padroni, tra ex DC e PDS. Una fusione che ha dato frutti velenosissimi, tanto da portare il partito ai minimi storici. Un cancro che ha corroso dalle fondamenta l'antifascismo militante, che ha corroso le coscienze di  gruppi dirigenti abbarbicati alle poltrone; ha distrutto in pochi anni tre segreterie. Nicola Zingaretti che non era poca cosa, ha dovuto gettare la spugna per disperazione. Non possiamo illuderci, Bonaccini è stato battuto da un voto incontrollabile. Conosciamo Franceschini, è un uomo di potere, austero, a volte inavvicinabile, un carattere molto forte. 

 

La rivoluzione radicale che sogna la Schlein, ha bisogno dell' abdigazione dei capi corrente,la consegna del partito al Segretario e ai militanti, a

tutte quelle  persone che hanno visto infrangersi i sogni di una vita.Deve partorire una grande aggregazione, con il cuore a sinistra, che riporti al voto tutti gli sconfitti, gli sfigati della vita, chi è restato in dietro, tutte le persone che percepiscono salari di fame. La riforma fiscale che stanno apparecchiando è contro di loro. Un nuovo partito che riconosca nei nostri giovani laureati, risorse da specializzare. Il Paese si è notevolmente impoverito di personale qualificato, non riesce a trovare esperti per i progetti europei finanziati dal P.P.N.R. 

 

Scrive la prof.ssa Renata Rusca Zancar, nel bellissi articolo "Le donne al potere: 

 

https://asinorossoferrara.blogspot.com/2021/03/il-blog-culturale-senzafine-della.html

 

Può darsi, ma credo che peggio degli ultimi uomini a capo della Segreteria non potrà mai fare. Il PD ha dato l’impressione di essere diventato stabilmente di potere, inamovibile dal potere stesso, dilaniato dalle correnti, indifferente a chi ha bisogno, incapace di progredire nei diritti civili, incapace di fare opposizione perché disposto a tutto pur di essere nelle maggioranze di governo, in grado solo di seguire la famosa agenda Draghi, cioè l'agenda di un banchiere di destra! Un partito senza alcuna identità certa. Come si potrebbe mai fare peggio?

Ora, la Schlein ha un programma che ci avvicina - se fosse mai messo in pratica - all'Eden. Naturalmente il PD per questo giro non è al Governo (meno male altrimenti, magari, con un qualsiasi Segretario, avrebbe potuto persino proporre l'agenda Meloni!!!) e quindi non ci si può aspettare che tutto cambi.
Per chi ha perso la fiducia, per chi non riconosce più il Partito come progressista nato dall'unione delle migliori energie progressiste dei partiti di un tempo, basterebbe iniziare con un'opposizione seria. E magari lasciare da parte le varie correnti che trascinano, come le tempeste, un po' di qua e un po' di là, impedendo una visione chiara della larga strada da seguire. 

 

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“Quelle parole, con il loro carico di immaginario, sono tornate a circolare nella nostra mente e spesso nel nostro linguaggio parlato. Sono tornate a essere ´parole gridate՝ e  non più solo ´parole sussurrate՝. E la forza del grido, se senza contrasto, le rende ´parole ammesse՝. Ovvero ´legittime՝.”

David Bidussa

 

All'armi! All'armi! All'armi siam fascisti
E noi del Fascio siamo i componenti
la causa sosterrem fino alla morte
e lotteremo sempre forte forte
finchè terremo il nostro sangue in cuor.
 
2Sempre inneggiando la Patria nostra
che tutti uniti difenderemo
contro avversari e traditori,
che ad uno ad uno sterminerem.
 
3All'armi! All'armi! All'armi siam fascisti

4Lo scopo nostro tutti lo sappiamo:
combatter con certezza di vittoria
e questo non sia mai sol per la gloria
ma per giusta ragion di libertà.
I bolscevichi che combattiamo
noi saprem bene far dileguare
e al grido nostro quella canaglia
dovrà tremare e dovrà crepare.
 
5All'armi! All'armi! All'armi siam fascisti

6Vittoria in ogni parte porteremo
perché il coraggio a noi non mancherà
e grideremo sempre forte forte
e sosterrem la nostra causa santa.
In guardia amici! Ché in ogni evento
noi sempre pronti tutti saremo,
finché la gloria di noi fascisti
in tutta Italia trionferà.
 
7All'armi! All'armi! All'armi siam fascisti
 
8Del bolscevismo siamo gli avversari
perché non voglion Patria né Famiglia,
perché sono rifiuti e fanghiglia
che disprezzando noi dobbiam scacciare.
 Sempre gridando “Viva l'Italia”
e abbasso tutti i suoi rinnegatori,
in alto, in alto il Tricolor
che sarà sempre il nostro amor.

Scritto da Mario Arpaia   
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