Foggia, casa diritto inviolabile
Domenica 26 Settembre 2010 20:21

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Abitare nella crisi ma anche sopravvivere alle (e nelle) emergenze. Lottare nei territori consegnati all’isolamento, alla mercificazione, alla desertificazione sociale. Una due giorni in cui realtà impegnate nella lotta per l’abitare in tutta Italia si ritroveranno per fare il punto della situazione sull’emergenza abitativa, confrontare le proprie esperienze locali.
"Sto fuori casa da otto mesi con un bambino di due anni e mezzo. Prendo 600 euro di salario, non posso pagarne 580 di affitto. Chiedo anche solo una stanza. Ma mio figlio non può crescere in una macchina!". Altra voce, stavolta è un maschio e l’accento è straniero: "Il 14 ottobre mi buttano fuori casa, ho due figli e una nonna...". Un’altro indica una decina di persone sedute nella stessa fila di sedie: "Da lì fino qui abbiamo tutti perso il lavoro". Un altro sembra recitare un problema di aritmetica di quelli che danno alle elementari: "Prendo 700 euro di mobilità, l’affitto me necosta 650". Risoluzione: "Da tre mesi non pago".
Ad oggi abbiamo costatato la grave situazione degli sfratti, sono per "morosità". La città - che il governo ha cancellato dalla lista del blocco degli sfratti - ha 180mila abitanti, è in una fase di crisi economica acutissima. La Caritas denuncia che sono sempre più gli anziani ricorre a qualche forma di servizi sociali. La chiusura delle fabbriche,l’agricoltura che non c’è,la piccola impresa fa la fila per le procedure di messa in cassa integrazione. Una foto agghiacciante. Ma gli affitti sfiorano i 600 euro per alloggi normalissimi di 70 metri quadri. Lo slogan dell’Unione inquilini è "Chi perde il lavoro perde la casa". "Chiediamo al governo, così come sono stati rinegoziati i mutui, la sospensione per cinque anni del mercato libero degli affitti in favore dei soli canoni concordati. Fossimo in Germania ci sarebbe un tetto all’interesse usuraio che viene applicato nei canoni liberalizzati. Non c’è rapporto tra il valoreimmobiliare e la pigione".
Ora scenderemo in piazza - annuncia l’Ui -   "Ma chi non ha casa non può aspettare i tempi di questo genere di politica".
I senza casa sono arrabbiati e chiedono un incontro con le istituzioni affinchè la "precarietà casa" venga risolta nel rispetto dell’umanità.
Alle istituzioni i sindacati avrebbero chiesto di nuovo l’apertura di un Osservatorio con le parti sociali e le opposizioni per monitorare un fenomeno in crescita, la disponibilità di strutture dismesse - le vecchie poste, le caserme lasciate vuote ecc... - per l’emergenza abitativa. Canone sostenibile, canone concordato, moratoria, sportello casa e connessione delle lotte. "Servono misure di sostegno all’affitto e al reddito, serve un nuovo welfare", "Oggi lo sfratto per morosità provoca la perdita di ogni diritto all’accesso alle liste per le case popolari chiediamo anche che la morosità incolpevole cessi di produrre questo effetto".
L’assessore regionale... inquadra ilproblema nel contesto anche di una "sottrazione di soldi al consumo e all’economia dovuta alla proprietà dffusa", cioè alla propensione delle famiglie di indebitarsi per comprare casa. Parla anche di autorecupero e autocostruzione, di rivedere i massimali di costo per evitare gli effetti perversi delle gare al ribasso (chi vince non riesce a terminare i lavori e molla il cantiere) fissando criteri sulla qualità del lavoro e delle tecnologie. tante famiglie sono in lista per una casa, mentre in città ci sono case sfitte . L’introduzione della cedolare secca è stata un regalo alle immobiliari perché sgancia la fiscalità dal reddito e cancella gli sgravi per i canoni concordati. La casa non può essere un elemento di accumulo speculativo. Se negli anni 80 servivano 80 stipendi medi per comprarsela oggi non ne bastano 180. la Puglia  ha incrementato il sostegno per gli affitti ma questi hanno l’effetto collaterale di far lievitare i prezzi. Invece, immettere case a canone agevolatofarebbe deprimere il mercato.

 

Scritto da Pullo M. Rosaria   
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