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LE STRADE DELLA VIOLENZA
Mercoledì 30 Agosto 2023 06:15

 

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IO LOTTO E MI SENTO RIBELLO

MI SON VOTATO A UN SUICIDIO SOCIALE

NON CON LA DROGA , COME MOLTI,

TROVERO' IL RIMEDIO PER UN

MONDO PIU' GIUSTO,

NON PARLO PER ME, SONO COSI' POCA COSA

GRID PER COLORO CHE NON 

HANNO PIU' VOCE PERCHE' L'ANN

PERSA URLANDO E PIANGENDO

O QUELLI CHE HANN DIMENTICATO DI AVERLA

URLO E MI STRAZIO PERCHE'

NEMMEN L'ECO IO SENTO

CHIEDO FORSE L'IMPOSSIBILE E LA GRANDEZZA DI QUESTO IDEALE

SPEGNE A POCO APOCO

TUTTO IL MIO VIGORE

NESSUNO LASCI IL SUO POSTO

PER ASCOLTARE IL MIO CANTO DEL CIGNO:

A NESSUN VOGLIO SOTTRARRE TEMPO.

FATE SOLO UN CENNO CON GLI OCCHI:

MI SENTIRO' PIU' FORTE

E NON SOLTANTO ILLUSO

( Mimmo  Beneventano, io urlo,da Rabbia e destino )

Un centro sportivo abbandonato a pochi passi dal Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, è stato il teatro in cui è avvenuto lo stupro delle due cuginette di undici e dodici anni. Le due bambine sarebbero state abusate più volte da un branco di un branco di adolescenti tra i quattordici e i diciannove anni: le due bambine sarebbero state adescate fuori casa e portate tra i muri fatiscenti dei capannoni mostrati dalle telecamere di "Morning News". Il fratello di una delle giovani vittime ha denunciato gli episodi di violenze.

Nel frattempo per le due ragazze è stato deciso l'allontanamento dal Parco Verde e ora vivrebbero in una casa famiglia: i pm, infatti, ritengono che le famiglie delle vittime non sarebbero state in grado di tutelare le minori abbandonandole al degrado della zona in cui, tra l'altro, c'è una delle più grandi piazze di spaccio della provincia di Napoli. Inoltre, la decisione dell'allontanamento è stata presa per evitare possibili ritorsioni da parte degli aggressori: molti di loro, infatti, appartengono alle famiglie di camorristi e trafficanti dell'Istuto Autonomo delle Case Popolari di Caivano, ritenuto il quartiere Bronx della città.

don

GENTILISSIME/I,

Il Governatore della Campania, ha auspicato, chiesto la militarizzazione della città, in quanto totalmente sottratta al controllo dello Stato, la legge e quella degli spacciatori. Un centro della droga in una delle città più degradate della campania. Abbiamo avuto modo di tenere un importante convegno nel passato, sulla legalità a Nocera Inferiore. Era presente il prete anticamorra Don Luigi Merola.

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E' necessaria una svolta come nella mia città Foggia, è di due giorni fa l'omicidio in pieno centro di una tabaccaia, freddata con tre coltellate, non hanno rubato nulla si pensa all' acquisto della licenza sotto ricatto. Le forze dell' Ordine insieme con i Vigili urbani, hanno il dovere di tenere sotto controllo le zone più a rischio. Sono città da far rinascere attraverso l'inserimento di uomini e donne preparate nella gestione  di territori diffici.VOGLIAMO VEDERE NELLE STRADE, E NELLE PIAZZE DI FOGGIA, POLIZIA, CARABINIERI, GUARDIA DI FINANZA E IN PARTICOLARE VIGILI URBANI ARMATI. SIAMO IN GUERRA DA ANNI CON LA MALAVITA LOCALE E LA MAFIA GARGANICA.  

 

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Negli ultimi 35 anni le bande di camorra hanno commesso più di quarantamila omici. numeri da guerra civile infatti, non si puòparlare più di "fenomeno camorrista".La camorra non ha nulla di occasionale, ne da segni di debolezza: è un magma sanguinoso e crudele, fatto di malviventi e di bande criminali rette dal rifiuto congenito di obbedire ad un unico comandoe a un'unica strategia:è una malavita "plurale"dal punto di vista geografico,sociale e politico.Una malavita ferocee arcaica e, nello stesso tempo, postmoderna, con i suoi riti, i suoi culti, isuoi modelli presi dalla televisione e dal cinema, e che si esprimono persino attraverso cantanti e poeti. Una realtà che vive separata, distante o isolatata,da ogni possibileintegrazione economica, civile e culturale con il resto del paese. ( Isaia Sales)

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Scritto da Mario Arpaia   
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