Sanità Appalti, Malaffare e Corruzione
Giovedì 09 Settembre 2010 13:59

Quando si parlerà finalmente di legalità? La strada da percorrere è ardua,ma,con prove alla mano,dobbiamo denunciare le illegalità dei concorsi pubblici sulla sanità. Intorno al sistema sanitario si succedono scandali l’uno dopo l’altro. Tornando indietro di qualche anno il nome di Armando Liberatore non ci è nuovo;rinviato a giudizio per corruzione,è stato un personaggio di spicco della politica locale nonchè direttore amministrativo,dirigente del personale dell’Asl Foggia/1. Arrestato,in un’operazione della guardia di finanza, per l’abuso nell’assegnazione di gare d’appalto, per i servizi di pulizia, guardiania ,ausiliariato e smaltimento dei rifiuti speciali, alla cooperativa barese “La Fiorita”senza che questa avesse i requisiti necessari,gli appalti infatti sarebbero stati prorogati automaticamente senza nessuna gara. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis e con Liberatoresono state coinvolte altre 15 persone tra i quali personaggi di primissimo piano come l’ex presidente della regione Puglia Raffaele Fitto e Mario Morlacco,supermanager della sanità,che era alla dirigenza dell’Ares,agenzia sanitaria regionale e poi nominato subcommissario alla sanità della regione Lazio al fianco di Marrazzo . Si contestano reati che vanno dall’associazione per delinquere alla turbativa d’asta alla corruzione,per alcuni reati addirittura si ipotizza l’aggravante di associazione mafiosa. Oscenità nella sanità pugliese è dunque roba vecchia,ma che continua immutata a far danni!Comportamenti eticamente irreprensibili vengono denunciati da dipendenti Asl e non possiamo non dare loro voce. Affermano che a portare a Foggia Liberatore fu Dino Marino,presidente della commissione sanità, dal quale prende ancora ordini. Sembrerebbe che a pilotare la sanità service, sia stato proprio Dino Marino che con Cecchino Damone,opposto politicamente,continua ascaricarsi accuse . Pesanti dichiarazioni sono quelle del signor M., ex dipendente Asl ,che asserisce che il ragioniere Romolo De Francesco è tenuto ancora in servizio,nonostante sia stato condannato per aver falsificato alcune graduatorie di concorsi a Foggia,e non risulta aver mai fatto un concorso pubblico in quanto sprovvisto di qualifica e di requisiti richiesti, ma tutto tace. Per legge il concorso pubblico è l’unico mezzo per accedere alla Pubblica Amministrazione e non si dovrebbero avviare procedure diverse di reclutamento di personale che non siano pubbliche. Insomma, solo per scambi di favore, in cambio di mazzette o di vantaggi ottenuti si fanno assunzioni,è così che funziona? A quanto pare per chi non è raccomandato non c’è speranza. Lo stesso Liberatore viene da un concorso che non si poteva fare,come anche il dott Sacco dell’Asl di San Severo. Nomi noti sono anche quelli di Di Venere e Delle Vergini che hanno fatto fare concorsi a chi non poteva farli. Ildirettore amministrativo che ha permesso questi concorsi truffa è dunque il dott Simonetti? Tutto ciò basterebbe per sospendere qualcuno da una carica pubblica ,ma politici corrotti continuano a gestire questo malaffare. Il tempo dell’illegalità è scandito ad un ritmo impressionante di denunce, vivere nella legalità,abbandonando concorsi truccati e quant’altro, sembra impossibile in una realtà come la nostra dove chi è ai vertici sbaglia e sfugge alle proprie responsabilità. C’è l’urgenza di maggiori controlli e di trasparenza,si continua a “giocare” e a pagarne le spese siamo sempre noi cittadini fermi a guardare “attività lucrative di lobby affaristico malavitose” collegati con personaggi importanti che non dovrebbero avere questi interessi criminali così perversi. La sanità è allo sfascio ed è inevitabile chiederci perché. Non c’è propaganda politica che tenga,dobbiamo darci una mossa,sanità non è più sinonimo di salute,la sanità è malata da molto tempo e urge unacura.

Scritto da Jenny Varlotta   
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