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L'ULTIMO DEI MOHICANI
Giovedì 12 Ottobre 2023 08:26

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GENTILISSIME/I,

ieri abbiamo avuto la fortuna e il piacere di avere a Foggia, Pier Luigi Bersani, l'uomo, il politico che ha attraversato tutto il 900 e parte 2000, nel PCI e successivamente nel Pd. Uomo di grande esperienza e cultura, a cercacato,ha suggerito l'unione della  politica progressista in un grande campo. Un eufemismo lo definiscono: l'ultimo dei Mohicani, l'ultimo per il grande amore per la politica. L'incontro all'Altro cinema,ha siglificato per l'intera platea un lezione di etica e di morale. Foggia vuole risorgere dalle fondamenta,vuole far parte del contesto civile, è la la Capitale della Capitanata.

La Sala era piena, aleggiava la speranza, le parole di Pier Luigi hanno galvanizzato tutti, ha confermato che una nuova stagione sta per aprirsi, la possibilità di ritornare quelli di una volta, quando  avevamo la seconda Fiera Nazionale dell' Agricoltura e della Zootecnia. E' rimasto solo l' Istituto Sperimentale, dove è stato scoperto il virus della mucca pazza. La crisi che l'ha colpita, ha depauperato l' economia, a causa di una politica becera e fallimentare, la guerra senza quartiere delle mafie ad inprenditori e commercianti. L'imposizione del pizzo, i ricatti con le bombe dietro le saracinesche dei negozi, ha provocato il deserto. 

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L'intero Corso della stazione, una volta il salotto buono della città, è diventato una rivendita di cianfrusaglie, una fiera di paese. Foggia ha tutte le facoltà universitarie, l' aeroporto, come mai è potuta precipitare nel baratro dell' arretratezza. L'università laurea giovani che se ne vanno all' estero. Con il ritorno al voto, dopo il lungo periodo del Commissariamento, una nuova classe politica si impone, attraverso il campo largo dei Progressisti, l' università deve fare la sua parte, deve incidere sul cambio di cultura, sul come nasce e si radicalizza una impresa. L'agricoltura è la nostra testa d' Ariete, il territorio deve cambiare, essere curato, è come se avesse la lebbra. Le piccole imprese aiutate a crescere in modo da formare importanti filiere alimentari.Deve partire l'economia circolare dalla raccolta differenziata. Ripulire la città è  obbligo morale di tutti. Abbiamo il più grande parco eolico e solare d' Italia, energia che deve far girare il motore dello sviluppo. Integrare l'emigrazione, non offrire in cambio baracche di cartone ai raccoglitori di pomodori e di carciofi. La nostra società deve umanizzarsi, accogliere chi non ce la fa chi è lasciato in dietro, il motivo per il quale è stata scelta una donna che è, TUTTA UN'ALTRA STORIA. 

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Regno bizantino

La Capitanata è un vasto territorio nella parte settentrionale della Puglia, il nome di questa terra dominata da una distesa di olivi secolari risale al periodo bizantino, il termine deriva dal titolo acquisito dai funzionarî del governo bizantino che erano chiamati Catapani. La Capitanata è suddivisa in tre zone differenti fra loro, e sono: l’Appennino,  il Tavoliere di Puglia e il Gargano, tutto il territorio nominato non ha accesso al mare pur avendolo relativamente vicino a causa delle alte coste garganiche e delle lagune; infatti questo ostacolo geografico fa delle aree costiere zone poco popolate ad eccezione del porto di Barletta, e il porto di Manfredonia.

Olio, frutta e vino

Nella Capitanata prevale l’agricoltura e l’allevamento del bestiame; favorite entrambe dallo stato climatico e dal tipo di terreno del Tavoliere di Puglia, che per molti secoli fu un’area ricca di pascoli, mentre le coltivazioni di oggi sono in prevalenza  a cereali, tutta l’area odierna di questa zona cosi produttiva e coperta da alberi d’ulivo,  da frutta e da vitigni soprattutto nella zona di S. Severo e di Cerignola, qui si produce un ottimo vino bianco.

 

 

 

 

 

Scritto da Mario Arpaia   
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