IL GATTOPARDO SI TRASFERISCE IN UMBRIA
Lunedì 28 Ottobre 2019 09:59

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Il titolo Il Gattopardo si rifà ad una frase del protagonista, il principe Salina, che raccontando la sostituzione in atto tra la vecchia nobiltà e la borghesia come classe dominante dice: "Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra". Il termine Gattopardo, dunque, ha un’accezione positiva, almeno in un primo momento.

Un significato che viene completato, però, da un’altra celebre frase del Gattopardo, pronunciata nel film di Visconti da Alain Delon, che interpreta Tancredi di Falconeri, nipote del protagonista: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. Cambiare tutto per non cambiare niente, una frase che cattura l’impossibilità di evolversi per la Sicilia, un concetto ripetuto anche in un’altra frase del romanzo dallo stesso principe Salina: “il peccato che noi Siciliani non perdoniamo mai è semplicemente quello di 'fare'...".

Gentilissime/i,

la vittoria in Umbria delle destre è la dimostrazione che una vera sinistra in Italia non c’è mai stata, tranne quella guidata da Di Vittorio contro i latifondisti del Sud e quella di Enrico Berlinguer. La sinistra muore con Moro. L’alleanza tra il PCI e la democrazia Cristiana per cambiare il Paese, non nasce a causa del peccato di origine, non aver fatto i conti con il passato regime fascista.

L’Italia è di destra, non liberale, ma becera, razzista, fascista, populista, e peronista. Agli italiani piace l’uomo solo al comando, l’esempio di Renzi e di Salvini non hanno prodotto nessun risultato positivo, l’affarismo dei due è vissuto come furbizia positiva da popolo sovrano, dimenticando che si tratta di una virtù servile. Abbiamo bisogno di un padrone, le libertà le hanno conquistate le minoranze, i moti risorgimentali, i Partigiani della guerra di Liberazione dal nazifascismo, la Resistenza alle stragi e agli anni di piombo, a Licio Gelli. Ricordate gli anni bui del belusconismo? Non facciamo prigionieri. La maggioranza degli italiani amano quei personaggi, si rivedono nei loro successi oscuri, si specchiano nella loro immagine, a volte farsesca, altre truce, specie con i più deboli, i migranti disperati, i poveri Cristi!

Avete mai sentito le destre parlare di difesa dell’ Ambiente, il vero ambientalista fu Alex Langer, un visionario lapiriano, antesignano di Greta Thumberg. Gli Italiani amano le promesse, i pallisti. L’ultima ? L’Alta Velocità in Umbria.

Le trasmissioni di approfondimento, amplificatori di promesse impossibili, sono loro i veri artefici della propagazione del nulla, del disfacimento della cultura che fu. Ore e ore di dibattiti senza ne testa e ne coda, spettatori vicini e lontani, con un occhio allo smartfhone e un orecchio ad ascoltare…

La scomparsa della scuola e dell’ Università, dello studio, dei sacrifici, la scuola è fatica , l’hanno resa ridicola, esami universitari regalati nelle Capitali Baltiche, mica al Mit, a Londra, a Parigi a Berlino, a Vienna. Le Università del Sud sono laurificio, li sfornano come fosse niente. E niente resteranno per tutta la vita.

In Umbria non ha vinto la destra, ha perso la ragione, la dignità degli italiani, gli italiani del miracolo economico, gli italiani che si rimboccarono le maniche e fecero grande il Paese. Abbiamo inventato di tutto, in quanto preparati seriamente, si studiava il latino e il greco, la storia e la filosofia. Abbiamo avuto Marco Zanuso e l’Industriale veneto Ennio Brion, l’architetto Luca Molinari che progettò la fabbrica, Adriano Olivetti, a lui si deve il recupero dei Sassi di Matera, con il trasferimento dell’ intera comunità al villaggio Lamartella.

La politica è fatta dai comici, dai cuochi, da esperti steward, non è bastato più di un anno di governo per capire l’improvvisazione, la cattiveria, la scortesia reciproca, l’arroganza, possibile che per il Ministero dell’Agricoltura si scelga una bracciante e non un esperto laureato in nuove tecnologie per le produzioni alimentari?

C’è una storia che segue questa nostra riflessione, gradiremmo che la leggeste, come contraltare alla politica morta come Mario Trudu.

Nati bradi nei pascoli

“Non si uccidono i cavalli di razza a quel modo, ci sono cavalli nati e cresciuti in una stalla lussuosa, ma ci sono anche quelli nati bradi nei pascoli, dove per sopravvivere si spaccano ogni giorno gli zoccoli, ma non per questo sono figli di una razza inferiore a coloro che sono nati in una stalla di lusso..”

Mecenati e inventori, cosa sanno i tribuni di oggi, i VINCITORI DELL’ UMBRIA ?

Scritto da Mario Arpaia   
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