11 settembre LA TRAGEDIA DELLE TORRI GEMELLE
Giovedì 10 Settembre 2015 10:36

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Era un'ora qualunque di svariati giorni fa, forse mesi o anni,

potrebbe essere l'attimo appena trascorso,

oppure adesso, mentre scrivo queste parole.

Il tempo non esiste più, gli orologi si sono liquefatti

come nei dipinti di Salvador Dalì, lui lo sapeva.

Allora la persistenza della memoria ha preso il sopravvento,

si è espansa enormemente, da non vederne più i confini.

Dissolto ogni punto di riferimento rimane l'ultimo ricordo

a tenere insieme la mia massa, rallentarne appena la velocità,

quel tanto da non farle toccare il limite della luce,

impedire l’infinito e combaciare con il tutto.

Quindi posso afferrare quel momento.

Eh, sì! Perché ciò che cerco è del mondo di prima.

Ora vago in uno spazio sospeso sull'abisso, dove l’intero

è diverso, cerco la discontinuità da cui ha avuto inizio l’incubo,

per me, per tutti noi: la mattina dell’11 settembre 2001.

Mauro Giovanelli - Genova

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It was an hour any of several days ago, maybe months or years,

It could be the moment just past,

or now, as I write these words.

Time does not exist anymore, the clocks have liquefied

as in the paintings of Salvador Dali, he knew it.

Then the persistence of memory has taken over,

It has expanded enormously, not to see the boundaries.

Dissolved each landmark is the last memory

to hold together my mass, just slow down the speed,

just enough to prevent them from touching the limit of light,

prevent infinite and tie in with the whole.

So I can grab that moment.

Oh yeah! Because what I want is the world's first.

Now vague in space suspended over the abyss, where the entire

is different, try the discontinuity which began the nightmare,

for me, for all of us: the morning of 11 September 2001.

Mauro Giovanelli - Genoa

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Sopravvissuta alla tragedia delle Torri Gemelle, ritratta da uno scatto che è diventato iconico, la 'donna impolverata' è morta per un cancro allo stomaco, dopo una lunga lotta con la depressione. La notizia l'ha data il fratello su Facebook, ricordando "la nostra eroina". Marcy Borders, di Bayonne, New Jersey, l'11/9 aveva 28 anni e

lavorava da un mese alla Bank of America. Quando la torre in cui lavorava fu colpita da uno dei due aerei dirottati dai terroristi, lei disobbedì al suo capoufficio e scappò dall'edificio. E così si salvò la vita. In un'intervista al Jersey Journal dello scorso autunno parlò della sua malattia in questi termini: "Mi domando se questo abbia causato la mia malattia. Io credo di sì perché non sono mai stata male; né pressione alta, né colesterolo o diabete. Come può accadere che da un giorno all'altro ti svegli e sei malata?". Il numero di tumori legati all'11 settembre è in costante crescita negli ultimi anni, così come documenta il Centers for Diseas Control and Prevention: sono più di 4mila i casi di sopravvissuti a cui è stato diagnosticato il cancro in relazione agli attacchi alle Torri Gemelle

Gli attentati dell'11 settembre 2001 hanno provocato la morte di 2 974 persone, esclusi i diciannove dirottatori: 246 su quattro aerei di linea, 2 603 a New York e 125 al Pentagono.[1][2] Altre 24 persone sono ancora elencate tra i dispersi.[3] Circa 292 persone vennero uccise dai detriti delle due torri o dalle persone che si lanciarono nel vuoto. Tutte le vittime erano civili a parte 55 militari uccisi al Pentagono.[4] Furono più di 90 i paesi che persero cittadini negli attacchi al World Trade Center[5] La maggior parte delle vittime erano statunitensi, seguiti da 67 britannici, 47 dominicani e 41 indiani. Alle 2 974 persone che persero al vita l'11 settembre 2001 vanno aggiunte altre persone che morirono per le malattie causate dal fumo formatosi quel giorno in seguito al crollo delle due torri, arrivando ad un totale di 2 999 vittime. Fu una donna, nel febbraio del 2002, la prima persona morta a causa di una malattia polmonare provocata dall'esposizione al denso fumo di quella mattina.[6] Inoltre, a ben 1 140 persone che hanno lavorato, studiato o semplicemente vissuto a Lower Manhattan nel periodo degli attentati è stato diagnosticato un cancro.[7] Vanno aggiunte, infine, undici gravidanze non portate a termine a causa della morte delle madri l'11 settembre.[8]

