Un Commissario scomodo
Giovedì 28 Ottobre 2010 14:20

un_commissario

Caro Mario,

è un po' che non ci sentiamo. Bello il nuovo look del tuo sito, più professionale, ma a me manca un po' il profumo della tua artigianale spontaneità.

Mi fa piacere inviarti il link che porta all'ultimo articolo apparso recentemente su Il Centro d'Abruzzo: fanne l'uso che ritieni opportuno.

Un Commissario scomodo" mi permette di continuare a dare una testimonianza di memoria verso il sacrificio di tanti "Servitori dello Stato" caduti per la legalità, di stimolo di impegno verso i giovani, di ricordo della costruzione di una riforma democratica del "sistema di sicurezza" rimasta purtroppo incompiuta. Tu sei uno dei primi, e te ne ringrazio, ad avere compreso ciò.

Dopo Pescara, in omaggio ad Emilio Alessandrini, e Foggia grazie a te, l'ho presentato il 24 settembre a Piacenza: è stato un momento magico! La sala era piena di gente e di sentimenti! Grazie agli amici che soprattutto hanno organizzato ( pensa un ex carabiniere e un poliziotto, ..chi dice che è difficile il coordinamento?!!). Se una parola o un briciolo di sentimento sarà rimasto nel cuore di uno solo degli intervenuti, specie tra i giovani agenti di cui ho visto talora il luccichio degli occhi: ne è valsa le pena. Troverete delle foto nel mio sito.

Poi è stato a Rovigo, a Marsciano ( Umbria ) e l'11 novembre sarò a Genova e con Don Andrea Gallo e continuerò finchè il libro esisterà.

Purtroppo il libro, stampato anche a mie spese, trova qualche intuibile ostacolo di circolazione e l'editore non è cooperativo.

Con amicizia

Ennio

www.enniodifrancesco.it

http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2010/10/09/CPACQ_CPA03.html --

"Quando non si vede bene cosa c'è davanti,

viene spontaneo chiedersi cosa c'è dietro"

(Norberto Bobbio)

Ennio_e_Mario

Caro Ennio,

lo ripeto spesso, il tuo grande merito è di aver scritto non un semplice libro ma un "manuale" da consultare, è nella mia borsa, mi accompagna in giro per l'Italia, sono stato fortunato a conoscerti, sei una risorsa per tutti noi imprenditori della memoria che abbiamo saputo riconoscere la dimensione pubblica del dolore e, conseguentemente, abbiamo potuto transitare negli anni dalla dimensione del «fare memoria» a quella del «fare etica pubblica».

Ti assicuro che l'artigianalità del mio fare resta intatta, non dovendo come te difendere nessuna rendita di posizione, ma l'obbligo morale a cercare la verità, a far si che la storia delle vittime del Terrorismo, dello Stragismo, delle Ingiustizie delle Sopraffazioni, delle Tragedie nazionali provocate dall' incuria dell'uomo non vengano dimenticate. Se le notizie verranno confermate, due uomini dello Stato, uno dei Servizi, hanno tramato contro provocando morti è immenso dolore. L'intransigenza l'alto senso dello Stato hanno fatto di te un Servitore fedele delle Istituzioni repubblicane. Onore al merito! 

Scritto da Mario Arpaia   
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