La profezia di Renzi: "Conte e i 5 Stelle sono finiti"
Mercoledì 22 Giugno 2022 08:28

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GENTILISSIME/I,

ripartiamo dagli applausi di Palazzo Ghigi a Conte, che viene sostituito da Mario Draghi, una scena vera, sincera, in diretta, l'umanità che si impossessa della politica solo per pochi minuti. Il governo stava lavorando bene, la debolezza era nel Parlamento che nonriuscì ad eleggere il nuovo Capo dello Stato. Sette anni sono tanti il doppio poi... La nostra è una democrazia malata, senza più risorse, senza una nuova classe dirigente, arranca e si arrabatta. La maggiore forza politica si è scissa, pazienza, Conte c'è con il suo bagaglio di esperienze, la sua cultura, proviene dal Sud, dalla dura terra, nato a Volturara Appula, Sub Appennino Dauno, Nord della provincia di Foggia. Dall' alto si vede il Tavoliere delle Puglie, una pianura immensa coltivata a grano, vigne, frutteti, olivo, funghi,asparagi, ortaggi. La diga di Occhito, a due passi da Volturara, è il serbatoio che dà da bere alla città di Foggia, ai campi e alle serre che sostengono l'economia del territorio. L'oro rosso di Rosso Gargano, una grande azienda di trasformazione del pomodoro, la colloca ai primi posti per quantità e qualità del prodotto. 

Il compito di Giuseppe Conte è di riportare i giovani a votare, i 5 Stelle devono incarnare i sentimenti della sinistra, erano nati per questo motivo, erano stati votati per la promessa di rivoltare il Paese come un calzino, un sogno che purtroppo  morto all'alba, come tutti i sogni. C'è bisogno di una casa per i più deboli, per gli indifesi, per i disoccupati, isottoocupati,i senza tetto, i senza contratto, i senza diritti, i senza patria, i senza niente, i carcerati abbandonati a se stessi in luride carceri, in attesa di suicidio. Conte è chiamato a fare il miracolo, è vicino a Padre Pio, che fece il miracolo di costrure sulla roccia del Gargano, il grande Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza. Non si affidò a un igegnere, ma a un Capo mastro. Conte deve essere visto come il Capo mastro dei Cinque Stelle. Le lauree sono importantissime ma la determinazione, il coraggio, la forza d'animo, devo prevalere per portare a casa i risultati. L'Italia va rifatta, reinventata di sana pianta. La guerra è una iattura,priva delle risorse per rialzarsi, i costi dell' energia non sono sopportabili, le aziende sono destinate a fallire.

La stampa gli è contraria, questione di pelle, ne parla sempre male, nessun incoraggiamento, le larghe intese galleggiano nel mare sempre più agitato, personaggi improbabili lo attaccano pesantemente. Dispiace che un giornalista come Massimo Giannini, figlioccio di Eugeno Scalfari quasi lo detesta. L'opposizione sono poche persone, Travaglio,  Conte, Bersani, Montanari, Scanzi. Conte! Il bravo marinaio si vede con il mare in tempesta. 

Il vecchio e il mare, un'ottima metafora, marinaio Conte, non ti chiediamo di essere Achab, ma Santiago, il pescatore cubano. " Sentì il ferro conficcarsi e vi si appoggiò sopra e lo immerse più profondamente e poi lo spinse con tutto il peso del suo corpo. Allora ilpesce tornò in vita, recando in se la sua morte, e si librò alto fuori dell' acqua mostrando tutta la sua grande lunghezza e larghezza e tutta la sua forza e la sua bellezza. Parve restare sospeso nell'aria sul vecchio nella barca. Poi precipitò in acqua in un crollo che coprì di spuma il vecchio e tutta la barca" 

 

La profezia di Renzi: "Conte e i 5 Stelle sono finiti"Il leader di Italia Viva tranchant sul futuro dei pentastellati: “Volevano cambiare qualcosa, hanno solo cambiato idea”

Massimo Balsamo

“Sono finiti e non è una cosa che mi riempie il cuore di tristezza”Matteo Renzi senza mezzi termini sul destino dei 5 Stelle. Sono ore roventi per i pentastellati, con la guerra Conte-Di Maio destinata a tracciare un solco nel futuro del Movimento. Il leader di Italia Viva da tempo ipotizza la morte politica dei grillini e i fatti degli ultimi giorni sembrano confermare la sua tesi.

“Il M5s ha rappresentato la speranza di cambiare qualcosa, ma l’unica cosa che hanno cambiato è idea”, l’analisi dell’ex primo ministro ai microfoni di Non è L’Arena“Erano per bloccare il gasdotto della Tap, ora lo vogliono raddoppiare. Erano contro la Tav, ora inaugurano le stazioni. Volevano uscire dall’euro e oggi si vantano di essere europeisti. Volevano l’impeachment per Sergio Mattarella e oggi lo chiamano ‘l’angelo custode’”. Senza dimenticare le giravolte su Draghi e sulle alleanze: il M5s, infatti, è l’unico partito che è sempre stato al governo alleandosi con tutti.

"Pensa sia un prete spagnolo". Renzi annienta così Toninelli in tv

“La definizione dei 5 Stelle l’ha data Luigi Di Maio: il partito dell’odio”, la stoccata di Renzi nel corso del dialogo con Giletti. Ma non è tutto. Per il senatore di Rignano la faida pentastellata non è legata alle posizioni sulla crisi in Ucraina, ma alle poltrone“Loro hanno in testa il secondo mandato”, la sua analisi tranchant al Messaggero.

