UN SERVIZIO AL PAESE
Lunedì 20 Aprile 2020 15:02

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Gentilissime/i,

sono giorni durissimi per tutti, “io resto a casa” il tempo scorre lentissimamente, le notizie si accavallano tranne i morti, le bare nei camion dell’ esercito. L’estremo saluto non è solo per i credenti, ma in primis per familiari e gli amici. Il ricordo, la “memoria” spazzata via, come se quella persona non fosse mai esistita. E’ questo il dolore più grande che portiamo nel cuore. Roberto Saviano mette il dito nella piaga del garantismo, dove è rintracciabile l’equilibrio tra Diritto e giustizia sociale. Lo chiediamo al carissimo Gherardo Colombo. Lo abbiamo conosciuto di persona,

prima all’ Università di Bari e poi a Foggia al Liceo Alessandro Volta, a parlare come sua consuetudine ai giovani studenti, di legalità e rispetto delle regole. Lo chiediamo al carissimo Cristian, il figlio di Antonio Iosa, presidente dopo la scomparsa del papà, della prestigiosa Fondazione Perini. Sia il dott. Colombo che il dott. Iosa conoscono benissimo Milano e la Lombardia. Conoscere il loro pensiero sulle parole di Roberto, è fare un servizio al Paese. Le accuse sono forti, dolorose per una Regione che produce il 25% del Pil nazionale. Gentilissimi, si tratta di uscire dal riserbo e spiegare agli italiani il vostro punto di vista, attraverso l’esperienza fatta sul campo. Si racconta che l’ Italia non sarà più la stessa, un’altra cultura prenderà il posto della vecchia, la cultura del merito e delle conoscenze. E’ il momento giusto per parlare, è necessario capire cosa sono stati gli ultimi 25 anni per Milano e la Lombardia. Beppe Severnini, da Lilli Gruber si è lamentato per il trattamento riservato a Milano e ai Lombardi, per molti, quasi un piacere vedere Milano e la Lombardia soffrire. No! Assolutamente! La ragione va cercata nei lunghi anni trascorsi, le tantissime offese, il trattamento riservato alla bandiera italiana, la ricerca di una Indipendenza nonostante la Carta Costituzionale, l’uso smodato delle parole e delle azioni, il patrimonio affettivo dei simboli, i Carabinieri, la Polizia, La Marina, La Finanza, La Protezione Civile, I Vigili del Fuoco, Gli Esploratori. Il danaro pubblico scomparso nel nulla.

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Il Garantismo vive nelle carceri al fianco degli ultimi tra gli ultimi dei condannati e dei detenuti in attesa di giudizio per via di una legge proibizionista in materia di droga che quasi nessuno mette in discussione. Il Garantismo vive sulle navi delle Organizzazioni Non Governative accusate di salvare vite umane. Solo i veri garantisti, e sono assai pochi, si sporcano le mani con questi "poveracci".

Don Luigi Ciotti, lo ripete da sempre, un mantra, sporcarsi le mani, metterci la faccia, come associazione lo facciamo un giorno si e l’altro pure, nei riguardi dei detenuti. Per loro si battono solo gli addetti ai lavori, la politica, dovè? Non ne vuole sentir parlare, non portano voti ma solo disgrazie. Intanto le carceri sono stracolme, uno su l’altro, accatastati come legna da ardere. Quando un sussulto di pietà, di umanità. Immaginate l’Italia senza Papa Francesco. Scrive Saviano : la Lombardia ha collassato perché ha distrutto il suo tessuto sociale, e questo non lo ha fatto certo il virus, è accaduto prima.

Se non si apre un dibattito ora, tutto resterà come prima, i Gattopardi sono in agguato per dividersi ciò che resta di un Paese smembrato, disossato dai lupi mannari.

Un appello alle trasmissioni di approfondimento, smettetela di essere gli amplificatori del nulla, bastano e avanzano i telegiornali, sono vetrine dove si vende aria fritta. Trasmissioni che contribuiscono a confondere le idee. Trasmissioni tra Guelfi e Ghibellini.

Le soluzioni devono nascere nel Parlamento, condivise in pieno dalla maggioranza, non vogliamo conoscere, non interessano le divisioni interne.

Il racconto di Saviano sulla Lombardia va preso seriamente, il peggior cieco è chi non vuole vedere.

 

Scritto da Mario Arpaia   
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