The One Thousand and One Nights of Pasolini
Martedì 14 Giugno 2022 10:34
image_637903063546397396_thumb_500.jpeg
 
 

 

Caro Mario siamo appena rientrati da Teheran ed ecco quanto fatto su 

Pasolini ancora in Persia 50 anni dopo

Fondo Roberto Villa

https://darz.art/en/shows/11072?fbclid=IwAR1EqhD-2rHkv-yCB2rTwr0ZWxL5dIe2YUA3K9NChNNGyCezCTi3Sl3F28Q

100 Pasolini 100.

Ancora in Persia 50 anni dopo con una mostra di 422 Foto, decine di libri, decine di documenti unici con la presenza di Ambasciatori stranieri l'Ambasciatore Italiano S.E. Giuseppe Perrone ed il Segretario Generale della Farnesina S.E. Ambasciatore Ettore Sequi venuto a Teheran appositamente da Roma.

Carissimo Roberto,mi hai tenuto informato sulla splendida iniziativo culturale, che ha coinvolto il Ministero degli Esteri italiano, è stata una iniziativa fantastica che solo un giovanotto come te poteva sognare e realizzare. Hai seguito Pasolini, sei stato il fotografo di scena, vi siete confrontati e parlato tantissimo. Ci fu tolto nel periodo più fecondo, stava anticipando ciò che l' Italia sarebbe diventata. "Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti"...Sapeva e per questo motivo fu barbaramente ucciso il poeta, lo scrittore, l'uomo di ingegno. Lo sviluppo tumoltuoso dell' economia, da rurale ad industriale cambiò la nostra natura, da uomini e donne dei campi in operai alla catena di montaggio.   
 

La letteratura persiana della fase più recente o neopersiana, scritta in alfabeto arabo, ha il suo primo centro nel X secolo nella corte samanide di Bukhara, ove si distinse una prima pleiade di poeti panegiristi (RudaqiFarrokhi'OnsoriManuchehri e il grande Firdusi (m. 1026 circa), l'autore dell'epos nazionale iranico: Libro dei Re, un poema di oltre 50000 versi, tradotto in italiano da Italo Pizzi. I generi più coltivati dai poeti classici sono: la quartina, di carattere spesso gnomico-sentenzioso, o talora quasi filosofico, in cui eccelse Omar Khayyam (m. 1126 circa); la qasida, una sorta di ode panegiristica in cui si distinsero poeti quali Amir Mo'ezzi (m.1147), Khaqani (m. 1191 circa), Anvari (m.1191); il ghazal, un componimento tipicamente lirico che è un po' l'equivalente del nostro sonetto, in cui emerse Hafez di Shiraz (m. 1390), considerato il "Petrarca" dei persiani, ammirato in traduzione dal Goethe e imitato ad libitum, nella cui opera si combinano ambiguamente temi erotici e mistici, edonismo e religiosità; il masnavì, poema lungo in distici a rime baciate, di vario argomento (epico, romanzesco, mistico, didattico ecc.) che ebbe tra i suoi massimi cultori i poeti epici Daqiqi(m. 980 circa), il citato Firdusi e Asadi (m. 1073 circa); i poeti romanzeschi Gorgani (m.1080 circa), Nezami di Ganja (m. 1204) e Khwaju di Kerman (m. 1352); poeti satirici come 'Obeyd Zakani di Shiraz (m. 1371 circa); i poeti mistici Sana'i di Ghazna (m. 1141), Farid al-Din 'Attar (m. 1230 circa), Gialal al-Din Rumi (m. 1273), Sa'di (m. 1291). Nezami di Ganja si esercitò un po' in tutti i generi di masnavi su nominati e ne compose un celeberrimo "Quintetto" che fu presto imitato da numerosi poeti persiani e turchi, oltre che fornire materia d'ispirazione ai miniaturisti dei secoli seguenti. Il periodo classico si chiude con il versatile Jāmī (m. 1492) che operò alla corte di Timuridi di Herat.

