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ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA
Sabato 05 Agosto 2023 15:27

 

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https://www.youtube.com/watch?v=gb5AIlkP_o4&t=7s

Le foto dei volontari impegnati nei soccorso in Emilia Romagna

È ancora allerta rossa nella regione, dove nel fine settimana i residenti e i volontari, grazie a un miglioramento delle condizioni meteo in alcune zone, hanno iniziato a liberare le strade dal fango e dai detriti

I vigili del fuoco a Conselice EMANUELE CREMASCHI/GETTY IMAGES

A NADIA URBINATI,ANNALISA CORRADO,MARCO BOATO

GENTILISSIME/I,

chi dovrebbe farsi carico della tragedia che ha colpito  l'Emilia Romagna, una Regione, un popolo laborioso che ha fatto da modello al Mondo Occidentale, per essersi preso carico delle differenze economiche Nord-Sud.Sono stati i primi ad aprire gli asili nido, per permettere alle donne di lavorare ed emanciparsi, furono i primi a sperimentare il trasporto pubblico gratuito per tutti. I primi ad aprire le case del popolo, per dare assistenza ai lavoratori in difficoltà, a chi non riusciva a trovare una occupazione stabile. La Regione Emilia Romagna,pagò il prezzo più alto nella Guerra di Liberazione dal nazifascismo,la Regione dei fratelli Cervi, la Regione che ha avuto più stragi di Stato, ultima Bologna.

L'Emilia Romagna paga l'indifferenza del Governo, essendo una Regione di sinistra. Per salvarla hanno pensato ad un Generale che ha fatto bene durante la pandemia da Covid, pieni poteri ma senza risorse, per operare in un territorio che dovrebbe riprendere a prondure. Il grido di dolore del filmato allegato è la realta di chi è stato lasciato solo a disperarsi. Chiedono di sollecitare chi di dovere ad aiutarli ad uscire dal baratro. Sono da tempo in vacanza se ne parla se tutto va bene ad ottobre. E' la nostra classe dirigente, ha vinto le elezioni e comanda, senza tenere in considerazione l'intero Paese. L'informazione, la Rai asservita al potere, ha inserito nelle caselle che contano i più fidati esecutori di ordini, è stata spogliata del prestigio di prima azienda culturale. 

Le immagini del filmato fanno una grande tristezza, vorrebbero operare con le proprie braccia e rimettere in piedi le Aziende, che sono il sostentamento di una intera comunità, impotenti davati al disastro, ignorati, non persone, non esseri umani, ma moltidudine di sconfitti dal clima e dalla politica politicante, con le mani giunte quasi in segno di preghiera...

Caro Fassino, non pensiamo agli stipendi dei politici, alla casta, pensiamo a noi che siamo finiti in un buco nero, senza via di uscita, ostaggio di una cultura che non faceva parte dell' Arco Costituzionale, di una vendetta servita fredda come di consuetudine.

fassino

Dopo giorni di allagamenti, frane ed esondazioni dovuti all'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna, i cittadini devono ancora fare i conti con l'allerta rossa.Migliora la situazione in alcuni centri abitati, come ad esempio quelli di Forlì e Cesena, dove i volontari e i residenti, come si vede nelle foto, hanno iniziato a liberare le strade dal fango e dai detriti nel week end del 20 e 21 maggio 2023. Questo anche grazie a un cambiamento delle condizioni meteo. A oggi sono 14 le vittime del disastro ambientale che ha colpito la zona, 36mila i residenti sfollatiche hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni per mettersi al sicuro in centri sportivi, cinema e altri edifici che sono stati convertiti in spazi per un'accoglienza momentanea della popolazione.

Sono 10 milioni gli alberi da frutto che hanno subito danni molto gravi e che per questo motivo dovranno essere estirpati a causa dell'alluvione. Lo fa sapere Confagricoltura Emilia Romagna, che ha diffuso i numeri di un primo bilancio dall'alluvione: si contano 6.000 euro di danni a ettaro per i seminativi e 32mila euro all'ettaro per i frutteti, i vigneti e oliveti. Solo nella zona della Bassa Romagna, nella provincia di Ravenna, a sapere l'organizzazione, ammontano a oltre 200 milioni i danni all'agricoltura causati dalle inondazioni. Sono infatti 1.800 gli ettari sommersi a Conselice e 1.500 a Villanova.e Boncellino di Bagnacavallo. Si tratta dei danni più gravi da più di un secolo a questa parte.

Al rientro dal G7 di Hiroshima, domenica 21 maggio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha visitato le zone della provincia di Forlì e di Ravenna, tra le più colpite, e si è complimentata con i volontari per il lavoro di questi giorni.

Scritto da Mario Arpaia   
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