Nei giorni scorsi Fratelli d'Italia ha presentato alla Camera dei Deputati una proposta di legge per abolire il reato di tortura. Successivamente il ministro della Giustizia Nordio, intervenendo in aula, ha sottolineato che il governo non ha intenzione di eliminarlo, ma solo di intervenire su alcune questioni tecniche di quella legge. Tuttavia, anche questi interventi potrebbero mettere a rischio l'applicabilità della legge e far saltare o bloccare molti dei processi per torture attualmente in corso in Italia. Uno di questi, quello per i fatti riferiti al carcere di San Gimignano, proprio nel mese di marzo aveva visto la condanna in primo grado di 5 agenti (altri 10 agenti e un medico erano già stati condannati qualche mese prima con rito abbreviato).
Proprio poche ore prima che Fratelli d'Italia depositasse questa proposta, il Comitato per la Prevenzione della Tortura (CPT) aveva pubblicato il report di una sua visita in Italia nel quale aveva segnalato diverse problematiche che, da tempo, denunciamo. Ponendo un accento, peraltro, anche sui maltrattamenti che molti detenuti avevano riportato di aver subito.
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Buona Pasqua e buona lettura. Patrizio Gonnella, presidente di Antigone
GENTILISSIME/I,
le destre e i nostalgici del fascismo, vogliono abolire il reato di tortura, inserito nel nostro ordinamento giudiziario,grazie all' Europa. E' una Legge che garantisce tutti. La macelleria messicana, del G8 resterà nei nostri occhi, fino a quando avremo vita. Una violenza cieca e mai vista da paese chiaramente sudamericano. Rinchiusi in un camerone della Diaz furono massacrati di botte; ci fu una regia che diresse le operazioni.
Fu dato mano libera a Polizia e Carabinieri di dare una lezione di civiltà a giovani, ai meno giovani, alle donne mediante l'uso forsennato del manganello, ereditato da Mario Scelba ministro degli Interni degli anni 50 e 60, la famosa Celere di Padova. A donne che avevano chiesto dei tamponi, furono date da altre donnne poliziotte pezzi di giornali a mo di tamponi. Ci furono atti di bestialità, e' quella cultura di destra che si vorrebbe far passare per le scuole, le istituzioni, attraverso i presidenti di Camera e Senato e di tutto il governo.
Il presidente della Repubblica vigilerà sul tentativo di svilira la democrazia, il 25 aprile è alle porte, l'ANPI, le associazioni combattentistiche, l'amministrazione comunale di Milano, le città decorate di Medaglia d'oro alla Resistenza con i gonfaloni devono fare da spartiacqua da chi vuole riportare indietro le lancette della storia e chi come i sindaci di Sant'anna di Stazzema e di Marzabotto fare da muro, impendire che il passato ritorni peggiore di quello che fu.
VI PREGHIAMO DI FIRMARE LA PETIZIONE, IN NOME DEI DIRITTI FATICOSAMENTE RICONQUISTATI DALLA DALLA GUERRA DI LIBERAZIONE PARTIGIANA.
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