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«Flumen Liquentia ex montibus Opiterginis
Martedì 11 Aprile 2023 09:55

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Oderzo nacque a metà strada tra i monti del Cansiglio e il Mare Adriatico attorno all'XI secolo a.C., ad opera degli antichi Veneti.

La zona scelta per l'insediamento era fertile e strategicamente importante, perché servita da due fiumi, con sicure vie

di commercio: il Monticano ed un ramo oggi inesistente del Piave.

Pacificamente inglobata nell'area d'influenza della Repubblica romana, nel 49 a.C., grazie alla Lex de Gallia Cisalpina ottenne lo

status di municipium. Raggiunse il massimo splendore nel I-II secolo - si presume che a quell'epoca la città avesse circa

50.000 abitanti. L'importanza fu tale che all'epoca la Laguna di Venezia fu detta opitergina, ed i monti del CansiglioMonti

opitergini. Vari autori nominano la città; tra di essi: TolomeoStrabone[11]Plinio il VecchioLucano[13]Tacito[14]Tito

Livio e Quintiliano.

Foro Romano, resti di un'antica villa romana

Da questo momento in poi, Oderzo era a pieno titolo parte di Roma e partecipò della sua stessa sorte subendo per

secoli le pesanti conseguenze delle invasioni barbariche e delle guerre tra Bizantini e Longobardi (Ducato di Ceneda): iniziò a

riprendersi molto lentamente soltanto dopo l'anno 1000, pure senza mai tornare agli antichi fasti.

oderzo tullipani

 

In seguito venne contesa dalle grandi famiglie feudali della zona, in particolar modo dai da Camino, dai Collalto e

dagli Scaligeri. Nel 1380 passò sotto il controllo della Repubblica di Venezia, della quale fece parte pressoché

ininterrottamente fino all'arrivo di Napoleone (1797). La città divenne quindi austriaca nel 1815 e italiana nel 1866. In questo

periodo la città subì le conseguenze del fenomeno dell'emigrazione.

Nel 1917 la ritirata di Caporetto portò alla città gravi danni, tra cui la distruzione dell'archivio comunale e lo scempio di varie

opere artistiche e architettoniche. A partire dal 1943, Oderzo fu teatro, come tutta la zona, di asperrimi scontri

tra fascisti e partigiani che culminarono nella strage del Brandolini

 

 

 

Scritto da Mario Arpaia   
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