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"LA STORIA DI ESTERINA"
Sabato 01 Aprile 2023 09:09
 
 
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MILLY TOIA
 
Napolitano-Arpaia
 
ARPAIA MARIO
 

 

https://www.youtube.com/watch?v=3XWL8EVwvro&t=51s

Noi, famigliari di Esterina Zuccarone, vorremmo fare innanzitutto dei ringraziamenti.

•Alla qui presente Signora  Milli Toia, regista del documentario “la storia di Esterina”.  

Senza di lei non avremmo la testimonianza diretta del vissuto di zia.

•Al Signor Arpaia, che non è potuto essere presente, e che da Foggia (città natale della zia)   ha fatto richiesta al Comune di Torino affinchè a nostra zia venisse dato un riconoscimento. 

•Al qui presente Dott. Stefano Boni, del Museo del Cinema di Torino, che ci auguriamo contribuisca a far conoscere sempre più la figura di nostra zia.

•E per ultimo, ma non per importanza, ringraziamo il Comune di Torino che ha accettato questa richiesta, facendo si che una parte di questa Città, che ha accolto la zia da emigrante all’inizio del secolo scorso, porti il suo nome.

Oggi siamo infatti qui per onorare Esterina Zuccarone, per tutti noi nipoti “Zia Pierina”, donna forte, tenace, religiosa e laboriosa. 

Ma soprattutto… pioniera dell’industria cinematografica italiana. 

Zia si è dedicata sempre alla famiglia, occupandosi fin da giovane delle sorelle, dell’amato fratello, dei suoi numerosi nipoti e di noi in particolare. 

La stessa dedizione l’ha avuta per il lavoro, che ha amato fin dall’inizio della sua carriera.

Nel 1919 Zia inizia a lavorare, a soli 14 anni, negli stabilimenti di sviluppo e stampa della pellicola, che erano sorti da poco  a Torino  e che l’avevano resa, all’epoca,  la capitale del cinema.

La sua precedente esperienza lavorativa da sarta, svolta in tenera età,  le aveva fatto ottenere una manualità ed una precisione che erano richieste anche nel montaggio delle pellicole dove si trattava appunto di tagliare, sovrapporre e unire non stoffa … ma celluloide!

 

La sua competenza, unita alla caparbietà, le hanno permesso di ricoprire in pochi anni ruoli sempre più importanti all’interno delle realtà in cui era inserita. Positiva, Itala Film, Fert …. questi sono i nomi delle case di produzione per le quali ha lavorato. 

Ha assistito all’evoluzione della tecnologia ed al passaggio dal cinema muto a quello sonoro, specializzandosi nella sincronizzazione e nel doppiaggio. 

Durante gli anni della guerra il lavoro non si ferma e la zia insegna ad un giovane Franco Cristaldi (futuro produttore cinematografico vincitore di ben 3 premi Oscar, l’ultimo con Nuovo Cinema Paradiso)  il lavoro del montaggio. 

Dopo la guerra l’industria del cinema si trasferisce da Torino a Roma e la zia inizia a lavorare alla FIAT.

In questo periodo di forte sviluppo e ripresa la FIAT decide di creare, al suo interno, un “dipartimento cinema” per poter produrre documentari e pubblicità, così da promuovere in autonomia la propria immagine.

L’esperienza maturata dalla zia nella sua precedente esperienza fa si che Lei sia la persona giusta per coordinare e gestire questo nuovo settore. Nasce così il “CINE FIAT” e lei affiancherà molti giovani talentuosi con i quali condividerà le sue conoscenze lavorative, coordinerà lavori richiesti a registi come Blasetti e incontrerà di persona Walt Disney, che si congratulerà con lei per le sue competenze e capacità.

La vita della zia è stata costellata da grandi successi lavorativi ma anche lutti, dispiaceri. 

Rimane vedova da giovane ed il lavoro, la religione e la famiglia sono stati ciò che hanno colmato i vuoti lasciati. 

Ha saputo godere appieno di ciò che ha avuto ricambiando con il volontariato, che ha svolto fino agli ultimi giorni della sua vita.

Cara zia, sei stata per noi esempio di grande umiltà e determinazione. La tenacia con cui hai superato le difficoltà e i pregiudizi e la capacità di adattarti a nuove sfide senza paura, sono le caratteristiche che hai lasciato a tutti noi. 

I tuoi nipoti più piccoli sono qui oggi: Enrico e Beatrice….. e ci hanno rivolto una domanda: 

Perché la zia non è stata celebrata in vita? 

Zia……. hai attraversato un secolo, il ‘900, assistendo a grandi cambiamenti ed eventi,

hai visto la tecnologia svilupparsi velocemente,

hai conosciuto celebrità ed hai contribuito anche tu alla nascita di qualcosa di grande. 

Ma hai sempre vissuto nell’ombra.  

Nell’ombra di una camera oscura e nell’ombra del successo che altri festeggiavano sotto i riflettori.  

Hai vissuto una vita straordinaria in modo ordinario e, forse per questo, alla nostra famiglia quello che hai fatto è parsa una normalità. 

E oggi siamo onorati di essere qui a renderti omaggio e per questo motivo abbiamo pensato che le due foto originali che ti appartenevano, e che ritraggono Gina Lollobrigida insieme ai fondatori della Arri, debbano essere custodite in un luogo più adatto del salotto di casa nostra. 

Un luogo in cui ti saresti riconosciuta e sentita a casa.  

Un luogo che celebra la settima arte diffondendone cultura e bellezza. 

Per questo, con immenso piacere, doniamo al Museo del Cinema queste fotografie. 

Grazie a tutti per essere intervenuti.

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i familiari di Esterina Zuccarone mentre consegnano ai rappresentanti del Museo nazionale del Cinema due foto originali scattate dalla zia

 

 

 
 
 
Scritto da Mario Arpaia   
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