Le guerre civili e le conseguenti migrazioni in India diedero vita al cosiddetto stile indiano, che godette la protezione dei principi moghul e, riportato in Persia, influenzò poi la letteratura dell'epoca safavide (1500-1736). La produzione letteraria moderna più significativa è rappresentata dalla poesia satirica e dalla prosa: questa si ispira sia alla prosa di viaggio medievale di Naser-e Khosrow, sia alle traduzioni di autori occidentali, mentre i poeti cercano una sintesi fra tradizione stilistica classica e modelli europei e americani. Tra gli scrittori più noti in occidente, vi sono il prosatore Sadegh Hedayat e Nima Yushij, quest'ultimo fautore di una poetica europeizzante. Wilkipedia

  
 
 
Truth Lies Not in One Dream, but in Many

Roberto Villa

- Solo Show

27 days to the ending

10 Jun - 11 Jul, 2022

Statement: 

The  One Thousand and One Nights of  Pasolini Narrated by Roberto Villa

On the occasion of the centenary of the birth of great Italian poet, writer, and filmmaker Pier Paolo Pasolini, Pejman Foundation presents the “Truth Lies Not in One Dream, but in Many” exhibition in Argo Factory. The photos and films of this exhibition have been selected and collected by Reza Haeri, and the focus is on the film "The Flower of the One Thousand and One Nights" from the point of view of Roberto Villa's photographs and Pasolini's relationship with Iran in the course of this Italian director's activities.One Thousand and One Nights is the result of the taste and imagination of anonymous writers. It is regarded as one of the most universal literary works and a popular book among people of different nations, also a rich source for reference, adaptation and creation. In the early years of cinema, Georges Méliès with The Palace of the Arabian Nights and Farrokh Ghaffari with Shab-e Quzi (Night of the Hunchback) in Iran, were the first filmmakers who pioneered using and adapting stories from One Thousand and One Nights in their films. But, among such adaptation in cinema, Pier Paolo Pasolini's The Flower of the Thousand and One Nights - also known as Arabian Nights - is the best-known example.

...read more

Curator: Reza Haeri

Nearby shows

  • image 637889053170520385 thumb 250
  • image 637902808266020186 thumb 250
  • image_637902875384019105_thumb_250.jpeg
  • image_637883812254367877_thumb_250.jpg

    Merging Horizons Hessam Samavatian and Sonia Balassanian

    Ab Anbar Gallery

    Le mille e una notte di Pasolini narrate da Roberto Villa

    In occasione del centenario della nascita del grande poeta, scrittore e cineasta italiano Pier Paolo Pasolini, Fondazione Pejman presenta la mostra “La verità non sta in un sogno, ma in molti” presso Argo Factory. Le foto e i filmati di questa mostra sono stati selezionati e raccolti da Reza Haeri, e il focus è sul film "Il fiore delle mille e una notte" dal punto di vista delle fotografie di Roberto Villa e del rapporto di Pasolini con l'Iran nel corso delle attività di questo regista italiano. Le mille e una notte è il risultato del gusto e della fantasia di scrittori anonimi. È considerata una delle opere letterarie più universali e un libro popolare tra persone di diverse nazioni, anche una ricca fonte di riferimento, adattamento e creazione. Nei primi anni del cinema, Georges Méliès con Il palazzo delle notti arabe e Farrokh Ghaffari con Shab-e Quzi (La notte del gobbo) in Iran, furono i primi registi a utilizzare e adattare le storie di Le mille e una notte in i loro film. Ma, tra questi adattamenti cinematografici, Il fiore delle mille e una notte di Pier Paolo Pasolini - noto anche come Le mille e una notte - è l'esempio più noto.

    Questo è l'ultimo film della Trilogia della vita (The Decameron, The Canterbury Tales e Arabian Nights). Pasolini ha realizzato questo adattamento in modo del tutto illimitato e personale. Ha cambiato la struttura convenzionale della narrazione di Scheherazade, ha eliminato alcune impostazioni e implementato altri aspetti della sceneggiatura. Ha scambiato i nomi dei personaggi da una storia all'altra e ha aggiunto alcune parti da una storia all'altra. Filmando location reali, selezionando persone delle strade e del mercato come suoi attori, e utilizzando la splendida architettura di Isfahan, gli antichi grattacieli di fango di Sanaa e l'assoluta solitudine dei deserti, Pasolini ha creato un'atmosfera misteriosa. Oggi, anche dopo mezzo secolo dall'uscita del film, le immagini di questo film rimangono riferimenti preziosi, risorse per la ricerca e la revisione. In un raro caso, un fotografo di nome Roberto Villa compie un viaggio di cento giorni come viaggiatore con il team di produzione del film per - secondo lui - dialogare sul linguaggio del cinema con Pasolini. Il risultato di queste conversazioni è una raccolta di fotografie intriganti con dettagli etnografici dello Yemen e dell'Iran; una preziosa testimonianza dei sogni che il poeta/regista italiano ha interpretato magnificamente nei suoi film.

    Leggi meno
    Curatore: Reza Haeri

     

 IMG_20220614_122825.jpg

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

Scritto da Narrated by Roberto Villa   
Stampa