LA STRUTTURA DI COMPARTO NAZIONALE
DEI DIRIGENTI SCOLASTICI DELLA FLC CGIL
Esprime profondo dissenso rispetto alla decisione dell’Amministrazione comunale di Lodi di escludere dal servizio di mensa scolastica i bambini stranieri extracomunitari perché le loro famiglie non sono in grado di dimostrare di essere in condizione di indigenza anche nel Paese di origine.
Mentre a tutti gli altri utenti italiani e stranieri provenienti da paesi UE viene richiesta una semplice autocertificazione, proprio agli utenti più deboli si richiede una certificazione che essi non sono in grado di produrre e si consuma così una delle più gravi e odiose discriminazioni, in violazione dei più elementari diritti di inclusione e protezione che la Costituzione italiana e il diritto internazionale riconoscono incondizionatamente all’infanzia, specie se in situazione di disagio e povertà.
La scuola pubblica italiana è luogo simbolo di democrazia, inclusione e accoglienza e non deve trasformarsi, proprio per i soggetti più bisognosi di protezione, in luogo di discriminazione e separazione.
Non è questo l’ambiente in cui far crescere le giovani generazioni.
I dirigenti scolastici della FLC CGIL chiedono perciò al Ministro dell’Istruzione un intervento immediato affinché siano riammessi a fruire della mensa tutti i bambini di Lodi esclusi, a difesa del loro diritto allo studio e di quello di tutte le bambine e i bambini che frequentano le scuole della Repubblica, comprese quelle del comune di Lodi e di ogni altro comune italiano, nel rispetto della Costituzione italiana, delle finalità educative del sistema scolastico italiano, delle specifiche Linee guida del MIUR per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, del diritto di tutte le bambine e i bambini a vivere un’esperienza educativa serena e felice.
I dirigenti scolastici della FLC CGIL invitano tutti a condividere con la loro firma l’appello al Ministro dell’Istruzione, in difesa dei valori costituzionali della democrazia, dell’inclusione, del diritto allo studio per tutti.