"Non è una barzelletta"
Lunedì 04 Gennaio 2021 08:38

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Spara con una pistola a salve dal balcone a Capodanno, si dimette presidente del consiglio di Foggia: "Messaggio sbagliato in una città ostaggio della mafia"

di Tatiana Bellizzi

Leonardo Iaccarino ha annunciato le sue dimissioni dopo il video in cui spara con una pistola a salve per festeggiare l'arrivo del nuovo anno

Balla e ride mentre impugna la pistola e spara quatto colpo. Poi  urla in dialetto: "Non è una barzelletta". Ecco il video divenuto virale sui social, che ritrae il presidente del consiglio comunale di Foggia, Leonardo Iaccarino di Forza Italia, che nella notte di capodanno ha festeggiato esplodendo alcuni colpi di pistola a salve dal balcone della sua abitazione. Quattro pistolettate in aria, ma la pistola si inceppa. Lui continua a simulare gli spari mentre chi lo sta riprendendo lo incita a continuare ancora. "C'è un altro colpo".

Dopo vari tentativi parte un quinto sparo. Le immagini hanno fatto il giro del web sollevando grande indignazione da parte dei foggiani. Si e' mobilitato il mondo della politica locale che ha chiesto  a gran voce le dimissioni di Iaccarino. Lo hanno fatto l'europarlamentare  Mario Furore e la consigliera regionale Rosa Barone entrambi del M5S; lo hanno fatto  in una nota congiunta tutti i consiglieri comunali di minoranza. Iaccarino che nella vita e' un vigile del fuoco, nelle prime ore aveva replicato stizzito a questa richiesta, affermando: "Non mi dimetto". 

 https://bari.repubblica.it/cronaca/2021/01/03/news/spara_dal_balcone_a_capodanno_si_dimette_presidente_del_consiglio_di_foggia_

in_una_citta_ostaggoi_della_mafia_sbagliato_u-280935922/?ref=RHTP-BS-I278611553-P6-S2-F

Poi, però al termine di una riunione con i capigruppo di maggioranza ha annunciato le proprie dimissioni da Presidente del consiglio comunale, inviando una lettera al sindaco Franco Landella. "Come noto - scrive - uno scampolo della mia vita privata è diventato, mio malgrado, di pubblico dominio. Ciò ha leso la mia immagine pubblica (che è stata sempre ineccepibile) e l'Istituzione che rappresento. È superfluo - aggiunge - evidenziare che sono del tutto consapevole che in una città ostaggio della mafia, in cui le pistole sparano per uccidere, è doveroso evitarne qualsiasi utilizzo, per il forte disvalore simbolico che esse rappresentano. Devo - scrive ancora Iaccarino nella lettera - anteporre l'interesse dell'Istituzione che rappresento e della intera Città, che per mia responsabilità si trova negativamente al centro della cronaca, e pertanto compiere un gesto per me doloroso ma inevitabile.

Rassegno, pertanto, le mie dimissioni dalla presidenza dell'assise comunale, - conclude. Ma Iaccarino tiene anche a precisare che non lascerà l'incarico di consigliere comunale per cui è stato eletto. "Ora non devo più aggiungere altro. Basta - tuona Iaccarino - mi sono dimesso. L'opinione pubblica mi ha messo alla gogna". Al di là di tutto Leonardo Iaccarino si lascia andare ad una confidenza: "Che  male abbiamo. Ci siamo divertiti a sparare con una pistola a giocattolo nella notte di San Silvestro. L'arma - aggiunge - e' innocua. E' una pistola giocattolo con il tappo rosso. Tra le altre cose e' stata acquistata da mio figlio minorenne". Sul punto interviene anche il legale del consigliere comunale, l'avvocato Michele Vaira: "Preciso che l'oggetto impugnato, sul balcone della propria abitazione, è una pistola a salve della ditta "Bruni srl", che riproduce le sembianze di una vera rivoltella, ma regolarmente munita di tappo rosso" - dichiara il legale. "Si tratta - riprende - di un giocattolo in libera vendita, del tutto inoffensivo.

Consapevole della immagine non edificante che emerge dal video (ingenuamente diffuso da un suo stesso famigliare), Iaccarino esprime tutto il suo rammarico", conclude.

 

Scritto da QUOTIDIANO LA REPUBBLICA   
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