Lunedì 15 Maggio 2023 15:06 |
Mentre tutti parlano di Pace, ma Vendono armi da Guerra, noi presentiamo un film sui venditori di armi "Finché c'è Guerra c'è Speranza" un capolavoro di Alberto Sordi che, su suo invito, abbiamo potuto documentare sia come unici esperti di semiologia e linguaggio cinematografico sia come fotografi ammessi sul set. Fondo Roberto Villa. ALBERTO SORDI Pietro Chiocca, commerciante romano di pompe idrauliche trapiantato a Milano, riconvertitosi a un più lucroso commercio internazionale di armi, gira per i paesi del Terzo mondo, dilaniati dalle guerre civili. Per mezzo di alcune astuzie, riesce a prevalere su un suo rivale, diventando dipendente di un'industria più importante e assai più redditizia. La sua famiglia, già benestante e residente nel centro di Milano, può finalmente trasferirsi in una lussuosa villa nel verde, esaudendo così il desiderio di una viziatissima moglie. Tutto pare andare a gonfie vele, finché un giornalista del Corriere della Sera, che gli aveva procurato il contatto per la vendita di armi a un movimento di liberazione nazionale in uno stato africano colonizzato dai portoghesi, denuncia all'opinione pubblica l'operato di Chiocca con un articolo dal titolo «Ho incontrato un mercante di morte». Davanti allo sdegno e al disprezzo dei propri familiari, Chiocca si offre di tornare al suo vecchio e onesto lavoro, ma costoro, posti di fronte all'alternativa di una rinuncia all'altissimo tenore di vita, preferiscono ignorare l'origine dei guadagni del loro capofamiglia. GENTILISSIME/I, Roberto è in carissimo amico, appassionato di cinema, fotografo professionista, amico di Pier Paolo Pasolini, fu fotografo di scena del film I fiori dei 1000 e una notte, girato tra l'altro nello Yemen. L'arrivo a Roma con il carico di speranza, ha lasciato tutti con l'amaro in bocca, in particolare Papa Francesco. La pace è la priorità dei credenti, l'Italia è a maggioranza pacifista. La speranza è che la controffensiva non decolli, altrimenti altri morti, distruzioni, feriti. La guerra sta impoverendo tutti, l'inflazione e la disoccupazzione galoppano, non si può essere, credenti, contro l'aborto e a favore della guerra. E la nostra sinistra, il PD, la sinistra di lotta e di governo, segretaria, la sua elezione aveva fatto sperare, quali sono i suoi ideali, a quale scuola di pensiero si è formata? Abbiamo un governo suprematista, estremista, che non ha mai governato e che ora ha deciso che tutti gli anni di opposizione vengano recuperati, dimenticano che noi difendevamo la Repubblica e la democrazia, nel parlamento e nelle piazze. Un sussulto, un grido di dolore per come siamo finiti. Il conduttore di Che tempo che fa, licenziato con un pizzino, su due piedi. Ascoltate ciò che dice Cacciari, fate nascere una sinistra radicale, moderna, una sinistra che si batta per il salario minimo,per la tassazione progressiva e il recupero dell'evasione fiscale. Cara Elly, se non passa il pensiero di Cacciari,è la fine per il Pd.
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Scritto da Mario Arpaia |