Foto dello storico e sindacalista Giuseppe Casarubbea

Analfabeti anche politicamente, scegliamo i due tavoli, i due forni, i due Stati, uno istutuzionale e l'altro massone, passiamo dal berlusconismo al salvinismo, alla Madonna pellegrina, alle  statue di gesso che piangono, ai volti feroci, ai persecutori di poveri disgraziati. Siamo stati fascisti e in parte lo siamo ancora, abbiamo votato le leggi razziali, moltissimi sono razzisti e si compiacciono. Chi siamomo veramente e cosa vogliamo realmente?

La Lega, Partito diventato nazionale è una iattura per il Sud, l’anima secessionista prevale in ogni sua scelta. L’ autonomia differenziata richiesta dal Lombardo-Veneto e dall’Emilia Romagna, imporrebbero al Sud le famigerate gabbie salariali, spazzate via dallo Statuto dei Lavoratori, pilastro della Costituzione, fortemente voluto da Gino Giugni. Egualitarismo salariale a parità di prestazione. Il Sud alle ultime elezioni europee ha notevolmente rafforzato la Lega e dimezzato i 5 Stelle. Stiamo attraversando un periodo difficilissimo per la tenuta delle Istituzione. La guerra ai migranti cerca in tutti i modi di spostare l’attenzione di un Paese narcotizzato, scivolato pericolosamente su posizioni estremiste e razziste. Uno stallo politico, economico, che mina alla radice la coesistenza pacifica. La violenza verbale, l’incattivimento, l’impoverimento dell’etica come amor proprio, ci ha portati all’ultimo posto in Europa. La politica estera guarda contemporaneamente alla Russia e all’America, è assurdo per un Paese che fa parte del Patto Atlantico e della NATO. Il futuro dell'Italia mai come oggi è nelle mani e nelle coscienze dei figli e dei nipoti di quanti si batterono nel Mezzogiorno d'Italia, contro la politica gattopardesca dei democristiani meridionali. L'Italia è una è indivisibile, nata dalla Resistenza. C'è un proverbio calabrese che recita: calati iungo che passa la chiena. Abbassati giunco che passa la piena, un fiume in piena, che si libererà dei sovranismo!