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Saviano cacciato dalla Rai-editto fascista
Giovedì 27 Luglio 2023 07:20

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https://www.flickr.com/photos/22523260@N04/albums/72157676776327325

 

GENTILISSIME/I,

La vigliaccheria è la virtù dei servi sciocchi. E' una Italia democraticamente allo sbando, nelle mani di un gruppo senza etica che invoca il codice etico non rispettato per Fabio Fazio e l'Annunziata,  è senza leggi, si muove liberamente, colpendo le libertà e diritti faticosamemente riconquistati. E' necessario creare dei presidi di difesa, è necessario  fermarli in nome di chi non riconosce  questi metodi barbari, di fare politica. Deve urgentemente intervenire il Capo dello Stato, fermare la deriva antidemocratica, bloccare la dittatura strisciante che sta corrodendo le istituzioni.Dobbiamo ritrovarci tutti in piazza per manifestare contro il governo arrogante e punitivo. La RAI pubblica è stata privatizzata da un gruppo di dirigenti che rilascia le interviste in ginocchio, dimenticando che il canone lo pagano tutti gli italiani. Quattro puntate di un programma già pagato, buttate nel tritacarte della politica politicante.

Nom accettiamo il danno erariale dott. Sergio e lei lo sa che non è possibile distruggere un programma senza dare una spiegazione a chi,  paga profumatamente la poltrona, dove è comodamente seduto,  al riparo dei partiti che la sponsorizzano. 

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Compensi (€ lordi anno)

Retribuzione effettivamente percepita – anno 2022

240.000

La Rai, come mai la Rai al tempo del centrodestra nomina tanti vicedirettori in quota Pd e M5S nei telegiornali? 

 

«Perché siamo un’azienda, mai come questa volta, equilibrata e pluralista. E le dico di più: abbiamo invertito le proporzioni di genere, con una presenza femminile di qualità che è del 60 per cento per quanto riguarda i vicedirettori». 

Saviano cacciato dalla Rai. Lo scrittore paga lo scontro con Salvini: “Sembra un nuovo editto bulgaro. Questa Italia fa paura”

Roberto Saviano è fuori dai palinsesti autunnali della Rai. Il suo programma Insider, faccia a faccia con il crimine – quattro puntate già registrate – non andrà in onda, come previsto, a novembre. Lo ha anticipato, in un’intervista al Messaggero, l’amministratore delegato Roberto Sergio. “La scelta è aziendale non politica'', ha puntualizzato Sergio, che oggi dovrebbe ufficializzare la decisione.

Incompatibilità con il Codice etico del servizio pubblico, le motivazioni ufficiali dietro la cancellazione del programma del giornalista e autore di Gomorra, che paga lo scontro social con il ministro Matteo Salvini. “Sembra un nuovo editto bulgaro. Questa Italia fa paura. Prima di massacrano di processi, poi ti impediscono di lavorare”, dice Saviano.

Saviano: “Una decisione politica” 

 

Per Roberto Saviano quella della Rai è dunque una scelta politica. “Hanno elaborato un codice etico che risponde ai desiderata di chi - Salvini - nel 2015 scriveva: 'Cedo due Mattarella per mezzo Putin', dice lo scrittore all’Ansa ricordando che alla trasmissione, "quattro puntate già registrate", dedicate tra l'altro a Don Peppe Diana e ad alcuni cronisti "perseguitati", si lavorava "da oltre un anno". Impossibile, prosegue, portare il programma altrove perché “appartiene alla Rai, dove non c'è più spazio per fare antimafia". A chi gli chiede se rivendica la definizione di 'ministro della mala vita', già al centro di una contesa giudiziaria, Saviano risponde: "Ma certo che la rivendico. Ho definito Salvini così prendendo in prestito questa definizione da Gaetano Salvemini. ‘Ministro della Mala Vita’ è chi sfrutta un territorio per fini elettorali, ma tiene ai margini del dibattito i veri problemi che su quel territorio insistono. Matteo Salvini – prosegue – andò a Rosarno, terra di 'ndrangheta, e disse che il problema di Rosarno sono le baraccopoli e prometteva ruspe. Tra chi ascoltava il suo comizio c'erano persone vicine ai Pesce-Bellocco, nemmeno un riferimento alla 'ndrangheta. Credo che dal paragone con Giovanni Giolitti, che Gaetano Salvemini definì appunto 'Ministro della Mala Vita' nel suo omonimo libro, Matteo Salvini abbia solo da guadagnare''.


Le puntate del programma cancellato dalla Rai erano registrate e Saviano spiega che alla trasmissione Insider “stavano lavorando da oltre un anno. Non solo io, ma una redazione composta perlopiù da donne e coordinata da una donna. Si tratta di 4 puntate già registrate. Abbiamo parlato di Don Peppe Diana, sacerdote ucciso dal clan dei casalesi; dei collaboratori di giustizia che hanno permesso di svelare importanti rapporti tra mafia e politica e tra mafia e imprenditoria e dei giornalisti perseguitati, tra loro Rosaria Capacchione ed Enzo Palmesano. Quest'ultimo è stato parte della storia di Alleanza Nazionale, poi allontanato per il suo impegno antimafia, non in linea con il nuovo corso".

Poi rispetto alle critiche di Salvini a Don Ciotti, lo scrittore attacca: “Mettere alla gogna il percorso di Don Ciotti è un regalo alle mafie e che questo avvenga nelle stesse ore in cui si cancella in Rai una trasmissione antimafia dovrebbe far riflettere".  "È una brutta parola: se io sono un epurato questo governo e questa Rai godono di pessima salute".

Il precedente

La decisione della maggioranza arriva dopo il precedente del caso di Filippo Facci, estromesso dai palinsesti Rai dopo le parole di assoluzione rivolte al figlio del presidente del Senato La Russa accusato in questi giorni di aver abusato di una ragazza, attaccata invece dal giornalista stesso

Scritto da Mario Arpaia   
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