A proposito del ministro degli Esteri, Renzi non intravede un suo approdo nell’area centrista. “Di Maio ha rinnegato tutte le idee che lo hanno portato in parlamento: bene, meglio tardi che mai. Ma questo non significa dargli la leadership dell'area Macron”, il monito dell’ex segretario Pd. Renzi, infatti, ha ricordato che il titolare della Farnesina “è pur sempre l'uomo che ha visitato i gilet gialli. Stiamo ancora aspettando che si scusi per le sue parole sulla Boschi dopo l'assoluzione su banca Etruria e contro gli amministratori del Pd su Bibbiano”. La resa dei conti nel mondo grillino è vicina, Renzi prepara i pop corn.

L'addio commosso di Conte: l'ex premier lascia Palazzo Chigi tra gli applausi dei dipendenti

L'emozione del presidente del consiglio uscente dopo il tradizionale saluto del picchetto militare

Redazione 13 febbraio 2021 13:43 

 Giuseppe Conte commosso dopo l'addio a Palazzo Chigi. MAURO SCROBOGNA/LAPRESSE/POOL/ANSA 

Applausi e commozione durante il saluto di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Prima del tradizionale passaggio di consegne l'ex premier ha accolto nella sala dei Galeoni il presidente del Consiglio Mario Draghi. Il premier uscente e il suo successore si sono riuniti per un colloquio, prima della cerimonia della campanella. Dopo il passaggio di consegne che ha segnato l'insediamento del nuovo governo a Palazzo Chigi, l'ormai ex presidente del consiglio si è congedato dalla sede di governo con il saluto del picchetto militare dei Granatieri di Sardegna. Conte, visibilmente emozionato, al termine degli onori militari nel cortile di palazzo Chigi, ha chiamato vicino a sé la compagna Olivia Paladino.

Giuseppe Conte si congeda tra gli appalusi

Dalle finestre del palazzo si sono affacciati decine di dipendenti che gli hanno riservato un lungo applauso, al quale Conte ha risposto con un caloroso saluto. Vicino all'ex presidente del consiglio c'era anche Rocco Casalino, anche lui molto provato emotivamente. Il portavoce del premier è stato ripreso dalla telecamere di La7 visibilmente commosso e in lacrime. Quindi Conte e la sua compagna hanno lasciato la sede del governo, mentre un gruppo di sostenitori radunati a dall'altro lato della piazza ha intonato anche un coro "Conte Conte". 

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Conte: "Torno a vestire i panni del semplice cittadino"

"Da oggi non sono più Presidente del Consiglio." ha poi scritto l'ex premieri in un lungo messaggio postato su facebook. "Torno a vestire i panni di semplice cittadino. Panni che in realtà ho cercato di non dismettere mai per non perdere il contatto con una realtà fatta di grandi e piccole sofferenze, di mille sacrifici ma anche di mille speranze che scandiscono la quotidianità di ogni cittadino".

"È davvero necessario - si legge ancora nel messaggio dell'e premier - che ognuno di noi partecipi attivamente alla vita politica del nostro Paese e si impegni, in particolare, a distinguere la (buona) Politica, quella con la - P - maiuscola, che ha l'esclusivo obiettivo di migliorare la qualità di vita dei cittadini, dalla (cattiva) politica, intesa come mera gestione degli affari correnti volta ad assicurare la sopravvivenza di chi ne fa mestiere di vita", si legge nel messaggio dell'ex premier.

"Ho lavorato nel 'Palazzo', occupando la 'poltrona' più importante. Ma tra i corridoi e gli uffici di Palazzo Chigi, anche alla fine delle giornate più dure e dopo le scelte più gravose, ho sempre avvertito l'orgoglio, l'onore e la responsabilità di rappresentare l'Italia. Sono grato a Voi cittadini per il sostegno e l'affetto, che ho avvertito forti e sinceri in questi due anni e mezzo. Ma vi sono grato anche per le critiche ricevute: mi hanno aiutato a migliorare, rendendo più ponderate le mie valutazioni e più efficaci le mie azioni". 

"La forza e il coraggio dimostrati dalla intera comunità nazionale soprattutto durante quest'ultimo anno di pandemia sono stati davvero incredibili - ha scritto ancora Conte-: ci hanno dimostrato che ogni ostacolo, anche il più alto e insidioso, può essere superato, scacciando via le paure e i calcoli di convenienza, fidando nel coraggio dell'azione, nella determinazione dell'impegno, nell'etica della responsabilità. Io stesso ho cercato di far tesoro di questa esperienza, pur con i miei limiti, ma - vi assicuro - con tutto il mio impegno e la mia massima dedizione".

"Insieme a tanti preziosi compagni di viaggio abbiamo contribuito a delineare un percorso a misura d'uomo, volto a rafforzare l'equità, la solidarietà, la piena sostenibilità ambientale. Il mio impegno e la mia determinazione - conclude - saranno votati a proseguire questo percorso. La chiusura di un capitolo non ci impedisce di riempire fino in fondo le pagine della storia che vogliamo scrivere. Con l'Italia, per l'Italia. Grazie". 

"Rammarico? Nessuno, dobbiamo guardare sempre il bene dell’Italia e vedere se si creano le condizioni affinchè il Paese sia messo in sicurezza al più presto" aveva detto nei giorni scorsi il premier intercettato dai cronisti fuori dalla Camera. "Ci sono tali urgenze nel Paese che i sentimenti personali non hanno alcun rilievo. Non guardiamo ai destini personali ma a quello dei cittadini perchè c’è tanta sofferenza in giro".

L'addio di Conte a Palazzo Chigi: il video

https://www.youtube.com/watch?v=Qcluc-iyJ7w

Scritto da Mario Arpaia   
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