EUROPA. UN FUTURO PER I GIOVANI
Domenica 26 Maggio 2019 07:36

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L’incontro con il prof. Romano Prodi, organizzato dal prestigioso Conservatorio Umberto Giordano di Foggia, è stato un grande successo,musica e competenze, anche nell’ottica del voto per l’Europa degli Stati. Prodi è un patriota, ha formato le coscienze di milioni di cittadini, l’uomo che più di tutti ha dato prestigio all’Italia, nel contesto europeo ed internazionale. La dignità di un popolo, come la democrazia si conquistano giorno dopo giorno, con impegno e passione civile.

La grandezza dell’Europa è l’unione di tutte le minoranze del nostro Continente, Prodi è il politico che, insieme a De Gasperi, Berlinguer, Ciampi e da ultimo Monti, hanno dato il massimo per competenza e grandissima passione politica. Romano Prodi proviene da quel grande laboratorio di idee che si chiama “Il Mulino”, nel passato diretto da Beniamino Andreatta a Bologna. Ascoltare le lezioni di Prodi è un grande privilegio. Il Presidente del Conservatorio lo osservava estasiato, peccato che mancavano i giovani universitari e i maturandi delle scuole superiori. Mio figlio Alessandro che lavora a Treviso, lo ha ascoltato attraverso il maxischermo, installato fuori l’auditorium essendo strapieno di studenti, interessati ad ascoltare le esperienze maturate da Romano Prodi, come Presidente della Comunità europea. Nel periodo del suo mandato, Alessandro neo laureato in Economia e commercio, ebbe la fortuna di partecipare ad uno stage di tre mesi a Bruxelles, ricorda sempre il grande prestigio e la considerazione che gli italiani  codevamo in Europa.

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Incontrammo a Foggia il prof. Prodi, la prima volta in occasione della fondazione dell’ Ulivo, aggregazione di più anime del centro sinistra, una grande intuizione! Fu immediatamente un grandissimo successo, fu l’unico, Prodi, sbeffeggiato in Parlamento con il nome di mortadella, a battere per due volte l’Unto del Signore. Ora come allora c’era Pino Marasco, amico personale di Prodi e amico mio. Con Pino come Prodi, grandi appassionati di ciclismo, praticanti, quante uscite insieme sui colli del Sub-Appennino Dauno.

Prodi ricorda La Pira, cattolico praticante come lui, illuminato ed ottimista, al servizio del suo paese; indicato come Presidente della Repubblica, fu bocciato dal voto incrociato dei pseudo progressisti e una destra illiberale. Le sconfitte politiche di Prodi, sono in parte la conseguenza della situazione politica dei giorni nostri. Incompetenza, arroganza, improvvisazione, governano un paese stremato e deluso.

 

Scritto da Mario Arpaia   
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