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La stessa idea di essere padroni delle vite"
Lunedì 20 Novembre 2023 08:32
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GENTILISSIME/i,

Isdraele ha deciso la distruzione etnica dei palestinesi, l'allagamento della striscia di Gaza e l'annessione totale della Cisgiordania. Pensano di spostare ciò che resta della Palestina in luogo lontano, un estremo lembo dell'Australia. Un Olocausto, parola che ci lascia interdetti. Non è la guerra ad Hamas, è la sconnfitta definitiva di un intero popolo. Siedono nel governo Nietanau, ministri fanatici, oltranzisti, ultranazionalisti, razzisti della peggiore specie. Nei Morti dell'attacco di Hamas c'è la colpa di un elicottero amico che ha sparato agli stessi Isdraeliani.

La ferocia usata dalle milizie isdraeliane ricorda lo sterminio Dal 6 aprile al 16 luglio 1994 si compie in Ruanda il genocidio dei tutsi e degli hutu moderati, per mano dell’esercito regolare e degli interahamwe, milizie paramilitari. Il movente ideologico fondamentale è l’odio razziale verso la minoranza tutsi, che aveva costituito l’élite sociale e culturale del Paese. In soli 100 giorni perdono la vita circa un milione di persone, uccise soprattutto con machete, asce, lance, mazze. Lo sterminio termina con la vittoria militare del Fpr, Fronte patriottico ruandese, espressione della diaspora tutsi.   

 ruanda

Tomaso Montanari: “Pensano di risolvere il problema eliminando alla radice il popolo palestinese?"

Tomaso Montanari sulla guerra a Gaza e le azioni di Israele sulla popolazione civile: “È legittimo chiedersi se a Gaza sia in atto qualcosa che è spinto da intenzioni genocidarie, se qualcuno dentro il governo israeliano stia pensando di risolvere il problema eliminando alla radice il popolo palestinese. Bisogna farsi questa domanda perché non succeda”.

Montanari: la guerra e l'idea dei maschi di poter dominare i corpi delle donne sono legati

"C'è la stessa pulsione di morte" e "la stessa idea di essere padroni delle vite"
 

"Ciò di cui parlamo quando discutiamo della guerra ha molto a che fare con ciò che diciamo quando, invece, parliamo delle uccisione delle donne da parte dei maschi". Lo ha detto Tomaso Montanari, rettore dell'Università per stranieri di Siena, ospite di In Onda su La7. "Ci diciamo continuamente che l'Occidente ha dei valori e una parte dei commentatori occidentali dicono che grazie a questa civiltà noi avremmo il diritto di un dominio, di un possesso, di un indirizzo, come se fossimo i registi buoni del mondo". Addirittura "si legge nei giornali occidentali che per farlo potremmo usare anche la violenza, che è legittima".

Questa idea di un dominio è quella che, per Montanari, "disegna un dominio ulteriore: quello dei maschi sui corpi delle donne". E in questa idea di possesso "non è separata dalla guerra", perché "c'è la stessa pulsione di morte" e "c'è la stessa idea di essere padroni delle vite". Per Montanari la nostra società "produce un'immagine orribile del rapporto fra maschi e femmine: siamo ancora in quello che Bourdieu chiamava 'dominio maschile', siamo in pieno dominio maschile". E con la guerra in Ucraina, secondo il rettore, è emerso "questo amore per la guerra che siamo riusciti a esprimere in una società governata da maschi anziani".

Nella scuola gli insegnanti di sostegno andrebbero formati per spiegare i valori della vita, i femminicidi sono la conseguenza di un disagio esistenziale, gli insegnanti di sostegno potrebbero fare da filtro agli specialisti del settore. Siamo in piena emergenza, salviamo le donne da chi invece di proteggerle le uccide con ferocia, infierendo sul corpo martoriato.

I sindacati, le associazioni, la Chiesa, devono intervenire in massa, il governo farà la sua legge...

 

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Scritto da Tomaso Montanari e Mario Arpaia   
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