A Bologna nasce il manifesto delle sardine: "Cari populisti, ci avete risvegliato"
Giovedì 21 Novembre 2019 12:18

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I quattro giovani di Bologna promotori del movimento delle "sardine" 

E' uno spettacolo di freschezza, entusiasmo, giovinezza, speranza, passione, amore per l'Italia. Viva l'Italia, l'Italia che che non vuole dopo il berlusconismo. il salvinismo pentastellato.Comunque vada, abbiamo già vinto.

 BOLOGNA - Hanno deciso di scrivere una sorta di manifesto delle "sardine" per spiegare le ragioni della nascita del movimento, inatteso anche per loro all'inizio con questa forza e numeri nelle piazze. I flash mob che pacificamente contestano Matteo Salvini e il populismo leghista si stanno moltiplicando in tutta Italia: oggi a Sorrento, poi Palermo, Reggio Emilia, Perugia, Rimini, Parma, Firenze, Napoli, Ferrara, Milano e Torino. 


I quattro trentenni Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa, promotori della piazza di Bologna che ha creato l'onda, hanno aperto una pagina ufficiale, "Seimila sardine", per mettere in Rete tutte le iniziative. Con un manifesto pubblicato oggi che mette in fila le ragioni di una protesta partita dal basso, senza bandiere di partito, per dare la sveglia - dicono - alle "nostre coscienze" e "opporci a chi per anni ha rovesciato bugie e odio su noi e i nostri concittadini".

La firma, come la pagina Facebook, è "seimila sardine", quelle che a Bologna per prime hanno battuto Salvini sui numeri: alla convention di apertura della campagna elettorale per il voto in Emilia Romagna il 26 gennaio la Lega è arrivata a riempire i cinquemila posti del palazzetto, in piazza l'obiettivo era di arrivare a seimila. Si sono presentate 12mila "sardine", che poi hanno preso il largo.

Il manifesto: "Benvenuti in mare aperto"


Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita.
Per troppo tempo avete tirato la corda dei nostri sentimenti. L’avete tesa troppo, e si è spezzata. Per anni avete rovesciato bugie e odio su noi e i nostri concittadini: avete unito verità e menzogne, rappresentando il loro mondo nel modo che più vi faceva comodo. Avete approfittato della nostra buona fede, delle nostre paure e difficoltà per rapire la nostra attenzione. Avete scelto di affogare i vostri contenuti politici sotto un oceano di comunicazione vuota. Di quei contenuti non è rimasto più nulla.

Per troppo tempo vi abbiamo lasciato fare.
Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara.
Per troppo tempo avete spinto i vostri più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete.
Per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero, perché eravamo stupiti, storditi, inorriditi da quanto in basso poteste arrivare.

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Adesso ci avete risvegliato. E siete gli unici a dover avere paura. Siamo scesi in una piazza, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo contati. E’ stata energia pura. Lo sapete cosa abbiamo capito? Che basta guardarsi attorno per scoprire che siamo tanti, e molto più forti di voi.

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Siamo un popolo di persone normali, di tutte le età: amiamo le nostre case e le nostre famiglie, cerchiamo di impegnarci nel nostro lavoro, nel volontariato, nello sport, nel tempo libero. Mettiamo passione nell’aiutare gli altri, quando e come possiamo. Amiamo le cose divertenti, la bellezza, la non violenza (verbale e fisica), la creatività, l’ascolto.

Crediamo ancora nella politica e nei politici con la P maiuscola. In quelli che pur sbagliando ci provano, che pensano al proprio interesse personale solo dopo aver pensato a quello di tutti gli altri. Sono rimasti in pochi, ma ci sono. E torneremo a dargli coraggio, dicendogli grazie.

rep

 

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Non c’è niente da cui ci dovete liberare, siamo noi che dobbiamo liberarci della vostra onnipresenza opprimente, a partire dalla rete. E lo stiamo già facendo. Perché grazie ai nostri padri e nonni avete il diritto di parola, ma non avete il diritto di avere qualcuno che vi stia ad ascoltare.

Siamo già centinaia di migliaia, e siamo pronti a dirvi basta. Lo faremo nelle nostre case, nelle nostre piazze, e sui social network. Condivideremo questo messaggio fino a farvi venire il mal di mare. Perché siamo le persone che si sacrificheranno per convincere i nostri vicini, i parenti, gli amici, i conoscenti che per troppo tempo gli avete mentito. E state certi che li convinceremo.

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Scritto da I quattro giovani di Bologna promotori del movimento delle "sardine"   
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