ci siamo recati alla discarica con i miei figli, per conferire il risultato della pulizia del box, intasato di tutto, piccoli elettrodomesti, scatoloni di libri di scuola vecchi di anni, abbigliamento obsoleto,mensole di legno sostituite con una intera scaffalatura metallica a più ripiani. un lavoro che ha permesso il completo utilizzo del box.
Diversi cassoni di ferro, si accede con la tessere magnetica della sanità, per l'identificazione, si sale la rampa con il mezzo a disposizione e assistiti dal personale di una cooperativa, si smista quanto da buttare a seconda dei materiali. una organizzazione perfetta, dalla discascarica inizia l'economia circolare. La civilissima Conegliano, non ci ha mai deluso, siamo certi che moltissimi, l'amerebbero a prima vista.
Foggia, ritorna alle urne dopo anni di commissariamento per mafie e distrazione di denaro pubblico, la città chiede di essere ricostruita dalle fondamenta, il campo largo che raccoglie tuttele le forze progressiste ha l'occasione storica di affermarsi, a condizione che rispetta i patti e il programma con gli elettori.
La raccolta differenziata non può più attendere, è una priorità, deve essere realizzata, la nuova classe dirigente che si sta coagulando intorno alla candidata sindaco prof. Maria Aida Episcopo, carattere determinato, lunghissima esperienza nella scuola, insegnerà ai giovani l'arte della politica, il rispetto per la cosa pubblica, chiederà coraggio, studio, e applicazione negli incarichi. La raccolta differeziata è una battaglia di civiltà, la SAVNO, società con una struttura all'avanguardia, potrebbe essere interessata al progetto di Foggia. E' necessario bussare alle porte, spiegare il programma, lasciare una copia firmata, l'impegne che, se eletti, quel programma si cercherà di realizzarlo, una scomessa per una volta vincente.
Ho conosciuto Pellegrino Graziani, sindaco rieletto, non dormiva la notte per controllare i lavori affidati alle varie imprese, era Geometra e si intendeva di direzione dei lavori, lavori che andavano realizzati a regola d'arte, uno stachanovista, instancabile amministratore pubblico. Subì ingiustamente l'onta del carcere, vi morì di crepacuore.