Onoriamo Peaceful Tomorrows
Lunedì 03 Novembre 2014 16:32

APeaceful_Tomorrows_New_York

Dear all,

September 11 Families for Peaceful Tomorrows sent to our Association the photos of our symbols next to those of the victims of the attacks in New York. It is an ideal twinning that creates an even greater bond between the members of that so hard hit community and us, who have made memory our raison d’être. Our symbols recall the institutional twinning between the cities of Bari and Bologna, established in memory of the massacre that took place at the station of Bologna on August 2nd , 1980. We would like to invite the families of the victims of September 11th to a meeting in the city hall of Bari or Bologna.

The resolution unanimously approved by the two city councils clearly states that the twinning is aimed at promoting common activities designed to strengthen the memory.

This twinning is adopted

as a common and supportive action

intended to commemorate the innocent victims of the massacre

that took place at the Bologna station on August 2nd 1980,

and to foster a constant

cultural and civil commitment.

We warmly thank Andrea Leblanc, whom we had the chance to meet in Perugia some years ago during the Peace walk, as she was able to understand our feelings of love vis-à-vis those people who lost their life in such a tragic way.

The history of “Peaceful Tomorrows”, founded by some families of the victims of September 11th , is very different from that of any other pacifist association: the association did not stem from an idea but from the “sharing” of an experience and the pursuit of a way to understand the grieving process and turn it into action for peace.

We sincerely thank you and give you our best regards

The Board of Directors and the President Mario Arpaia

Gentilissime/i,

September 11 Families for Peaceful Tomorrows ha inviato alla nostra Associzione le immagini dei nostri simboli accanto a quelli delle vittime delle Torri gemelle di New York. Un gemellaggio ideale che lega ancora di più i membri di quella comunità così duramente colpiti e noi che abbiamo fatto del ricordo, della memoria, una ragione importante della nostra vita. I nostri simboli ricordano in particolare il gemellaggio istituzionale tra le città di Bari e di Bologna per la strage del 2 agosto alla stazione di Bologna. Noi fin da oggi invitiamo i familiari delle vittime del 11 settembre ad un incontro possibilmente presso il Comune di Bologna e di Bari. E' scritto chiaramente nelle delibere votate all' unanimità dai due consigli comunali che il gemellaggio ha come obiettivo quello di promuovere attività comuni volte al ricordo.

L'approvazione del suddetto gemellaggio si

concretizza in una comune azione solidale di

ricordo e di commemorazione delle vittime

innocenti della strage del 2 Agosto 1980 alla

stazione di Bologna volto a stimolare un costante

impegno culturale e civile.

Ringraziamo di cuore Andrea Leblanc che abbiamo avuto la fortuna di conoscere qualche anno fa a Perugia in occasione della Marcia della Pace, per aver saputo interpretare i nostri sinceri sentimenti di amore verso quanti hanno perso la vita così tragicamente.

La storia di "Peacefull Tomorrows", nata da alcune famiglie delle vittime dell' 11 settembre,è diversa da quella di ogni altra associazione pacifista: non nasce da un'idea, ma dalla "condivisione" di un'esperienza. E dalla ricerca di un modo comune di capire,elaborare il lutto e trasformarlo in azione di Pace.

APeaceful_Tomorrows_-Ricordo

 
Scritto da Mario Arpaia   
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