INA QUESTA PIAZZA NEL 50°ANNIVERSARIO
Venerdì 06 Dicembre 2019 10:00

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Prendendo spunto dalle riflessioni di mio padre, Antonio Iosa, voglio ricordare, qui in periferia ove è forte la vigilanza democratica per contrastare l’insorgente ritorno dell’ideologia fascista, il 50° Anniversario della Strage di Piazza Fontana che coincide con l’inizio degli anni di piombo.

In questi giorni  la Milano democratica si sta mobilitando con manifestazioni, cortei ed eventi culturali importanti “Per non dimenticare” e per denunciare i pericoli attuali del neofascismo.

Dal gennaio 1969 sino al 12 dicembre si contarono in Italia ben 148 attentati per atti di violenza politica di prevalente matrice neofascista. Anche a Milano esistevano la strategia della tensione, la maggioranza silenziosa, gli scontri politici.

Poi il 12 dicembre lo “scoppio della bomba e la strage di Piazza Fontana”, 17 i morti e ben 85 feriti, e le morti collaterali di Pinelli prima e Calabresi dopo.

Una strage di matrice fascista che la coscienza storica collettiva del Paese ha identificato come la madre di tutte le stragi.

Memoria, interrogativi, domande e risposte sono, tuttora, fondamentali per chi ha perso una persona cara e continua a vivere lo strazio di una verità che non ha fatto chiarezza definitiva. Dall’istante della strage ai funerali, dalle complicate vicende giudiziarie, ai depistaggi, dalle verità occulte ai tanti e ai troppi sforzi per tenere viva la memori, per rimarginare la profonde ferite per avvinarsi alla verità, per combattere la violenza, i familiari della Strage di Piazza Fontana hanno lottato con le armi del diritto, con la partecipazione, col ricordo per appurare la verità giudiziaria, perché sia coerente con quella storica attraverso l’accesso alla consultazione degli archivi.

I giudici sono riusciti ad individuare i colpevoli solo quando non più processabile, perché assolti con sentenza definitiva.

La società civile non si rassegna ai fare cadere l’oblio sulla strage che ha dato avvio alla stagione sanguinosa degli anni di piombo.

La memoria di ieri ci impone di parlare del presente in una città che non vuole dimenticare per trasmettere alle generazioni future i valori di legalità, giustizia e di rispetto della vita umana.

Dalle riflessioni di Antonio Iosa

Christian Iosa

Presidente della Fondazione Carlo Perini – tel. 3470867459

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Dott. Christian Iosa
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Scritto da FONDAZIONE PERINI   
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