Venerdì 05 Ottobre 2018 20:53 |
Roberto Matatia Un fatto gravissimo, non conoscono la storia, come fanno ad insegnare in un liceo, insensibilità, incompetenza, e senso del ridicolo. Roberto Matatia era stato invitato per parlare di leggi razziali al liceo Fiani-Leccisotti di Torremaggiore. Ma gli insegnanti non avrebbero gradito. Il preside: "Mi dissocio dall'episodio" Roberto Matatia era stato invitato per parlare di leggi razziali al liceo Fiani-Leccisotti di Torremaggiore. Ma gli insegnanti non avrebbero gradito. Il preside: "Mi dissocio dall'episodio" FOGGIA - È polemica a Torremaggiore dopo la mancata conferma dell'invito allo scrittore ebreo di Faenza Roberto Matatia a parlare nel liceo classico Fiani-Leccisotti delle leggi razziali. Un invito ritirato perché - secondo quanto lo stesso scrittore ha dichiarato al sito ufficiale della Comunità ebraica di Milano - alcuni docenti della scuola foggiana avrebbero avuto da ridire sull'incontro asserendo che "a scuola non si fa politica".
Eleonora Lorusso-5 settembre 2018 Nel settembre del 1938 l'Italia fascista varò le leggi razziali, firmate senza battere ciglio dal re Vittorio Emanuele III, che macchiò per sempre di infamia Casa Savoia. Le leggi razziali in ItaliaIl Regime di Benito Mussolini, con il Regio Decreto del 5 settembre del '38, si adeguò di fatto alla legislazione antisemita della Germania nazista, che fin dal 1933, anno dell'ascesa al potere del Führer, varò una serie di provvedimenti contro gli ebrei, che portatono all'Olocausto, ovvero il genocidio di 6 milioni di persone, compresi donne e bambini, ricordati con la Giornata della Memoria, il 27 gennaio. Nel 1933 si stima che ci fossero 13 milioni di ebrei in Europa, dei quali circa 40.000 in Italia. Anche questi diventarono progressivamente vittime di un "razzismo di Stato", prima tramite leggi discriminatorie a livello sociale ed economico, poi con la violenza vera e propria.
------------------------------ La prima pagina del "Corriere della Sera" dell'11 novembre 1938, con l'annuncio dell'approvazione delle "Leggi per la difesa della razza" da parte del consiglio dei ministri del governo fascista. Il re Vittorio Emanuele III promulgò il provvedimento. ------------------------------
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Scritto da Quotidiano La Repubblica |