Iscriviti alla Newsletter:
Il Futuro è la Pace
Home Notizie VIVA L'TALIA ANTIFASCISTA
VIVA L'TALIA ANTIFASCISTA
Domenica 10 Dicembre 2023 10:56

408983216_18396974914047328_1651860943506276645_n.jpg

Antonio Scurati: “Il fascismo rivive nei populismi, non possiamo dare per scontata la democrazia”

Lo scrittore Antonio Scurati, autore della saga su Mussolini “M.”, ha pubblicato il pamphlet Fascismo e populismo: ne ha parlato a Fanpage.it.

A cura di Francesco Raiola

 

IL SORRISO DEL CHE, LA RIVOLUZINE CHE ENTRA NELLE CASE DI CUBA

GENTILISSIME/I, gli auguri da chi ha sempre creduto nella Guerra Partigiana, delle migliaia di giovani disposti a moririre, per evitare che morissero le libertà e la democrazia, faticosamente riconquistate ad iniziare dall' 8 settembre del 43. La liberazione dell' Italia ci riporta  alla cacciata degli Austriaci dal Lombardoveneto.

L’ispirazione biblica dell’opera di Verdi

L’ispirazione per l’opera derivò in realtà da un episodio biblico, menzionato nel Libro di Daniele. Nel 587 a.C. infatti il re di Babilonia aveva conquistato la città di Gerusalemme, causando la prima deportazione del popolo ebraico.

La sottotrama biblica divenne quindi il pretesto per sfuggire alle maglie della ferrea e intransigente censura austriaca. Gli ebrei di oltre duemilacinquecento anni fa incarnavano gli stessi ideali, le stesse speranze e infine il pianto del popolo italiano che viveva sottomesso allo straniero. 
Nel nord d’Italia, in particolare, la situazione era particolarmente critica: la città di Milano, dove Il Nabucco venne messo in scena per la prima volta, si trovava sotto l’assedio degli austriaci dal 1815. Il coro del Nabucco divenne quindi il simbolo di una lotta condivisa da tutto il regno Lombardo-Veneto.

"I movimenti, i partiti e soprattutto i leader politici che oggi sfidano la democrazia nella forma che noi abbiamo conosciuto fino a ora (…) non discendono dal Mussolini fascista (…) ma dal Mussolini populista". È questa la tesi – per usare le sue parole precise – che Antonio Scurati spiega nel suo pamphlet "Fascismo e populismo. Mussolini oggi", in cui lo scrittore, autore della saga sul dittatore fascista "M.", fa un excursus per spiegare perché ha ancora senso parlare di fascismo. Non quello dei manganelli, ma quello che prende a picconate le basi della democrazia liberale che, negli anni, abbiamo cominciato a dare per scontata, ma che è frutto di anni e anni di combattimenti. Da anni Scurati studia il ventennio fascista, soprattutto da quando si rese conto che non esisteva un libro che ritraeva Mussolini come avrebbe fatto lui stesso in questi anni. Ma questo suo esporsi, come intellettuale, oltre a permettergli di parlare a tantissime persone, lo ha costretto a pagare un prezzo non indifferente, quello della paura e delle minacce: più volte Scurati spiega di non voler passare da vittima, benché resti il fatto che dopo gli attacchi da destra e in particolare di una prima pagina di un quotidiano nazionale ha cominciato a ricevere minacce. Ne abbiamo aprlato con lui.

Partiamo in maniera antifrastica: Scurati, ancora a parlare di fascismo?

 

img20231210 11341395 

 

 

 

 

 

Scritto da Mario Arpaia   
PDF
Stampa
E-mail
 

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna