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FRATELLI DI GIORGIA
Martedì 02 Maggio 2023 07:07

"O vivremo del lavoro,o pugnando si morrà"

VISUALIZZA IL PDF SU GIUSEPPE DI VITTORIO NOSTRO CONTERRANEO

DiVittorio-Magno

 

sono versi dell'Inno dei Lavoratori, scritto nel 1886 da Filippo Turati. Ora, a distanza di tanti anni, sulla "libera" bandiera non splende più il sol dell'avvenire, mentre aumenta il numero dei morti sul lavoro e la stragrande maggioranza dei rassegnati cittadini italiani (o sudditi?) ha smesso di lottare in difesa dei principali diritti Costituzionali, quali il Lavoro, la Salute e lo Studio. In particolare, per quanto riguarda l'esecrabile fenomeno delle cosiddette morti bianche, dalla strage di Portella della Ginestra (1° Maggio 1947) ad oggi, esso è cresciuto in modo preoccupante ed inaccettabile in un Paese con la sua bella Costituzione nata dalla Resistenza. E oggi, 1° Maggio 2023, l'attuale governo di destra, ha approvato un decreto lavoro che continuerà a far diventare i poveri ancora più poveri e i ricchi sempre più ricchi. Voglio, infine, sommessamente ricordarvi che negli ultimi anni sono morti alcuni studenti nello svolgimento di attività lavorative non retribuite, previste dalla cosiddetta alternanza scuola-lavoro.

BUON 1° MAGGIO 

GENTILISSIME/I,

RICORDO GIOVANISSIMO DI VITTORIO  A FOGGIA, GUIDAVA IL MOVIMENTO BRACCIANTILE PER LA CONQUISTA DELLE DELLE TERRE INCOLTE, LA POLIZIA DI SCELBA, LA FAMIGERATA "CELERE" CARICAVA CON FORZA BESTIALE DALLE CAMIONETTE FIN SU I MARCIAPIEDI DI PIAZZA XX SETTEMBRE. IL SINDACATO HA CESSATO DI ESSERLO CON LA MORTE DI BERLIGUER. UN VUOTO SI EPERTO NELLE COSCIENZE DEI DIRIGIRENTI, INVECE DI TUTELARE I POVERI, I DISEREDATI, LA PLEBE. QUANDO LA POVERTA' DIVENTA PLEBE SEI SCONFITTO PER SEMPRE . IL SINDACATO VIVE SULLA TRATTENUTA MENSILE DEI DEGLI OCCUPATI...

 

 

SALVATORE VASSALLO, RINALDO VIGNATI

 

Fratelli di Giorgia

 

Il partito della destra nazional-conservatrice

 

«Quello costruito da Giorgia Meloni insieme ai suoi coetanei della generazione Atreju è, a tutti gli effetti, non solo nel simbolo, il terzo partito della Fiamma e, al tempo stesso, l’espressione di una destra a-fascista, nazional-conservatrice che, diventata centrale nella politica italiana, tenterà di cambiare gli equilibri della politica europea»

9788815383105 0 536 0 75

Secondo Giorgia Meloni, Fdi è costituito da «uomini e donne che corrono da un’epoca all’altra, da una generazione all’altra, portando con sé una fiamma che non si è mai spenta completamente». Proprio da qui nascono gli interrogativi sul suo partito, sui legami con il fascismo di ieri e la «destra radicale» di oggi. Interrogativi

alimentati dalle apparenti contraddizioni di un partito chiuso, gerarchico, old style, con a capo una donna, una leader pop, capace di usare tanti registri comunicativi e di rivolgersi con gli stessi termini a pubblici diversi, alternando rivendicazioni di coerenza e duttilità, teorie del complotto e amore materno, estremismo verbale e realismo. Alla luce di una analisi articolata, documentata, rigorosa, condotta senza pregiudizi e senza sconti, il libro propone una ricostruzione da cui emergono continuità e rotture con Msi e An, un resoconto su persone e circostanze che hanno segnato la costruzione di Fdi, di cui analizza la struttura organizzativa, il profilo ideologico, il network internazionale, la comunicazione, l’elettorato. Infine, riannoda questi vari elementi in una lettura compiuta sul percorso fatto e l’identità costruita nei primi dieci anni di vita, sulle fortune e le virtù che hanno portato gli eredi di una tradizione politica destinata ad estinguersi alla «guida della Nazione».
Salvatore Vassallo è direttore dell’Istituto Cattaneo, insegna Politica comparata e Analisi dell’opinione pubblica nell’Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato «Liberiamo la politica» (2014), «Sistemi politici comparati» (a cura di, 2016), «Il bipolarismo asimmetrico» (curato insieme a Luca Verzichelli, 2023, di prossima
pubblicazione). Rinaldo Vignati collabora con l’Istituto Cattaneo. Si occupa di politica e storia del cinema. È co-curatore de «Il vicolo cieco. Le elezioni del 4 marzo 2018» (Il Mulino, 2018) e autore di «Indro Montanelli e il cinema» (Mimesis, 2019). 

 

Scritto da MATTEO VIVIANO-ARPAIA MARIO   
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