Domenica 28 Aprile 2019 11:28 |
Con preghiera di divulgazione Le schede allegate ricordano le figure del giovane studente Sergio Ramelli e dell’avvocato Enrico Pedenovi (Ucciso da Prima Linea) vittime della violenza politica di gruppi violenti estremisti di sinistra. Sergio Ramelli fu aggredìto a sprangate, sotto casa nel quartiere Città Studi, dai facinorosi di Avanguardia operaia, causandogli un trauma cranico che lo condusse alla morte dopo un’ atroce agonia durata un mese. Le forze politiche democratiche e la società civile si sono fatto scippare le Commemorazioni di due vittime del terrorismo dai nazifascismi. Ora è giunto il momento di riappropriarsi della capacità di contrastare l’indegno spettacolo che si rinnova, ogni anno il 29 Aprile a Milano, per la commemorazione di Ramelli e Pedenovi da parte di gruppi neofascisti di Forza Nuova, Lealtà Azione e Casapound . Questi gruppi sono anticostituzionali e strumentalizzano la “memoria” di due vittime del terrorismo con cortei di violenta provocazione fascista. S’impone il dovere morale e civile delle istituzioni, dei partiti democratici e della società civile di non dimenticare due vittime del terrorismo. L’attuale momento storico impone una mobilitazione generale per aprire un dibattito fra le forze democratiche sul tema della “eredità negli anni di piombo e degli opposti estremismi”, non per legittimare gli omicidi politici dei fanatici rivoluzionari estremisti leninisti e tanto meno la cieca e vile violenza stragista dell’eversione di estrema destra.. Dal 29 Aprile 2020 siano i partiti democratici e le associazioni di volontariato i protagonisti e della memoria senza manifestazione nazifascista e i saluti romani camerateschi. Siano le istituzioni: Comune di Milano e Regione e tutte le altre forze democratiche a proporre una celebrazione collettiva per ricordare Ramelli e Pedenovi per togliere il monopolio a squallidi esponenti neofascistei che indicono “parate folkloristiche di odio e di violenza di svastiche nazifasciste incivili e antidemocratiche ! Mai più terrorismo politico nella nostra Milano e in Italia. Le polemiche sulla tradizionale cagnara fascista per ricordare un 19enne vittima dell’odio non è il modo migliore per fare rivivere la sua memoria di vittima innocente e qualche colpa ce l’hanno anche quelli che discriminano le vittime di sinistra da quelle di destra per una squallida speculazione ideologica. ! Antonio iosa vittima delle brigate rosse nell’attentato alla sezione DC di via Mottarone del 1° Aprile 198°0
|
Scritto da Antonio Iosa del Direttivo nazionale Aiviter |