Vladimir Luxuria e l'occasione mancata dal centrosinistra senza ancora un candidato sindaco

A meno di due mesi dal ritorno alle urne, PD e M5S di Foggia non esprimono ancora un candidato sindaco

Vladimir Luxuria e l'occasione persa dal centrosinistra senza ancora un candidato sindaco

GENTILISSIME/I,

sarebbe stata una candidatura di rottura con il passato, fuggi da Foggia, è una dannata maledizione. La nostra natura è quella di perdenti a vita? Non abbiamo mai avuto una  udentità ben definita, se non quella di far fallire qualsiasi proposta utile al cambiamento. per Foggia non passa nulla che sia rivoluzionario, come lo sono i diritti. Nessuna capacità di confrontasi con la realtà. il fallimento di una intera classe politica,eppure la candidata ha un curricum notevole, è passata per il Parlamento, ha fatto parte di importanti Commissioni, ha tutti i numeri per cercare di innovare la politica, partendo da zero. I manifesti elettorali mostrano candidati privi di esperienza, nomi sconosciuti che rivelano l'inconsistenza di un nuovo sistema che, punta ad alleanze con partiti di destra, conservatori e chiusi al nuovo che il Mondo propone tutti i giorni. Abbiamo bisogno di una economia circolare,filiere dell' alimentazione che creano posti di lavoro, le donne sono le più penalizzate. E' necessario puntare allo sviluppo con cresita economica, siamo da anni all'ultimo posto delle graduatorie nazionali, siamo penultimi nella vivibilità. Il Commissariamento, necessario per eliminare  la criminalità del ricatto con le bombe, alle attività commerciali, il pizzo per poter alzare la serranda della propria attività. Invertiamo il detto famoso, passiamo al tornate a Foggia, ad investire nel comparto agricolo, nelle produzioni intensive, le serre supportate dall' eolico e dal solare. La città è sporca, la raccolta differenziata produce econiomia nel riciclo. E' un treno da prendere in corsa, perderlo significa la fine di ogni speranza. Dio aiuti chi non vuole vedere! 

Eppure Vladimir Luxuria aveva lanciato più di un segnale alla politica locale. Il semplice fatto di non aver smentito le voci di una sua candidatura a sindaco per molto tempo, avrebbe dovuto spingere i due partiti più rappresentativi del centrosinistra, PD e Movimento 5 Stelle, sin da subito a sondare insieme il terreno e a vagliare se effettivamente ci fossero gli estremi per convincersi ad affidarle la responsabilità di guidare il ‘campo largo’, clamorosamente orfano di una guida, a poco meno di due mesi dalle elezioni.

Pare ci abbiano provato entrambi, ma fuori tempo massimo: quando ormai Luxuria aveva maturato l'idea di rinunciarvi e di recitare un ruolo diverso; atteso che l'esponente di punta delle battaglie sui diritti Lgbtqi+ - che ha portato il Pride a Foggia per ben due volte - ha sostenuto che in qualche modo avrebbe dato una mano alla città.

Gli indizi che buona parte dei foggiani avrebbe gradito una sua investitura, c’erano stati. Tante le proposte, diversi gli endorsement fatti perlopiù da movimenti, associazioni e liberi cittadini. Nell’estate 2022, lo ricordiamo, la conduttrice e opinionista tv aveva ammesso di averci fatto un pensierino, purché, chiaramente, qualcuno l’avesse proposta. Ci ha pensato, qualche mese dopo, l'associazione ‘Libertà Civile’. Nessun tentativo da parte di dem e cinquestelle in quel periodo, area più congeniale e corrispondente al mondo dell’ex parlamentare della Repubblica, orgogliosamente foggiana e trans.

Il ritornello di sempre, per nulla stonato - "voglio fare qualcosa per la mia città" - evidentemente non è bastato a ritenere di fare immediatamente un passaggio con Luxuria approfittando dell'euforia del momento. Quando infatti si sarebbero decisi a puntare sull'autorevolezza, le capacità e il rigore morale di una delle personalità foggiane più apprezzate fuori dai confini della città, era ormai troppo tardi. 

Il desiderio di voler restituire alla città il dono di averla fatta nascere - nonostante il ricordo di un’adolescenza impegnativa - per Vladimir Luxuria non passerà dalla fascia tricolore. Almeno per questa volta.