LA TRATTATIVA, DOCUFILM DI SABINA GUZZANTI
Sabato 28 Maggio 2022 09:42

 

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Report dedica una puntata speciale alla trattativa Stato-mafia, alle stragi del 1992 e quelle del 1993 per cui sono indagati dalla Procura di Firenze anche Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri. Con testimonianze inedite e documenti esclusivi verrà ricostruito per la prima volta in televisione il ruolo ricoperto da alcuni settori delle istituzioni nelle stragi del 1992 e in quelle degli anni precedenti. Un filo nero collegherebbe infatti l'attentato alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 alle bombe di Capaci e via D'Amelio in cui furono uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Mafia, massoneria, terroristi di destra e servizi segreti deviati avrebbero contribuito per anni ad organizzare e ad alimentare una strategia stragista che puntava alla destabilizzazione della democrazia nel nostro paese. Lo raccontano a Report magistrati, collaboratori di giustizia e protagonisti dei piani eversivi. Report farà luce sul ruolo inconfessabile ricoperto dagli uomini dello Stato nella pianificazione e nell'esecuzione delle stragi. Una verità a cui probabilmente era arrivato Paolo Borsellino. Quando viene ucciso in via D'Amelio, sparisce l'agenda rossa che portava sempre con sé, dove conservava tutti gli appunti sulle indagini da lui svolte in prima persona sulla strage di Capaci. Che fine ha fatto l'agenda rossa di Paolo Borsellino? Grazie a testimonianze esclusive, Report è in grado di aggiungere un tassello importante alla ricostruzione della vicenda.

AL DIRETTORE DELLA RIVISTA GEOPOLITICA LIMES, LUCIO CARACCIOLO E ALLA REDAZIONE

Avevo 29 anni, quando a Piazza dell Loggia a Brescia, ci fu la strage, morì un mio familiare giovanissimo. La politica mi ha sempre appassionato, Brescia Oggi,il quotidiano della città, raccontò l'evento con un taglio giornalistico nuovo ed esauriente. Le fotografie grandi, fatte da veri professionisti, il Museo Ken Damy, realizzò immediatamente in piazza, un servizio molto efficace sulla tragedia che si era consumata, al di qua del palco,vicino al cestino dei rifiuti, da dove parlava un sindacalista. Sono stato sempre curioso,iniziai ad informarmi abbonandomi a Panorama, affiliato alla rivista americana Life. Scrivevano grandi giornalisti. Il settimanale L'Espresso diretto da Eugenio Scalfari, ispirato dal Radicale Panunzio e la sua selezionatissima Redazione. Lo scandalo Sifar-De Lorenzo, dopo la strage di Portella della Ginestra, erano le storie più trattate. L'Italia appena uscita dal Fascismo aveva bisogno di verità. Verità che arrivarono puntuali con la Strategia della tenzione, lo stragismo e il terrorismo delle Brigate Rosse.

MORTI PER DISPERAZIONE

Dott. Caracciolo, la guerra toglie il sonno, impedisce una vita accettabile, il Mondo occidentale è concentrato suglie eventi, le televisioni vanno avanti con ampi servizi, personalmente mi informo solo la sera, guardo Otto e Mezzo, la sua esperienza non ha prezzo. Guardo molti film su Netfix, film gia visti che ho il piacere di poter rivedere. C'era una volta Holliwod, di Quentin Tarantino. Egregio Direttore c'è qualcosa di patologico negli americani? Nella America.La strage di Manson, la strage di qualche giorno fa. Siamo legati agli USA per molti motivi, personalmente mi sento estraneo al loro sentire, il settarismo ha preso il sopravvento, come il razzismo imperante, il cinismo è senza limiti. 

Il docufilm, la Trattativa,  di Sabina Guzzanti è angosciante, molte cose le sapevamo,  ci ridono...  e si chiedono  gli italiani, gli intellettuali, tranne Pasolini, erano al mare, mentre la politica svendeva le istuzioni,i diritti, la Costituzione i giornalisti tranne Scalfari e pochi altri, dove erano. L'america ha incenerito centocinquantamila innocenti, a Hiroshima e Nagasaki, ha partecipato all' uccisione di Salvator Allende, democraticamente eletto, ora sta foraggiando a tutto spiano Zelescki, capo di Stato, arrivato direttamente dalle fiction Made in USA. La mafia, in un abbraccio mortale con Carabinie, Polizia e Servizi segreti, ha fatto fatto trucidare il fior fiore delle intelligenze siciliane e non. La guerra,  in un modo o nell'altro dovrà terminare, lasciandoci in brache di tela per la mancanza di materie prime, il grano per il pane la pasta.

Scritto da Mario Arpaia   
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