Economia circolare fa rima con Lombardia: il 90% dei rifiuti è recuperato o diventa energia
Venerdì 31 Maggio 2019 08:37

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Da Lecco tessuti più resistenti al fuoco e meno inquinanti grazie al grafene
redazione open innovation
(Regione Lombardia)

Da Lecco tessuti più resistenti al fuoco e meno inquinanti grazie al grafene
Progetto innovativo finanziato da Regione: il nano materiale sostituisce sostanze tossiche
La sfida è quella posta tutte le aziende che operano nel campo del tessile: rendere i tessuti resistenti al fuoco, aumentando i margini di sicurezza per gli utenti. La Prosetex SPA di Bulciago, in provincia di Lecco, l’ha raccolta e vinta sperimentando con successo un procedimento innovativo, grazie anche a un contributo di 172,920 euro di Regione Lombardia tramite il bando Linea R&S per MPMI (FRIM FESR 2020).


L’ultima frontiera del tessile
L’obiettivo del progetto era la creazione di una nuova metodologia di trattamenti superficiali compositi per rivestimenti tessili grazie all’utilizzo del grafene, un nanomateriale bidimensionale dalle mille proprietà: il grafene, per dire, è leggerissimo ma più resistente dell’acciaio, e appunto del tutto ignifugo.
Allo studio c’era dunque un processo di trattamento del tessuto che, sfruttando sostanze e composti innovativi, permettesse di rendere ignifughi anche tessuti che con le tecnologie precedenti non rientrerebbero negli standard qualitativi di resistenza al fuoco imposti dalla normativa.
La normativa
È nota infatti nel settore tecnico dei tessuti, particolarmente per rivestimento, la necessità imposta dalle normative che gli stessi risultino ignifughi a salvaguardia della sicurezza degli utilizzatori finali. Tutti i prodotti tessili sono infiammabili e rispondono all’applicazione di una fiamma in modo diverso a seconda della natura chimica delle fibre (cotone, nylon, polipropilene, viscosa), del loro orientamento all’interno del manufatto, delle dimensioni fisiche e delle applicazioni finali.
A seconda delle dimensioni del prodotto tessile, poi, il comportamento al fuoco è completamente differente. Tanto più basso è il rapporto tra massa e superficie del materiale, tanto più facilmente e velocemente esso brucerà. La combustione del tessuto è anche influenzata dalla struttura del materiale, che determina l’accessibilità dell’ossigeno/aria e dunque del ‘motore’ della reazione di combustione. Ecco perché risultano indispensabili trattamenti di nobilitazione dei tessuti in grado di incrementare le performance di resistenza al calore.
La novità ecologica del progetto
Nel campo dell’industria tessile, i trattamenti ignifughi dei tessuti sono principalmente basati su un processo di retro spalmatura di resine polimeriche additivate con triossido di antimonio (Sb2O3) e additivi alogenati.
La tossicità e l’impatto ambientale legati al triossido di antimonio impongono, tuttavia, una limitazione dell’uso di questa sostanza. In risposta a questo bisogno il progetto introduce una miscela ignifugante con un componente carbonioso, una tecnica specifica di produzione e schiumatura, un processo di produzione particolare, un tessuto trattato con tale miscela e un metodo di trattamento del tessuto. Con questo progetto l’azienda è precursore nell’eliminazione del triossido di antimonio dai cicli di produzione, con notevoli benefici per la tutela dell’ambiente.
 
Economia circolare fa rima con Lombardia: il 90% dei rifiuti è recuperato o diventa energia

redazione open innovation
(Regione Lombardia)
Pubblicato il 27/05/2019

Economia circolare fa rima con Lombardia: il 90% dei rifiuti è recuperato o diventa energia
Regione: numeri da record, differenziata in crescita, è la frontiera del futuro
 “La gestione del sistema di rifiuti in Lombardia funziona: abbiamo il record di raccolta differenziata e recupero di materia più alti in assoluto. La nostra Regione è un punto di riferimento sia in Italia sia in Europa. Continua infatti a diminuire la produzione di rifiuti e soprattutto aumentano quelli differenziati, che poi vengono in gran parte riutilizzati nell’ottica dei principi dell’economia circolare”.
Così l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia ha illustrato i dati del sistema dei rifiuti in Lombardia, dove la gran parte (60,9%, ovvero il +2,1% rispetto al 2016) è materiale che viene recuperato. Il 24,1%, in calo, è conferito ai termovalorizzatori.
Tra materia ed energia, viene recuperato il 90,2% dei rifiuti. Praticamente nulla la quantità di rifiuti che va in discarica (0,5%, in continua diminuzione). Infine, il 6,6% viene sottoposto a trattamento meccanico biologico (tmb).
Nel 2017, i rifiuti solidi urbani prodotti in Lombardia sono stati 4 milioni e 684 mila tonnellate: l’1,6% in meno rispetto al 2016 e circa il 10% in meno rispetto al 2008. La Lombardia, infatti, è al di sotto della media nazionale per rifiuti pro capite. “L’economia circolare - ha concluso l’assessore - è un tema di natura economica ma anche politica: sta a noi decidere se cogliere questa opportunità che rappresenterà la nuova frontiera per il futuro”.
 
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Scritto da Filippo Arpaia   
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