IL PRESIDENTE MATTARELLA E I DETENUTI
Venerdì 17 Aprile 2020 17:43

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AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA

QUIRINALE

Buongiorno Mario. Grazie del suo pensiero. E' davvero una tragedia... Io ne ho scritto anche stamattina sul Fatto Quotidiano. Buon lavoro

Susanna Marietti, coordinatrice di Antigone.

Le raccontiamo una nostra esperienza al tempo di Giorgio Napolitano al Quirinale, anni intensi di collaborazione con il suo staff, con il segretario generale, dott. Donato Marra, con il Consigliere per la stampa dott. Pasquale Cascella, con il Prefetto Francesco Montefusco, Affari interni. Il lavoro e l’impegno nelle scuole delle associazioni per raccontare gli anni di piombo, fui ricevuto dalla massima carica dello Stato, un ispiratore, attento, costante, fraterno, nel raccogliere le istanze delle associazioni.

Le associazioni diffuse su tutto il territorio e in costante contatto con la difficile sopravvivenza nelle carceri, sono il termometro delle tensioni che si sviluppano in quei luoghi, spesso si tratta di violazione dei più elementari diritti alla vita. Le cronache e il caso Cucchi ne sono una conferma. Giorni fa per caso eravamo alla Questura di Foggia, abbiamo assistito agli arresti dei reclusi, fuggiti dal Casa circondariale, ammanettati, i poliziotti con mascherine e guanti, su per le scale per gli interrogatori, una scena da film.

In tempo di epidemia, costretti a restare in casa, in attesa che passi la nottata... siamo costretti a guardare i numeri e le statistiche. Non siamo esperti di problemi carcerari, abbiamo  partecipato una sola volta ad un incontro al DAP. Ci siamo resi da subito conto delle difficili problematiche legate alla carcerazione, gli interessi economici che ruotano intorno al numero dei reclusi. La terribile burocrazia. I bizantinismi delle norme e delle leggi. E' il momento di cambiare, di sbaraccare quanto di borbonico...sopravvive nei luoghi di detenzione. La cultura carceraria deve essere in qualche modo sovvertita. I nodi vanno tagliati, non c'è più tempo per scioglierli. Abbiamo mille priorità, quella carceraria procede con i numeri negativi. 

Sig. Presidente, Lei nei sondaggi raccoglie una percentuale altissima di consensi, non può lasciare alla deriva i detenuti e come quando non vengono salvati in mare i naufraghi. Parafrasando Levi, che uomini sono questi!

Grazie di cuore per la pazienza.

Arpaia Mario

 

Scritto da Mario Arpaia   
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